
Calcio
Sebastiano Lavecchia e quella coppa di serie B all'asta per beneficenza
La proposta dello storico massaggiatore del Barletta Calcio
Barletta - giovedì 18 dicembre 2014
10.47
Nel Barletta Calcio ha trascorso una vita (oltre mille presenze ufficiali sui campi di calcio di serie C e serie B) e delle memorie biancorosse rappresenta un'inarrestabile cantiere: parliamo di Sebastiano Lavecchia, storico massaggiatore biancorosso, al Barletta dal 1972 al 2002. Oggi, con qualche chilo in meno ma la stessa, immutata, simpatia, si occupa di solidarietà lontano dal calcio, ma la sua storia all'ombra di Eraclio resta densa di ricordi e aneddoti.
Ospite di Amica 9 Tv, Lavecchia (in foto all'epoca e oggi, all'uscita dagli studi televisivi) ha lanciato una proposta inedita, vincolata alla beneficenza: «Nel 2002 sono uscito dal mondo del calcio per una scelta di vita: dopo il fallimento del Barletta nel 1995 tutti i trofei andarono allo sbaraglio. Mi fu affidata la coppa della serie B, che ho tutt'ora conservata: lancio una proposta-l'idea di Sebastiano Lavecchia-E' giusto che la coppa torni nella sede del Barletta: io la metto all'asta, spero che la società la compri e prometto che tutto il ricavato sarà devoluto ai ragazzi diversamente abili della nostra città».
Beneficenza e ricordi, da miscelare attraverso un'apposita asta. Una proposta, quella di Lavecchia, lanciata verso via Vittorio Veneto e la città di Barletta, per riportare in sede il trofeo più prezioso della storia biancorossa, che affonda le radici nel 1922. Intanto sabato si va a Foggia, dove lo stesso Sebastiano ha vissuto momenti esaltanti sulla panchina biancorossa e a bordo campo: «E' una partita diversa dalle altre-ammette-l'essenziale è che sia una giornata di spettacolo, dentro e fuori dal campo».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Ospite di Amica 9 Tv, Lavecchia (in foto all'epoca e oggi, all'uscita dagli studi televisivi) ha lanciato una proposta inedita, vincolata alla beneficenza: «Nel 2002 sono uscito dal mondo del calcio per una scelta di vita: dopo il fallimento del Barletta nel 1995 tutti i trofei andarono allo sbaraglio. Mi fu affidata la coppa della serie B, che ho tutt'ora conservata: lancio una proposta-l'idea di Sebastiano Lavecchia-E' giusto che la coppa torni nella sede del Barletta: io la metto all'asta, spero che la società la compri e prometto che tutto il ricavato sarà devoluto ai ragazzi diversamente abili della nostra città».
Beneficenza e ricordi, da miscelare attraverso un'apposita asta. Una proposta, quella di Lavecchia, lanciata verso via Vittorio Veneto e la città di Barletta, per riportare in sede il trofeo più prezioso della storia biancorossa, che affonda le radici nel 1922. Intanto sabato si va a Foggia, dove lo stesso Sebastiano ha vissuto momenti esaltanti sulla panchina biancorossa e a bordo campo: «E' una partita diversa dalle altre-ammette-l'essenziale è che sia una giornata di spettacolo, dentro e fuori dal campo».
(Twitter: @GuerraLuca88)

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