Calcio
Ugo Gabrieli, dal "Puttilli" alla Scala del calcio
L'ex portiere biancorosso ieri titolare con il Lecce contro l'Inter
Barletta - giovedì 22 dicembre 2011
11.43
Trovarsi a giocare per la salvezza nel campionato di Prima Divisione Lega Pro in quel del "Biondi" di Lanciano a maggio, e appena sette mesi dopo vedersi arrivare di fronte le bordate di Maicon, i tiri radenti di Forlan e gli imperiosi stacchi di Pazzini. E' lo strano destino di Ugo Gabrieli, portiere del Barletta nella seconda parte della stagione 2010/2011, che nella serata di ieri è stato tra i protagonisti del match di "San Siro" tra Inter e Lecce, difendendo la porta dei salentini, usciti sconfitti per 4-1 dalla Scala del calcio sotto i colpi di Pazzini, Milito, Cambiasso e Alvarez, che avevano risposto al provvisorio vantaggio giallorosso siglato in avvio da Muriel, nel recupero della prima giornata del campionato di Serie A.
Gabrieli, classe 1989, ha vestito la maglia del Barletta (nella foto dal sito ufficiale del club biancorosso) in 12 occasioni nella scorsa stagione, arrivando all'ombra di Eraclio in prestito dal Lecce dopo aver giocato con la Paganese nella prima parte del torneo 2010/2011. Dopo le perplessità nate tra i tifosi dopo le sue prime apparizioni, era tornato in auge nel finale di stagione, fino a farsi rimpiangere al momento della mancata riconferma. Quest'estate era tornato alla casa madre in attesa di nuova collocazione, ma in estate il Lecce non è riuscito a cederlo ed è rimasto in Salento. Dopo tre mesi in naftalina, la grande occasione gli si è aperta domenica scorsa: con Benassi e Petrachi indisponibili, l'infortunio muscolare rimediato da Julio Sergio al minuto 33 gli ha spalancato le porte della massima serie. Al "Tardini" non era stato impegnato sino a pochi istanti dalla fine, quando una sua uscita avventata ha favorito il 2-3 di Pellè e permesso al Parma di ritrovare vigore sino al pari definitivo firmato da Galloppa.
Ieri sera per Gabrieli è arrivata la grande chance, e davanti all'Inter di Claudio Ranieri il portiere nato a Gallipoli ha tenuto botta con una discreta prestazione: nel primo tempo è capitolato in una sola occasione, sulla voleè di Pazzini, anche per merito dei legni della sua porta, colpiti dai nerazzurri in ben quattro occasioni, da Forlan (2), Pazzini e Samuel. Belli i suoi interventi su Forlan e Faraoni, mentre nella ripresa per ben tre volte l'Inter ha bucato la sua porta, con Milito, Cambiasso e Alvarez. Nel complesso l'estremo 22enne ha dimostrato di poter meritare una chanche nella rosa dei portieri del Lecce, mai come in questa stagione composta da "sliding doors": noi di Barlettalife gli auguriamo di tornare in diverse occasioni a "San Siro" e nei più importanti stadi italiani da protagonista,
Gabrieli, classe 1989, ha vestito la maglia del Barletta (nella foto dal sito ufficiale del club biancorosso) in 12 occasioni nella scorsa stagione, arrivando all'ombra di Eraclio in prestito dal Lecce dopo aver giocato con la Paganese nella prima parte del torneo 2010/2011. Dopo le perplessità nate tra i tifosi dopo le sue prime apparizioni, era tornato in auge nel finale di stagione, fino a farsi rimpiangere al momento della mancata riconferma. Quest'estate era tornato alla casa madre in attesa di nuova collocazione, ma in estate il Lecce non è riuscito a cederlo ed è rimasto in Salento. Dopo tre mesi in naftalina, la grande occasione gli si è aperta domenica scorsa: con Benassi e Petrachi indisponibili, l'infortunio muscolare rimediato da Julio Sergio al minuto 33 gli ha spalancato le porte della massima serie. Al "Tardini" non era stato impegnato sino a pochi istanti dalla fine, quando una sua uscita avventata ha favorito il 2-3 di Pellè e permesso al Parma di ritrovare vigore sino al pari definitivo firmato da Galloppa.
Ieri sera per Gabrieli è arrivata la grande chance, e davanti all'Inter di Claudio Ranieri il portiere nato a Gallipoli ha tenuto botta con una discreta prestazione: nel primo tempo è capitolato in una sola occasione, sulla voleè di Pazzini, anche per merito dei legni della sua porta, colpiti dai nerazzurri in ben quattro occasioni, da Forlan (2), Pazzini e Samuel. Belli i suoi interventi su Forlan e Faraoni, mentre nella ripresa per ben tre volte l'Inter ha bucato la sua porta, con Milito, Cambiasso e Alvarez. Nel complesso l'estremo 22enne ha dimostrato di poter meritare una chanche nella rosa dei portieri del Lecce, mai come in questa stagione composta da "sliding doors": noi di Barlettalife gli auguriamo di tornare in diverse occasioni a "San Siro" e nei più importanti stadi italiani da protagonista,