Scacchi
Scacchi, Nicola Altini protagonista al Campionato Italiano Assoluto
Ottima settima piazza per lo scacchista del Club Scacchi Nord Barese
Barletta - mercoledì 10 dicembre 2014
Era rappresentata anche la Città della Disfida nell'edizione numero 74 del Campionato Italiano Assoluto. La manifestazione, che ha visto protagonisti i migliori 12 scacchisti italiani, si è svolta presso la splendida cornice del Villa Rota Resort di Boscotrecase, ed è stata organizzata dalla Federazione Scacchistica Italiana in collaborazione con la Scacchistica Oplonti. A rappresentare Barletta nel torneo che ha assegnato lo scudetto 2014 è stato il Maestro Fide Nicola Altini, martinese di nascita, barese "d'adozione" ma tesserato per il Club Scacchi Nord Barese di Barletta. Dopo un torneo molto combattuto, che ha visto trionfare il giovane Grande Maestro Axel Rombaldoni, Altini si è piazzato al settimo posto, risultato prestigioso se si pensa che era accreditato dell'undicesimo punteggio iniziale. I cinque punti e mezzo ottenuti in Campania hanno permesso allo scacchista barlettano di ottenere la seconda norma per il conseguimento della norma di Maestro Internazionale.
Ai microfoni di Barlettaviva, Nicola Altini ha commentato l'esito del torneo, esprimendo soddisfazione per il gioco messo in mostra e per i risultati ottenuti: «Il CIA è un torneo prestigioso ma difficilissimo. Alla mia prima partecipazione a Torino nel 2012, nonostante avessi iniziato con due vittorie consecutive nelle prime due partite non ero riuscito a portare a casa l'ambita norma di Maestro Internazionale, così non ero molto ottimista all'inizio di questa finale. La fase iniziale del torneo è stata sicuramente la più problematica: complici degli abbinamenti abbastanza difficili sono rimasto a digiuno di vittorie fino alla settima partita, vinta con l'IM Bellia, il primo momento in cui ho iniziato a credere seriamente nella norma. Purtroppo proprio dopo aver vinto con Bellia ho perso l'ottava col GM Axel Rombaldoni, destinato poi a vincere brillantemente il torneo, e mi sono trovato nuovamente nella situazione di dover recuperare una vittoria. Sono riuscito a tenere testa a Godena e Brunello e all'ultimo turno potevo solo vincere per raggiungere l'obiettivo sperato. Dopo una partita non bellissima ma concreta, sono riuscito a prevalere sull'esperto IM Contin, realizzando il 50% dei punti. Questo risultato mi ha consentito, oltre al conseguimento della mia seconda norma di MI, di raggiungere la settima posizione, alle spalle solo dei cinque Grandi Maestri presenti e del Maestro Internazionale Denis Rombaldoni. Chiaramente non potevo immaginare un epilogo migliore per un torneo che era stato sempre in salita, con avversari tutti di altissimo valore».
Ai microfoni di Barlettaviva, Nicola Altini ha commentato l'esito del torneo, esprimendo soddisfazione per il gioco messo in mostra e per i risultati ottenuti: «Il CIA è un torneo prestigioso ma difficilissimo. Alla mia prima partecipazione a Torino nel 2012, nonostante avessi iniziato con due vittorie consecutive nelle prime due partite non ero riuscito a portare a casa l'ambita norma di Maestro Internazionale, così non ero molto ottimista all'inizio di questa finale. La fase iniziale del torneo è stata sicuramente la più problematica: complici degli abbinamenti abbastanza difficili sono rimasto a digiuno di vittorie fino alla settima partita, vinta con l'IM Bellia, il primo momento in cui ho iniziato a credere seriamente nella norma. Purtroppo proprio dopo aver vinto con Bellia ho perso l'ottava col GM Axel Rombaldoni, destinato poi a vincere brillantemente il torneo, e mi sono trovato nuovamente nella situazione di dover recuperare una vittoria. Sono riuscito a tenere testa a Godena e Brunello e all'ultimo turno potevo solo vincere per raggiungere l'obiettivo sperato. Dopo una partita non bellissima ma concreta, sono riuscito a prevalere sull'esperto IM Contin, realizzando il 50% dei punti. Questo risultato mi ha consentito, oltre al conseguimento della mia seconda norma di MI, di raggiungere la settima posizione, alle spalle solo dei cinque Grandi Maestri presenti e del Maestro Internazionale Denis Rombaldoni. Chiaramente non potevo immaginare un epilogo migliore per un torneo che era stato sempre in salita, con avversari tutti di altissimo valore».