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Calcio
Verso Barletta Lecce: Sesia-Miccoli, da Terni al derby
L'allenatore biancorosso e il capitano salentino un tempo compagni di squadra in Umbria
Barletta - giovedì 15 gennaio 2015
16.06
Nel match di andata i guai fisici del secondo avevano impedito l'incrocio dal 1' sul terreno del "Via del Mare", ma in gara-2 l'incontro-amarcord avrà luogo sul prato del "Cosimo Puttilli": tra i molteplici significati di Barletta-Lecce, derby in programma domenica alle 16 all'ombra di Eraclio, c'è anche la storia di Marco Sesia, oggi allenatore biancorosso, e Fabrizio Miccoli, capitano dei salentini. Nove anni di differenza corrono tra i due, una generazione calcistica, ma un tempo hanno indossato la stessa divisa e difeso gli stessi colori.
Correva il biennio 1998-2000, quando l'ex centrocampista nato nel 1970 a Torino e l'attaccante cresciuto tra Nardò e San Pancrazio Salentino (classe 1979) vestivano la maglia della Ternana, in serie B, conquistando due salvezze tranquille. Per Sesia furono le ultime due stagioni in serie B, mentre Miccoli (32 reti in 120 presenze nel quadriennio umbro) spiccava il volo verso pregiati lidi italiani-Perugia, Juventus e successivamente Fiorentina e Palermo-con una sosta nel mezzo a Lisbona, sponda Benfica. «Già allora dimostrava colpi eccezionali-dice Sesia di Miccoli sulla Gazzetta dello Sport, edizione del Nordbarese,, oggi in edicola-ragazzo semplice, genuino e umile, si è calato nel tempo in quel personaggio che appare diverso rispetto all'umanità che è in Fabrizio».
Dal 2004 Sesia ha intrapreso l'esperienza di allenatore, prima part-time in Eccellenza con la Saviglianese, poi in Eccellenza piemontese con Cirievauda e Rivoli. Di lì i passaggi a Voghera in Serie D, alla Canavese, in Seconda Divisione, e ancora a Vercelli e Chieri: nel 2013 l'arrivo a Bogliasco e infine la grande chance a Barletta, portatovi dal presidente Perpignano. Dopo gli affanni iniziali, il tecnico biancorosso e i suoi uomini si godono le copertine da "pokerissimo": di fronte domenica ci sarà il Lecce, massima accreditata per Sesia alla vittoria del torneo. E Miccoli ci sarà? Un problema al polpaccio destro lo tiene in dubbio. «Sarei felice di abbracciarlo» dice Sesia. Magari a fine partita, senza averlo di fronte da avversario. Ma ricordando quei tempi di Terni, biennio-spartiacque per entrambi.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Correva il biennio 1998-2000, quando l'ex centrocampista nato nel 1970 a Torino e l'attaccante cresciuto tra Nardò e San Pancrazio Salentino (classe 1979) vestivano la maglia della Ternana, in serie B, conquistando due salvezze tranquille. Per Sesia furono le ultime due stagioni in serie B, mentre Miccoli (32 reti in 120 presenze nel quadriennio umbro) spiccava il volo verso pregiati lidi italiani-Perugia, Juventus e successivamente Fiorentina e Palermo-con una sosta nel mezzo a Lisbona, sponda Benfica. «Già allora dimostrava colpi eccezionali-dice Sesia di Miccoli sulla Gazzetta dello Sport, edizione del Nordbarese,, oggi in edicola-ragazzo semplice, genuino e umile, si è calato nel tempo in quel personaggio che appare diverso rispetto all'umanità che è in Fabrizio».
Dal 2004 Sesia ha intrapreso l'esperienza di allenatore, prima part-time in Eccellenza con la Saviglianese, poi in Eccellenza piemontese con Cirievauda e Rivoli. Di lì i passaggi a Voghera in Serie D, alla Canavese, in Seconda Divisione, e ancora a Vercelli e Chieri: nel 2013 l'arrivo a Bogliasco e infine la grande chance a Barletta, portatovi dal presidente Perpignano. Dopo gli affanni iniziali, il tecnico biancorosso e i suoi uomini si godono le copertine da "pokerissimo": di fronte domenica ci sarà il Lecce, massima accreditata per Sesia alla vittoria del torneo. E Miccoli ci sarà? Un problema al polpaccio destro lo tiene in dubbio. «Sarei felice di abbracciarlo» dice Sesia. Magari a fine partita, senza averlo di fronte da avversario. Ma ricordando quei tempi di Terni, biennio-spartiacque per entrambi.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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