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Calcio
Pontedera-Barletta e quel coro "devi morire", il Gruppo Erotico 1987 si dissocia
«E' stato solo folklore e sfottò, non vogliamo le difese di nessuno»
Barletta - martedì 8 aprile 2014
0.40
Minuto 53 di Pontedera-Barletta, punteggio di 3-0 per i padroni di casa, storia purtroppo già vista tante, tantissime volte in questo campionato biancorosso: il capitano biancorosso Fabrizio Di Bella insegue l'attaccante toscano Arrighini su una palla profonda e nel tentativo di salvare la rete si scontra con il portiere Luca Liverani. Impatto molto duro, attimi di paura per il centrale difensivo romano, che perde anche temporaneamente i sensi, resta a terra ed è costretto al cambio con Campagna: ricoverato presso il pronto soccorso locale, Di Bella è stato sottoposto agli esami del caso accompagnato da medico sociale e fisioterapista, salvo poi rientrare a casa con la squadra. Qui però arriva il "fattaccio: un video diffuso dalla redazione online de "Il Tirreno" riporta un brutto coro, inneggiante alla morte del calciatore ("Devi morire, devi morire") di quelli che purtroppo sentiamo troppo spesso sui campi di calcio italiani. Questa volta, però, stando a quanto riportato dal quotidiano toscano, a cantare sono stati i tifosi del Barletta presenti al "Mannucci". La notizia è presto rimbalzata e commentata. Oltre ai commenti del Barletta Calcio e del sindaco Cascella, riportiamo di seguito il comunicato del Gruppo Erotico 1987, che prende le distanze da quanto scritto:
«Ci dissociamo da tutto questo polverone mediatico sollevato dai media nazionali nelle ultime ore per il coro tanto discusso e la goliardia adottata domenica da noi in quel di Pontedera. La goliardia è parte della nostra passione, tanto discussa e tanto amata da noi e da tutti coloro che ne vivono. C'è gente che punta il dito, gente che ci difende. Non vogliamo le parti di nessuno. Non ne abbiamo bisogno. Tutti coloro che aprono la bocca in questo momento dovrebbero stare in silenzio davanti a gente che la domenica abbandona tutto per quei colori con una squadra e tutti coloro che la circondano che non sanno cosa vuol dire vivere di passione. Goliardia, chi non conosce non può viverla trovandola su internet o su qualche vocabolario. Lo stadio si vive! E lo "sfottó", il folklore ne è parte integrante. Chi non capisce non tapperá mai la nostra voce, la voce di chi è li ogni Domenica... Oltre tutto! Di Bella ci riderá su...Continuate a parlare, ci sentirete ancora cantare».
(Twitter: @GuerraLuca88)
«Ci dissociamo da tutto questo polverone mediatico sollevato dai media nazionali nelle ultime ore per il coro tanto discusso e la goliardia adottata domenica da noi in quel di Pontedera. La goliardia è parte della nostra passione, tanto discussa e tanto amata da noi e da tutti coloro che ne vivono. C'è gente che punta il dito, gente che ci difende. Non vogliamo le parti di nessuno. Non ne abbiamo bisogno. Tutti coloro che aprono la bocca in questo momento dovrebbero stare in silenzio davanti a gente che la domenica abbandona tutto per quei colori con una squadra e tutti coloro che la circondano che non sanno cosa vuol dire vivere di passione. Goliardia, chi non conosce non può viverla trovandola su internet o su qualche vocabolario. Lo stadio si vive! E lo "sfottó", il folklore ne è parte integrante. Chi non capisce non tapperá mai la nostra voce, la voce di chi è li ogni Domenica... Oltre tutto! Di Bella ci riderá su...Continuate a parlare, ci sentirete ancora cantare».
(Twitter: @GuerraLuca88)