Calcio
Quattro chiacchiere con...Marco Duravia
Conosciamo meglio uno degli obiettivi del mercato biancorosso
Barletta - sabato 9 luglio 2011
13.38
Rientrare tra gli obiettivi di una società gloriosa e ambiziosa come il Barletta. E avere tanta voglia e altrettante speranze di concretizzare un "matrimonio" che appena un anno fa, all'alba della stagione 2010/2011, sembrava cosa fatta. E' la storia di Marco Duravia (l'ultimo a destra con il pantaloncino numero 48 nella foto che lo ritrae nelle giovanili della Juventus), terzino destro nato il 14/10/1989, nella scorsa stagione diviso tra Canavese e Carrarese, oggi svincolato e incluso dagli ultimi "rumors" di mercato nel novero di nomi annotati sul taccuino dal Ds biancorosso Renzo Castagnini per puntellare la difesa del Barletta sulle corsie laterali. Abbiamo "intercettato" Marco in vacanza, intento a godersi il relax dopo una stagione conclusa a giugno inoltrato, in attesa di vivere una nuova avventura calcistica in questa stagione:
1)Marco Duravia, dopo un'ottima annata a metà tra Canavese e Carrarese, sei libero di scegliere la tua destinazione a causa del fallimento della Canavese. Come stai vivendo questa situazione?
«E' una situazione nuova per me,dato che la mia vita calcistica è stata molto lineare fino ad ora e non mi era mai capitato di rimanere svincolato. A dir la verità non doveva andar così,dato che gli accordi con la Juventus,proprietaria del mio cartellino con cui avevo altri 3 anni di contratto,erano che mi riscattasse e mi girasse in comproprietà a qualche altra società di Lega Pro. Probabilmente i nuovi dirigenti della Juventus hanno dovuto operare alcuni tagli e hanno scelto così per me e tanti altri miei compagni anch'essi lasciati alle società proprietarie dell'altra metà del cartellino. Io sono comunque molto sereno,dato che per ciò che concerne la parte calcistica ho dato tutto quello che avevo».
2) Dove hai trascorso le vacanze? Hai continuato ad allenarti anche in estate per tenerti in forma?
«A dir la verità ho finito la stagione scorsa solamente il 15 di giugno,visto che con la Carrarese siamo arrivati in finale playoff,perciò non sono ancora immerso nelle vacanze. Dovevo andare in Spagna, ma poi è saltato tutto, perciò sto sfruttando questo periodo per allenarmi 4 volte a settimana. Dal punto di vista fisico non ho perso niente,ed anzi le vacanze aiutano il fisico a rigenerarsi. Per ora diciamo che mi godo il relax in famiglia».
3) Sei cresciuto nelle giovanili della Juventus. Conosci il ds del Barletta Renzo Castagnini? Che opinione hai di lui?
«Ho fatto tutta la trafila nella Juventus, partendo dai Giovanissimi arrivando alla Primavera, in totale 7 anni. Perciò conosco Castagnini, anche se al suo arrivo svolgeva il compito di capo degli osservatori. Di certo non lo scopro io,dato che il suo lavoro credo sia stato apprezzato da più parti e penso che anche Barletta sarà così».
4) Sei un classe 1989. A questo punto della carriera, privilegeresti un'offerta in Prima Divisione, magari da comprimario, o da titolare in Seconda Divisione?
«Diciamo che ci sarebbero da valutare più fattori. Avendo già giocato in Prima Divisione con il Figline l'anno scorso e avendo disputato un buon numero di partite, direi senza dubbio che me la potrei giocare e perciò sarei più indirizzato a questa categoria. Poi è ovvio che dipende dall'offerta e dall'interesse che una società nutre nei miei confronti. Certo alla mia età è importante giocare,ma non è detto che partendo da comprimario non lo si possa fare, dato che nell'arco di una stagione ci sono più partite e bisogna sempre farsi trovare pronti».
5) In avvio di carriera hai subito diversi infortuni, tra cui uno grave al menisco sinistro; da un paio di anni la "cattiva sorte" sembra averti abbandonato. Quanto gli infortuni hanno condizionato la tua carriera?
Ho avuto qualche infortunio in passato, ai tempi della Primavera della Juve che probabilmente mi hanno un po' limitato o comunque non mi hanno fatto esprimere al massimo del mio potenziale. Ad essere sinceri però, escluso in problema al ginocchio dovuto ad una distorsione nell'ultima parte della stagione, non ho avuto alcun tipo di problema negli ultimi due anni e mezzo,perciò posso dire che gli infortuni non mi limiteranno certamente».
6) Il tuo modello sul campo…
«Il mio giocatore preferito è sempre stato Massimo Oddo, anche se ultimamente è in fase calante. Ai tempi d'oro lo ammiravo per il suo cross e la sua corsa. Ora se dovessi scegliere un terzino che mi piace direi Philipp Lahm del Bayern Monaco»
7) L'avversario che ti ha messo maggiormente in difficoltà…
«Penso di poter dire Cavagna del Foligno. Due stagioni fa (2009-2010, ndr) ha vissuto probabilmente il suo anno d'oro,e se non sbaglio segnò 13 gol, di cui 3 contro di noi, quando giocavo nel Figline, in una partita in cui noi eravamo già salvi. Penso sia un tipo di giocatore fastidioso per gli avversari, perchè rapido e tecnico. Certo non dimentico Pavel Nedved che in allenamento mi faceva dannare, ma diciamo che c'erano dei buoni motivi, visto che è stato un Pallone d'oro».
8) Il tuo sogno nel cassetto…
«Nonostante il mio passato juventino, non posso negare che giocare in Champions con il Milan sarebbe il coronamento di un sogno. E' sempre stato uno dei miei sogni nel cassetto, visto che fin da piccolo sono tifoso sfegatato del Milan».
9) Il tuo nome in questa fase di calciomercato è stato affiancato a Carpi, Esperia Viareggio, Rimini e Barletta. Semplici "voci" di corridoio o esistono trattative in atto?
«Penso che qualcosa di vero ci sia. Ho fatto una precisa richiesta al mio procuratore,ovvero che mi facesse sapere di un interessamento solo nel caso in cui ci sia la possibilità di firmare per la squadra che mi cerca. Perciò per ora sono in attesa e sono curioso anch'io di vedere quali saranno gli sviluppi. Del Carpi conosco il mister (Massimiliano Maddaloni, ndr) per averlo avuto in primavera alla Juve, e del Barletta conosco il direttore, c'è da vedere se da parte loro c'è interesse a portarmi nelle piazze dove lavorano ora».
10) Ti piacerebbe far parte dell'organico del Barletta Calcio?
«Credo davvero che sarebbe una grande opportunità per me. Anche Simone Guerri, mio compagno due anni fa a Figline, me ne ha parlato benissimo. A dir la verità l'anno scorso sono stato molto vicino al Barletta, poi ci furono dei problemi con la Juventus e non se ne fece nulla. Ovviamente sarei molto contento di farlo quest'anno, anche se non dipende solamente da me».
11) Siamo giunti al termine della nostra chiacchierata, Marco. Un saluto ai lettori di Barlettalife.
«Un saluto a tutti voi e un ringraziamento in particolare a Luca Guerra che mi ha contattato per questa intervista!»
1)Marco Duravia, dopo un'ottima annata a metà tra Canavese e Carrarese, sei libero di scegliere la tua destinazione a causa del fallimento della Canavese. Come stai vivendo questa situazione?
«E' una situazione nuova per me,dato che la mia vita calcistica è stata molto lineare fino ad ora e non mi era mai capitato di rimanere svincolato. A dir la verità non doveva andar così,dato che gli accordi con la Juventus,proprietaria del mio cartellino con cui avevo altri 3 anni di contratto,erano che mi riscattasse e mi girasse in comproprietà a qualche altra società di Lega Pro. Probabilmente i nuovi dirigenti della Juventus hanno dovuto operare alcuni tagli e hanno scelto così per me e tanti altri miei compagni anch'essi lasciati alle società proprietarie dell'altra metà del cartellino. Io sono comunque molto sereno,dato che per ciò che concerne la parte calcistica ho dato tutto quello che avevo».
2) Dove hai trascorso le vacanze? Hai continuato ad allenarti anche in estate per tenerti in forma?
«A dir la verità ho finito la stagione scorsa solamente il 15 di giugno,visto che con la Carrarese siamo arrivati in finale playoff,perciò non sono ancora immerso nelle vacanze. Dovevo andare in Spagna, ma poi è saltato tutto, perciò sto sfruttando questo periodo per allenarmi 4 volte a settimana. Dal punto di vista fisico non ho perso niente,ed anzi le vacanze aiutano il fisico a rigenerarsi. Per ora diciamo che mi godo il relax in famiglia».
3) Sei cresciuto nelle giovanili della Juventus. Conosci il ds del Barletta Renzo Castagnini? Che opinione hai di lui?
«Ho fatto tutta la trafila nella Juventus, partendo dai Giovanissimi arrivando alla Primavera, in totale 7 anni. Perciò conosco Castagnini, anche se al suo arrivo svolgeva il compito di capo degli osservatori. Di certo non lo scopro io,dato che il suo lavoro credo sia stato apprezzato da più parti e penso che anche Barletta sarà così».
4) Sei un classe 1989. A questo punto della carriera, privilegeresti un'offerta in Prima Divisione, magari da comprimario, o da titolare in Seconda Divisione?
«Diciamo che ci sarebbero da valutare più fattori. Avendo già giocato in Prima Divisione con il Figline l'anno scorso e avendo disputato un buon numero di partite, direi senza dubbio che me la potrei giocare e perciò sarei più indirizzato a questa categoria. Poi è ovvio che dipende dall'offerta e dall'interesse che una società nutre nei miei confronti. Certo alla mia età è importante giocare,ma non è detto che partendo da comprimario non lo si possa fare, dato che nell'arco di una stagione ci sono più partite e bisogna sempre farsi trovare pronti».
5) In avvio di carriera hai subito diversi infortuni, tra cui uno grave al menisco sinistro; da un paio di anni la "cattiva sorte" sembra averti abbandonato. Quanto gli infortuni hanno condizionato la tua carriera?
Ho avuto qualche infortunio in passato, ai tempi della Primavera della Juve che probabilmente mi hanno un po' limitato o comunque non mi hanno fatto esprimere al massimo del mio potenziale. Ad essere sinceri però, escluso in problema al ginocchio dovuto ad una distorsione nell'ultima parte della stagione, non ho avuto alcun tipo di problema negli ultimi due anni e mezzo,perciò posso dire che gli infortuni non mi limiteranno certamente».
6) Il tuo modello sul campo…
«Il mio giocatore preferito è sempre stato Massimo Oddo, anche se ultimamente è in fase calante. Ai tempi d'oro lo ammiravo per il suo cross e la sua corsa. Ora se dovessi scegliere un terzino che mi piace direi Philipp Lahm del Bayern Monaco»
7) L'avversario che ti ha messo maggiormente in difficoltà…
«Penso di poter dire Cavagna del Foligno. Due stagioni fa (2009-2010, ndr) ha vissuto probabilmente il suo anno d'oro,e se non sbaglio segnò 13 gol, di cui 3 contro di noi, quando giocavo nel Figline, in una partita in cui noi eravamo già salvi. Penso sia un tipo di giocatore fastidioso per gli avversari, perchè rapido e tecnico. Certo non dimentico Pavel Nedved che in allenamento mi faceva dannare, ma diciamo che c'erano dei buoni motivi, visto che è stato un Pallone d'oro».
8) Il tuo sogno nel cassetto…
«Nonostante il mio passato juventino, non posso negare che giocare in Champions con il Milan sarebbe il coronamento di un sogno. E' sempre stato uno dei miei sogni nel cassetto, visto che fin da piccolo sono tifoso sfegatato del Milan».
9) Il tuo nome in questa fase di calciomercato è stato affiancato a Carpi, Esperia Viareggio, Rimini e Barletta. Semplici "voci" di corridoio o esistono trattative in atto?
«Penso che qualcosa di vero ci sia. Ho fatto una precisa richiesta al mio procuratore,ovvero che mi facesse sapere di un interessamento solo nel caso in cui ci sia la possibilità di firmare per la squadra che mi cerca. Perciò per ora sono in attesa e sono curioso anch'io di vedere quali saranno gli sviluppi. Del Carpi conosco il mister (Massimiliano Maddaloni, ndr) per averlo avuto in primavera alla Juve, e del Barletta conosco il direttore, c'è da vedere se da parte loro c'è interesse a portarmi nelle piazze dove lavorano ora».
10) Ti piacerebbe far parte dell'organico del Barletta Calcio?
«Credo davvero che sarebbe una grande opportunità per me. Anche Simone Guerri, mio compagno due anni fa a Figline, me ne ha parlato benissimo. A dir la verità l'anno scorso sono stato molto vicino al Barletta, poi ci furono dei problemi con la Juventus e non se ne fece nulla. Ovviamente sarei molto contento di farlo quest'anno, anche se non dipende solamente da me».
11) Siamo giunti al termine della nostra chiacchierata, Marco. Un saluto ai lettori di Barlettalife.
«Un saluto a tutti voi e un ringraziamento in particolare a Luca Guerra che mi ha contattato per questa intervista!»