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Super Trofeo Lamborghini: Strignano secondo con rabbia in Gara 1 a Barcellona
A Montmelò il pilota di Barletta è battuto solo dal malese Putera e dalla direzione gara...
Barletta - sabato 11 ottobre 2025
17.16
Diciamoci la verità, dopo l'esito di Gara 1 di oggi a Barcellona, fossimo nei panni di Benedetto Strignano faremmo davvero fatica a contenere la rabbia per una decisione da parte della direzione gara davvero incomprensibile: ovvero quella di non fare entrare la Safety Car nonostante una vettura pericolosamente ferma nella via di fuga.
Una decisione che in pratica è costata a Benny Strignano una vittoria sacrosanta.
Il fatto a 26 minuti dal termine con Benny Strignano più che autorevolmente in testa a Gara 1 e con la ferma intenzione di entrare ai box per la sosta obbligatoria il più tardi possibile, allo scopo di incrementare quanto più il suo vantaggio sul francese Levet, visti i tre secondi di penalità da scontare da regolamento essendo guida unica.
Nel frattempo Enzo Geraci che tampona e butta fuori l'italiano Patrik Fraboni, circostanza che spinge Strignano ad anticipare la sosta ai box in vista di quello che dovrebbe essere un sicuro ingresso della safety car.
Ingresso della safety car che per qualche arcano motivo non avviene, con il risultato di costringere Strignano a un costante quanto vano inseguimento al malese Adam Putera (subentrato a Levet), e ad accontentarsi quindi di un secondo posto che, alla luce di quanto combinato dalla direzione gara fa davvero rabbia: ma andiamo con la cronaca di Gara 1 della quinta tappa del Super Trofeo Lamborghini Europa.
Pronti via, e alla partenza Benedetto Strignano approfitta immediatamente della gran bagarre alla prima curva per portarsi dal quinto posto iniziale al comando della gara dopo aver superato Levet poco prima di curva 4.
Conquistata la testa della corsa, Strignano riesce ad incrementare il suo vantaggio su Levet a 1"4, tutto questo fino all'ingresso in pista della prima safety car a causa dell'uscita di pista della Lamborghini numero 41 di Bortolato.
Rientrata ai box dopo sette minuti la vettura di sicurezza Strignano riparte senza problemi, riuscendo ancora una volta a tenere a distanza Levet, ripristinando in appena un giro il quasi secondo e mezzo di vantaggio che aveva prima della prima interruzione di gara.
Con l'apertura dopo venti minuti di gara della pit window, Benedetto Strignano, vista la penalità ai box di tre secondi in quanto unica guida della Lamborghini Huracàn numero 15 , prosegue la sua gara nel tentativo di incrementare quanto più il suo vantaggio su Levet.
A mischiare però le carte contribuisce il contatto tra Enzo Geraci e Patrik Fraboni, con quest'ultimo finito nella ghiaia senza più possibilità di riprendere la gara.
La possibile seconda uscita della safety car spinge Strignano ad anticipare il suo pit stop obbligatorio: sosta al termine della quale rientrerà in decima posizione nell'attesa dei pit stop dei suoi rivali più immediati.
Quando mancano venti minuti al termine della gara, Benny Strignano riesce a sopravanzare la Lamborghini numero 36 di Jozef Knopp (subentrato a Enzo Geraci), lanciandosi così all'inseguimento del malese Putera (entrato al posto di Levet), il quale ha approfittato della sosta con penalità di Strignano, e anche del mancato ingresso della safety car, nonostante la Lamborghini di Fraboni ancora a bordo pista.
Safety Car che però fa il suo ingresso a sedici minuti dal termine a causa di un testa coda del sudafricano Pretorius, che annulla così il vantaggio di otto decimi di Putera su Strignano, il tutto mentre la direzione gara commina una penalità di dieci secondi alla lamborghini numero 36 di Knopp, per il precedente contatto tra Geraci e Fraboni.
A dieci minuti dal termine della gara, la safety car rientra a i box, con Benny Strignano che si incolla sin da subito dietro gli scarichi di Putera, con il malese che però è bravo a chiudere la porta al barlettano.
Una volta respinto l'attacco di Strignano, Putera riesce a concludere in testa davanti a Strignano e al tedesco Balthasar una gara il cui esito farà molto discutere, principalmente per la gestione alquanto discutibile da parte della direzione gara della safety car.
Gestione safety car che con ogni probabilità è costata a Benny Strignano una vittoria che sarebbe stata, non strameritata, di più.
Vittoria che ci auguriamo Strignano riesca a centrare nella gara di domattina a mezzogiorno, quando il 28enne barlettano scatterà dalla pole position.
Una decisione che in pratica è costata a Benny Strignano una vittoria sacrosanta.
Il fatto a 26 minuti dal termine con Benny Strignano più che autorevolmente in testa a Gara 1 e con la ferma intenzione di entrare ai box per la sosta obbligatoria il più tardi possibile, allo scopo di incrementare quanto più il suo vantaggio sul francese Levet, visti i tre secondi di penalità da scontare da regolamento essendo guida unica.
Nel frattempo Enzo Geraci che tampona e butta fuori l'italiano Patrik Fraboni, circostanza che spinge Strignano ad anticipare la sosta ai box in vista di quello che dovrebbe essere un sicuro ingresso della safety car.
Ingresso della safety car che per qualche arcano motivo non avviene, con il risultato di costringere Strignano a un costante quanto vano inseguimento al malese Adam Putera (subentrato a Levet), e ad accontentarsi quindi di un secondo posto che, alla luce di quanto combinato dalla direzione gara fa davvero rabbia: ma andiamo con la cronaca di Gara 1 della quinta tappa del Super Trofeo Lamborghini Europa.
Pronti via, e alla partenza Benedetto Strignano approfitta immediatamente della gran bagarre alla prima curva per portarsi dal quinto posto iniziale al comando della gara dopo aver superato Levet poco prima di curva 4.
Conquistata la testa della corsa, Strignano riesce ad incrementare il suo vantaggio su Levet a 1"4, tutto questo fino all'ingresso in pista della prima safety car a causa dell'uscita di pista della Lamborghini numero 41 di Bortolato.
Rientrata ai box dopo sette minuti la vettura di sicurezza Strignano riparte senza problemi, riuscendo ancora una volta a tenere a distanza Levet, ripristinando in appena un giro il quasi secondo e mezzo di vantaggio che aveva prima della prima interruzione di gara.
Con l'apertura dopo venti minuti di gara della pit window, Benedetto Strignano, vista la penalità ai box di tre secondi in quanto unica guida della Lamborghini Huracàn numero 15 , prosegue la sua gara nel tentativo di incrementare quanto più il suo vantaggio su Levet.
A mischiare però le carte contribuisce il contatto tra Enzo Geraci e Patrik Fraboni, con quest'ultimo finito nella ghiaia senza più possibilità di riprendere la gara.
La possibile seconda uscita della safety car spinge Strignano ad anticipare il suo pit stop obbligatorio: sosta al termine della quale rientrerà in decima posizione nell'attesa dei pit stop dei suoi rivali più immediati.
Quando mancano venti minuti al termine della gara, Benny Strignano riesce a sopravanzare la Lamborghini numero 36 di Jozef Knopp (subentrato a Enzo Geraci), lanciandosi così all'inseguimento del malese Putera (entrato al posto di Levet), il quale ha approfittato della sosta con penalità di Strignano, e anche del mancato ingresso della safety car, nonostante la Lamborghini di Fraboni ancora a bordo pista.
Safety Car che però fa il suo ingresso a sedici minuti dal termine a causa di un testa coda del sudafricano Pretorius, che annulla così il vantaggio di otto decimi di Putera su Strignano, il tutto mentre la direzione gara commina una penalità di dieci secondi alla lamborghini numero 36 di Knopp, per il precedente contatto tra Geraci e Fraboni.
A dieci minuti dal termine della gara, la safety car rientra a i box, con Benny Strignano che si incolla sin da subito dietro gli scarichi di Putera, con il malese che però è bravo a chiudere la porta al barlettano.
Una volta respinto l'attacco di Strignano, Putera riesce a concludere in testa davanti a Strignano e al tedesco Balthasar una gara il cui esito farà molto discutere, principalmente per la gestione alquanto discutibile da parte della direzione gara della safety car.
Gestione safety car che con ogni probabilità è costata a Benny Strignano una vittoria che sarebbe stata, non strameritata, di più.
Vittoria che ci auguriamo Strignano riesca a centrare nella gara di domattina a mezzogiorno, quando il 28enne barlettano scatterà dalla pole position.
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