Calcio
Mengoni: "Qui sto molto bene, via da Barletta solo se necessario e per la B"
Il difensore romano ai nostri microfoni in ritiro
Barletta - giovedì 26 luglio 2012
18.31
Anche in un pomeriggio di riposo la sua vena da guascone romano non si ferma. Tra una partita a briscola con Mazzarani, Angeletti e Petterini, e qualche scherzo con i compagni più giovani, Andrea Mengoni, 29 anni, si conferma uno dei punti di riferimento in questo Barletta Calcio, edizione 2012/2013. Ai nostri microfoni nel ritiro di Rio di Pusteria il difensore romano racconta le sue sensazioni in vista della prossima stagione, lasciando trapelare ottimismo per la squadra che sta nascendo, e rivela il suo desiderio di restare a Barletta, evidenziando il desiderio di trovare un'intesa con il club circa il nodo "gordiano" del suo ingaggio, elevato rispetto ai costi per i quali il "nuovo" Barletta sta optando, e lasciando trasparire la voglia di diventare uno dei leader del Barletta che verrà:
Andrea Mengoni, ennesimo ritiro della tua carriera calcistica. Come ti trovi con questo gruppo formato da tanti giovani?
"Bene, non è una banda di giovani, nel loro piccolo hanno già una buona esperienza e sono molto bravi (scherza"a distanza" con Carretta durante l'intervista, ndr), si impegnano tanto e sono contento di dargli una mano; spero di potergli dare una mano".
Nella partitella contro il Varna e anche durante gli allenamenti sembri un leader per i tuoi compagni: scherzi, li guidi, li aiuti. Ti piace il ruolo?
"Sicuramente non sono uno che si tira indietro. Mi è sempre piaciuto dare una mano in più agli altri; è successo anche a Pescara, ed è un modo di fare nel quale mi trovo a mio agio".
Come compagni di reparto in partita hai avuto prima De Leidi e poi Menegaz, due giovanissimi: come ti trovi con loro?
"Sono ottimi calciatori, oltre che bravi ragazzi; Menegaz è molto fisico, un buon calciatore, mentre Alessandro lo vedo molto maturo, già pronto per la categoria".
Sono andati via diversi tuoi ex-compagni: sei particolarmente dispiaciuto per qualcuno di loro, con il quale avevi magari un rapporto migliore?
"Tutti erano ottimi calciatori e con tutti avevo un bel rapporto; certo, tecnicamente, spiace per gli addii di Mazzeo e Schetter, che facevano la differenza in attacco. Ora però bisogna dare fiducia ai giovani come Carretta, o anche a Raffaele Franchini, che sta facendo un ottimo pre-campionato, e questa può essere la strada giusta. Abbiamo un allenatore e un ds che con i giovani ci sanno fare: il futuro è verso di loro, e sono arrivati bravi giovani, mi piacciono molto Dezi e Vacca. Credo in questo progetto".
Sei alla seconda preparazione di stampo "zemaniano", dopo quella con il Pescara di Zeman: quanto sono duri questi lavori rispetto agli altri?
"A livello di forza, non faccio molta fatica perché muscolarmente sono ben messo: diverso il discorso sulla corsa, dove soffro di più. Sono però convinto che questi lunghi e pesanti lavori servono per dare una base importante in vista dell'avvio di stagione, e dare forza ed entusiasmo alla squadra per una stagione che ci ripaghi in termini di soddisfazioni".
Ho visto qualche similitudine tattica tra il Pescara di Zeman e le vostre prime uscite. E' un paragone azzardato?
"No, il modo di giocare è molto simile, poi magari cambiano le qualità degli interpreti. Personalmente, pur essendo un difensore, sono contento dell'idea tattica che mister Novelli ci sta dando, di giocare sempre la palla e cercare sempre maggiore qualità. Se riusciamo a tirare fuori questo gioco, possiamo divertire, divertirci e fare bene. E credo che questa sia l'idea-guida di Novelli".
Capitolo-Tim Cup: di fronte all'esordio ci sarà il Perugia, squadra blasonata, ricca di storia e ambiziosa in questa stagione. Vi sentite pronti per l'appuntamento del 5 agosto?
"Io penso che il bello di questa squadra e di questo modo di giocare è il fatto di affrontare ogni squadra nella stessa maniera, cercando di fare un gol in più degli altri. Il match contro il Perugia sarà un ottimo test per noi, per valutare i meccanismi, senza far drammi se arriveranno sconfitte. Abbiamo cambiato tutta la rosa e stiamo affinando l'intesa, è un buon test e credo lo affronteremo nella giusta maniera".
Non possiamo non parlare di calciomercato: su di te ci sono Ascoli e Virtus Lanciano. Sappiamo della volontà della società di ridurre i costi. Da parte tua c'è la voglia di restare a Barletta?
"Devo essere sincero, qui a Barletta lo scorso anno sono stato davvero bene, sia come città che come piazza calcistica. Il progetto di quest'anno mi entusiasma, poi ovviamente bisogna valutare dei fattori economici: se c'è bisogno di venire incontro alla società lo farò, perché vedo e vivo quanto entusiasmo e programmazione ci sono in questa stagione. Gli interessi di Ascoli e Virtus Lanciano ci sono, inutile nasconderlo, ma se riusciamo a trovare un accordo qua resto volentieri".
Si è parlato anche dell'Avellino in Lega Pro…
"No, se devo restare in Lega Pro, c'è solo Barletta come piazza. Lega Pro per Lega Pro, voglio restare qua: per me quest'anno il progetto è quello giusto, però se poi la società dirà che devo andare via, lo farò senza mettermi di traverso. Spero che la società mi voglia tenere a Barletta, e confido in un accordo, io certo non ho fretta o voglia di andare via di qua, in questo Barletta che sta crescendo ci credo tanto".
E la sensazione è che quest'anno ci potrebbe essere ancora il biancorosso nel destino di Andrea, leader ritrovato…
(Twitter: @GuerraLuca88)
Andrea Mengoni, ennesimo ritiro della tua carriera calcistica. Come ti trovi con questo gruppo formato da tanti giovani?
"Bene, non è una banda di giovani, nel loro piccolo hanno già una buona esperienza e sono molto bravi (scherza"a distanza" con Carretta durante l'intervista, ndr), si impegnano tanto e sono contento di dargli una mano; spero di potergli dare una mano".
Nella partitella contro il Varna e anche durante gli allenamenti sembri un leader per i tuoi compagni: scherzi, li guidi, li aiuti. Ti piace il ruolo?
"Sicuramente non sono uno che si tira indietro. Mi è sempre piaciuto dare una mano in più agli altri; è successo anche a Pescara, ed è un modo di fare nel quale mi trovo a mio agio".
Come compagni di reparto in partita hai avuto prima De Leidi e poi Menegaz, due giovanissimi: come ti trovi con loro?
"Sono ottimi calciatori, oltre che bravi ragazzi; Menegaz è molto fisico, un buon calciatore, mentre Alessandro lo vedo molto maturo, già pronto per la categoria".
Sono andati via diversi tuoi ex-compagni: sei particolarmente dispiaciuto per qualcuno di loro, con il quale avevi magari un rapporto migliore?
"Tutti erano ottimi calciatori e con tutti avevo un bel rapporto; certo, tecnicamente, spiace per gli addii di Mazzeo e Schetter, che facevano la differenza in attacco. Ora però bisogna dare fiducia ai giovani come Carretta, o anche a Raffaele Franchini, che sta facendo un ottimo pre-campionato, e questa può essere la strada giusta. Abbiamo un allenatore e un ds che con i giovani ci sanno fare: il futuro è verso di loro, e sono arrivati bravi giovani, mi piacciono molto Dezi e Vacca. Credo in questo progetto".
Sei alla seconda preparazione di stampo "zemaniano", dopo quella con il Pescara di Zeman: quanto sono duri questi lavori rispetto agli altri?
"A livello di forza, non faccio molta fatica perché muscolarmente sono ben messo: diverso il discorso sulla corsa, dove soffro di più. Sono però convinto che questi lunghi e pesanti lavori servono per dare una base importante in vista dell'avvio di stagione, e dare forza ed entusiasmo alla squadra per una stagione che ci ripaghi in termini di soddisfazioni".
Ho visto qualche similitudine tattica tra il Pescara di Zeman e le vostre prime uscite. E' un paragone azzardato?
"No, il modo di giocare è molto simile, poi magari cambiano le qualità degli interpreti. Personalmente, pur essendo un difensore, sono contento dell'idea tattica che mister Novelli ci sta dando, di giocare sempre la palla e cercare sempre maggiore qualità. Se riusciamo a tirare fuori questo gioco, possiamo divertire, divertirci e fare bene. E credo che questa sia l'idea-guida di Novelli".
Capitolo-Tim Cup: di fronte all'esordio ci sarà il Perugia, squadra blasonata, ricca di storia e ambiziosa in questa stagione. Vi sentite pronti per l'appuntamento del 5 agosto?
"Io penso che il bello di questa squadra e di questo modo di giocare è il fatto di affrontare ogni squadra nella stessa maniera, cercando di fare un gol in più degli altri. Il match contro il Perugia sarà un ottimo test per noi, per valutare i meccanismi, senza far drammi se arriveranno sconfitte. Abbiamo cambiato tutta la rosa e stiamo affinando l'intesa, è un buon test e credo lo affronteremo nella giusta maniera".
Non possiamo non parlare di calciomercato: su di te ci sono Ascoli e Virtus Lanciano. Sappiamo della volontà della società di ridurre i costi. Da parte tua c'è la voglia di restare a Barletta?
"Devo essere sincero, qui a Barletta lo scorso anno sono stato davvero bene, sia come città che come piazza calcistica. Il progetto di quest'anno mi entusiasma, poi ovviamente bisogna valutare dei fattori economici: se c'è bisogno di venire incontro alla società lo farò, perché vedo e vivo quanto entusiasmo e programmazione ci sono in questa stagione. Gli interessi di Ascoli e Virtus Lanciano ci sono, inutile nasconderlo, ma se riusciamo a trovare un accordo qua resto volentieri".
Si è parlato anche dell'Avellino in Lega Pro…
"No, se devo restare in Lega Pro, c'è solo Barletta come piazza. Lega Pro per Lega Pro, voglio restare qua: per me quest'anno il progetto è quello giusto, però se poi la società dirà che devo andare via, lo farò senza mettermi di traverso. Spero che la società mi voglia tenere a Barletta, e confido in un accordo, io certo non ho fretta o voglia di andare via di qua, in questo Barletta che sta crescendo ci credo tanto".
E la sensazione è che quest'anno ci potrebbe essere ancora il biancorosso nel destino di Andrea, leader ritrovato…
(Twitter: @GuerraLuca88)