Calcio
Prime cinque giornate in chiaroscuro per Barletta e Audace
Campionato di Eccellenza 2019/2020, un bilancio iniziale sulle prove dei biancorossi
Barletta - giovedì 10 ottobre 2019
Magari è un po' presto per emettere sentenze, ma è doveroso ricordare che in un campionato a sedici squadre – qual è quello di Eccellenza pugliese - dopo cinque partite crediamo sia già possibile stilare un primo bilancio di quest'inizio di stagione delle nostre compagini: un bilancio tutto sommato positivo quello dell'esordiente Audace; assolutamente negativo invece quello del Barletta 1922.
I biancorossi, ora allenati da Massimiliano Tangorra, dopo la meritata sconfitta di Vieste sono ora fanalino di coda in un campionato che (vista la composizione dell'organico) dovrebbe invece vederli protagonisti in ben altre posizioni di classifica. È vero, non mancano certo le attenuanti, vedi rosa allestita in fretta e furia a causa delle arcinote vicissitudini societarie con inevitabili conseguenze sulla preparazione atletica e sull'intesa in campo. Ma è altrettanto vero che se le sconfitte contro il forte Corato e contro la matricola terribile Ugento tutto sommato possono starci, ben altro risultato ci si aspettava in casa contro il San Severo e nella trasferta di domenica scorsa a Vieste.
Inevitabile quindi il malcontento tra la tifoseria dovuto più che altro al fin qui deludente rendimento di giocatori che nelle scorse stagioni sono stati assoluti protagonisti con altre maglie. Un rendimento non all'altezza delle aspettative che ai supporters barlettani ricorda troppo da vicino altri casi di "giocatori di categoria" arrivati a Barletta tra squilli di trombe, ma poi andati via a gambe levate a campionato in corso (da Prisciandaro, a Zotti, a Di Rito ecc.). E a tal proposito non sappiamo quanto possano far presa sugli umori di una piazza ai limiti dello sconforto, le rassicurazioni della società ("da Barletta non si muove nessuno fino a fine stagione"), visti i non certo confortanti precedenti.
Il ritardo dalla vetta (perché questo deve essere l'obiettivo del Barletta 1922) dopo cinque giornate è già pesante, anche se non irrimediabile visto che a differenza degli anni passati non c'è una corazzata ammazza-campionato in stile Casarano e le grandi favorite - il già citato Corato che ha già perso due partite, ed il Molfetta, (contro il quale il Barletta ha ottenuto il suo unico punto) che a stento è riuscito a battere in casa squadre come Vieste e Deghi calcio – ancora stentano a decollare. Quindi c'è tutto il tempo per il Barletta rimettersi in carreggiata in modo da non consegnare ancora una volta con largo anticipo agli archivi l'ennesimo,mortificante, campionato di Eccellenza caratterizzato dall'anonimato più assoluto.
Più che il suo invece ha fatto la matricola Audace Barletta, avendo conquistato ben nove punti su quindici dopo aver ottenuto tre vittorie, di cui due in trasferta (ad Altamura contro la Fortis - indicata dagli esperti tra le possibili protagoniste della categoria - , e a Bisceglie contro l'Unione Calcio). Meno fortunati invece si sono dimostrati tra le mura amiche dove invece hanno subito già due sconfitte (contro Martina e nell'ultimo turno contro l'Ortanova )dovute più che altro ad inesperienza oltre che naturalmente al valore degli avversari.
Ma, a differenza del Barletta 1922, l'obiettivo dei ragazzi di mister Beppe Iannone era e resta la salvezza. E l'aver ottenuto nove punti in cinque partite fa si che l'Audace sia perfettamente in linea con la sua tabella di marcia.
Le prime cinque giornate di campionato (un sesto della stagione) ci consegnano quindi un quadro decisamente inaspettato per quel che concerne il calcio barlettano, con la prima squadra della città (e tra le più attese del campionato)incredibilmente ultima in classifica e i rookies dell'Audace addirittura quasi in zona play-off.
Tuttavia quello di Eccellenza – sarà banale dirlo e scriverlo, ma è così – è un campionato dove alla lunga i veri valori delle squadre quasi sempre vengono fuori alla distanza. E questo ci sta ad indicare che il Barletta sicuramente non occuperà a lungo le ultime posizioni di classifica, ma che dovrebbe darsi immediatamente una sonora svegliata se vuole arrivare quanto meno in zona play off. Mentre Il target dell'Audace resta inevitabilmente quello della salvezza, e ciò deve far si che Di Candia e compagni non si cullino sui nove punti nelle prime cinque partite per far si che questi alla fine risultino determinanti per il raggiungimento di un altro storico traguardo.
I biancorossi, ora allenati da Massimiliano Tangorra, dopo la meritata sconfitta di Vieste sono ora fanalino di coda in un campionato che (vista la composizione dell'organico) dovrebbe invece vederli protagonisti in ben altre posizioni di classifica. È vero, non mancano certo le attenuanti, vedi rosa allestita in fretta e furia a causa delle arcinote vicissitudini societarie con inevitabili conseguenze sulla preparazione atletica e sull'intesa in campo. Ma è altrettanto vero che se le sconfitte contro il forte Corato e contro la matricola terribile Ugento tutto sommato possono starci, ben altro risultato ci si aspettava in casa contro il San Severo e nella trasferta di domenica scorsa a Vieste.
Inevitabile quindi il malcontento tra la tifoseria dovuto più che altro al fin qui deludente rendimento di giocatori che nelle scorse stagioni sono stati assoluti protagonisti con altre maglie. Un rendimento non all'altezza delle aspettative che ai supporters barlettani ricorda troppo da vicino altri casi di "giocatori di categoria" arrivati a Barletta tra squilli di trombe, ma poi andati via a gambe levate a campionato in corso (da Prisciandaro, a Zotti, a Di Rito ecc.). E a tal proposito non sappiamo quanto possano far presa sugli umori di una piazza ai limiti dello sconforto, le rassicurazioni della società ("da Barletta non si muove nessuno fino a fine stagione"), visti i non certo confortanti precedenti.
Il ritardo dalla vetta (perché questo deve essere l'obiettivo del Barletta 1922) dopo cinque giornate è già pesante, anche se non irrimediabile visto che a differenza degli anni passati non c'è una corazzata ammazza-campionato in stile Casarano e le grandi favorite - il già citato Corato che ha già perso due partite, ed il Molfetta, (contro il quale il Barletta ha ottenuto il suo unico punto) che a stento è riuscito a battere in casa squadre come Vieste e Deghi calcio – ancora stentano a decollare. Quindi c'è tutto il tempo per il Barletta rimettersi in carreggiata in modo da non consegnare ancora una volta con largo anticipo agli archivi l'ennesimo,mortificante, campionato di Eccellenza caratterizzato dall'anonimato più assoluto.
Più che il suo invece ha fatto la matricola Audace Barletta, avendo conquistato ben nove punti su quindici dopo aver ottenuto tre vittorie, di cui due in trasferta (ad Altamura contro la Fortis - indicata dagli esperti tra le possibili protagoniste della categoria - , e a Bisceglie contro l'Unione Calcio). Meno fortunati invece si sono dimostrati tra le mura amiche dove invece hanno subito già due sconfitte (contro Martina e nell'ultimo turno contro l'Ortanova )dovute più che altro ad inesperienza oltre che naturalmente al valore degli avversari.
Ma, a differenza del Barletta 1922, l'obiettivo dei ragazzi di mister Beppe Iannone era e resta la salvezza. E l'aver ottenuto nove punti in cinque partite fa si che l'Audace sia perfettamente in linea con la sua tabella di marcia.
Le prime cinque giornate di campionato (un sesto della stagione) ci consegnano quindi un quadro decisamente inaspettato per quel che concerne il calcio barlettano, con la prima squadra della città (e tra le più attese del campionato)incredibilmente ultima in classifica e i rookies dell'Audace addirittura quasi in zona play-off.
Tuttavia quello di Eccellenza – sarà banale dirlo e scriverlo, ma è così – è un campionato dove alla lunga i veri valori delle squadre quasi sempre vengono fuori alla distanza. E questo ci sta ad indicare che il Barletta sicuramente non occuperà a lungo le ultime posizioni di classifica, ma che dovrebbe darsi immediatamente una sonora svegliata se vuole arrivare quanto meno in zona play off. Mentre Il target dell'Audace resta inevitabilmente quello della salvezza, e ciò deve far si che Di Candia e compagni non si cullino sui nove punti nelle prime cinque partite per far si che questi alla fine risultino determinanti per il raggiungimento di un altro storico traguardo.