Altri sport
Vito Incantalupo, giovane erede di Pietro Mennea
Intervista al promettente campione dell'atletica barlettana
Barletta - mercoledì 17 novembre 2010
Continua l'ascesa di successi del giovane Vito Incantalupo, fresca promessa dell'atletica barlettana e collezionista di piccoli e grandi successi a livello nazionale. Già ribattezzato "giovane erede di Mennea", abbiamo intervistato Vito che con molta spontaneità ed orgoglio ci ha raccontato la sua esperienza di atleta, dalle prime prove a livello scolastico agli importanti successi degli ultimi giorni. Fra le gare di maggior interesse nel panorama atletico italiano, ricordiamo le sue ultime performance da record: a Rieti, sui 400 metri, record regionale e 3° posto e quinta miglior prestazione italiana all time; record italiano a Pergine Valsugana nella staffetta 4x400; ma soprattutto il giovane atleta di Barletta si è confermato campione regionale nei 300 metri piani della categoria allievi, superando il record raggiunto dal campione olimpionico Pietro Mennea nel lontano 1969.
Come è nata la tua passione per lo sport, e in particolare per l'atletica?
«La mia prima passione è stata il calcio, che ho cominciato a praticare quando avevo solo quattro anni. La svolta è arrivata in terza media quando ho partecipato per la prima volta ai giochi sportivi studenteschi nella specialità del salto in lungo. Non mi ero neppure allenato per quella disciplina, ma volli tentare lo stesso e per non saltare la gara rinunciai addirittura alla gita scolastica! Alla fine mi qualificai al secondo posto dopo l'allora campione regionale di salto in lungo, che mi aveva superato soltanto all'ultimo salto». Da allora qualcosa è cambiato, come Vito – sempre più appassionato – continua a raccontarci: «Il giudice di gara era il professore dello scientifico Montenero (il suo attuale allenatore, ndr), che mi spronò ad iscrivermi al liceo scientifico piuttosto che all'alberghiero, che era stata fino ad allora la mia scelta. Così arrivato al liceo cominciai ad allenarmi nella corsa campestre mentre continuavo a coltivare la passione per il calcio».
Ed è proprio al liceo scientifico che giungono i primi importanti riconoscimenti. «Nella corsa campestre, la nostra squadra vinse sia ai campionati provinciali che a quelli regionali, e sebbene fossimo quasi tutti dei novellini nel settore, ci qualificammo addirittura alla fase nazionalei!». Con questi iniziali successi, il giovane Vito ha trovato ben presto lo sprone per cimentarsi in nuove avventure, ben più impegnative: «Dopo la corsa campestre, ho cominciato con la corsa 1000 metri su pista dove potevo definirmi "bravino" ma non certo "eccezionale"». Eppure non tardò ad arrivare la sua prima glorificazione a livello personale: «Nel 2008, durante la "Pasqua dell'atleta", corsi sia per gli 80 che per i 300 metri, e in quest'ultima specialità conseguii la migliore prestazione italiana dell'anno».
Vito Incantalupo è un atleta che, senza dubbio, potremmo definire "in crescita" sebbene abbia già conseguito risultati strabilianti, sia per la sua giovane età, sia per la sua recente passione per l'atletica: dopo solo due anni di allenamento, il giovane Vito ha conseguito in meno di un anno (e precisamente dal 25 ottobre 2009 al 3 ottobre 2010) ben tre bronzi, e continuano tutt'ora i record: risale al 23 ottobre scorso il record regionale pugliese ottenuto al "Bellavista" di Bari. Questa volta è toccato ai 600m con il tempo di 1′ 20″ 6, che abbassa di ben 4 secondi il precedente record, detenuto da Pietro Giardino per ben 47 anni. Inoltre è mancato solo un secondo per migliorare anche il Record Italiano di categoria. «E' stata una gara fatta apposta per me, praticamente ero da solo con un mio compagno a farmi compagnia in partenza poi ero io contro il cronometro». Insomma, possiamo tranquillamente dire che il nostro Vito – per la sua giovanissima età – non ha eguali in tutt'Italia.
Come è nata la tua passione per lo sport, e in particolare per l'atletica?
«La mia prima passione è stata il calcio, che ho cominciato a praticare quando avevo solo quattro anni. La svolta è arrivata in terza media quando ho partecipato per la prima volta ai giochi sportivi studenteschi nella specialità del salto in lungo. Non mi ero neppure allenato per quella disciplina, ma volli tentare lo stesso e per non saltare la gara rinunciai addirittura alla gita scolastica! Alla fine mi qualificai al secondo posto dopo l'allora campione regionale di salto in lungo, che mi aveva superato soltanto all'ultimo salto». Da allora qualcosa è cambiato, come Vito – sempre più appassionato – continua a raccontarci: «Il giudice di gara era il professore dello scientifico Montenero (il suo attuale allenatore, ndr), che mi spronò ad iscrivermi al liceo scientifico piuttosto che all'alberghiero, che era stata fino ad allora la mia scelta. Così arrivato al liceo cominciai ad allenarmi nella corsa campestre mentre continuavo a coltivare la passione per il calcio».
Ed è proprio al liceo scientifico che giungono i primi importanti riconoscimenti. «Nella corsa campestre, la nostra squadra vinse sia ai campionati provinciali che a quelli regionali, e sebbene fossimo quasi tutti dei novellini nel settore, ci qualificammo addirittura alla fase nazionalei!». Con questi iniziali successi, il giovane Vito ha trovato ben presto lo sprone per cimentarsi in nuove avventure, ben più impegnative: «Dopo la corsa campestre, ho cominciato con la corsa 1000 metri su pista dove potevo definirmi "bravino" ma non certo "eccezionale"». Eppure non tardò ad arrivare la sua prima glorificazione a livello personale: «Nel 2008, durante la "Pasqua dell'atleta", corsi sia per gli 80 che per i 300 metri, e in quest'ultima specialità conseguii la migliore prestazione italiana dell'anno».
Vito Incantalupo è un atleta che, senza dubbio, potremmo definire "in crescita" sebbene abbia già conseguito risultati strabilianti, sia per la sua giovane età, sia per la sua recente passione per l'atletica: dopo solo due anni di allenamento, il giovane Vito ha conseguito in meno di un anno (e precisamente dal 25 ottobre 2009 al 3 ottobre 2010) ben tre bronzi, e continuano tutt'ora i record: risale al 23 ottobre scorso il record regionale pugliese ottenuto al "Bellavista" di Bari. Questa volta è toccato ai 600m con il tempo di 1′ 20″ 6, che abbassa di ben 4 secondi il precedente record, detenuto da Pietro Giardino per ben 47 anni. Inoltre è mancato solo un secondo per migliorare anche il Record Italiano di categoria. «E' stata una gara fatta apposta per me, praticamente ero da solo con un mio compagno a farmi compagnia in partenza poi ero io contro il cronometro». Insomma, possiamo tranquillamente dire che il nostro Vito – per la sua giovanissima età – non ha eguali in tutt'Italia.