
Calcio
Perpignano e quell'addio al Bogliasco: nei piani, ma non ancora realizzato
Un tweet del club ligure fa chiarezza
Barletta - giovedì 8 gennaio 2015
13.06
«Se dovesse fallire il Barletta fallirò io, ho dato via il Rapallo Bogliasco per rimanere a Barletta». Le parole sono del presidente biancorosso Giuseppe Perpignano e risalgono alla conferenza tenuta dal numero uno di via Vittorio Veneto il 3 gennaio: ad oggi, di addii al club ligure militante in serie D, non vi è però ufficialità. A darne conferma un tweet del Bogliasco, diffuso in mattinata in risposta al "cinguettio" di un utente che chiedeva lumi sulla vicenda, recitante "assolutamente non c'è nulla di vero in queste voci", aggiungendo che eventuali comunicazioni sarebbero arrivate attraverso il canale ufficiale del club. Probabilmente, ripristinate le macchine della LND dopo la pausa natalizia, il passaggio di quote avverrà a stretto giro di posta.
Spiegazioni che risultano in linea con quanto precisato l'indomani alla conferenza dal presidente biancorosso negli studi di Amica 9 Tv: ossia l'intenzione, non ancora ufficiale però, di lasciare il club in provincia di Genova. Una mossa che servirebbe ad indirizzare tutte le forze economiche sul Barletta, atteso a una penalizzazione di due punti in classifica per il tardivo pagamento degli stipendi di ottobre e indirizzato a non vendere più che a comprare in sede di calciomercato.
Il presente biancorosso resta vivo su due fronti: quello del campo, dove Sesia e i suoi guardano alla trasferta di Messina, e quello societario. Perpignano ha assicurato più volte di poter portare avanti il progetto da solo, e alla piazza non resta che attendere il 16 febbraio per avere conferma del fatto che il nodo-stipendi sia stato un problema temporaneo. In attesa di avere ufficialità anche dalla Liguria circa eventuali cessioni societarie.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Spiegazioni che risultano in linea con quanto precisato l'indomani alla conferenza dal presidente biancorosso negli studi di Amica 9 Tv: ossia l'intenzione, non ancora ufficiale però, di lasciare il club in provincia di Genova. Una mossa che servirebbe ad indirizzare tutte le forze economiche sul Barletta, atteso a una penalizzazione di due punti in classifica per il tardivo pagamento degli stipendi di ottobre e indirizzato a non vendere più che a comprare in sede di calciomercato.
Il presente biancorosso resta vivo su due fronti: quello del campo, dove Sesia e i suoi guardano alla trasferta di Messina, e quello societario. Perpignano ha assicurato più volte di poter portare avanti il progetto da solo, e alla piazza non resta che attendere il 16 febbraio per avere conferma del fatto che il nodo-stipendi sia stato un problema temporaneo. In attesa di avere ufficialità anche dalla Liguria circa eventuali cessioni societarie.
(Twitter: @GuerraLuca88)

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