
Calcio
Massimiliano Lionetti, un barlettano nel pallone alle Isole Vanuatu
Il 24enne reduce dall'esperienza nella Champions League dell'Oceania con l'Amicale
Barletta - mercoledì 13 maggio 2015
Da Barletta alle Isole Vanuatu, passando per il Friuli Venezia Giulia. E' la storia di Massimiliano Lionetti, poderoso centravanti (188 cm per 85 kg) classe 1991 formatosi nelle giovanili della Triestina, passato per la serie B nella stagione 2010-2011 con il club alabardato e, complici alcuni guai al ginocchio, passato per la serie D a Trento, Aosta e Monfalcone, fino all'Eccellenza a Lumignacco. A metà marzo, Massimiliano ha ricevuto la telefonata che proprio non ti aspetti: un contratto di due mesi con l'Amicale, formazione militante milita nella serie A della Repubblica di circa 215.000 anime nell'Oceano Pacifico meridionale. «Ho ricevuto una chiamata dal mio ex compagno a Trieste Nicola Princivalli, il club cercava una punta e ho rinunciato a due mensilità a Lumignacco per avere la chance di giocare qui» spiega "il Cinghialotto", come lo avevano ribattezzato a Trieste. In gioco la Champions League dell'Oceania, in palio l'accesso al Mondiale per Club: competizione basata su tre gironi da quattro, con le prime classificate e la miglior seconda classificata che giocano semifinale e finale. In panchina l'ex Vigevano Marco Banchini, in rosa una vecchia conoscenza del calcio italiano come Rijat Shala, centrocampista svizzero di origini kosovare, in squadra altri quattro italiani (l'ex Bari Boerchio, Nasali, Perrone e Magnoni), due svizzeri e due argentini. Una multinazionale schierata in un arcipelago paradisiaco, a 1750 chilometri dall'Australia.
«Abbiamo costituito un gruppo affiatato, a Vanuatu sono stato molto bene-il commento di Lionetti-nei due mesi di permanenza ho dato il massimo, è stata una bellissima esperienza dal punto di vista professionale e umano». Peccato che ad accedere al turno successivo sia stato Auckland City, poi vincitore della competizione continentale: «Siamo usciti dal girone come sei punti, e i nostri avversari hanno superato il turno come miglior seconda per differenza reti. Il futuro? Ora sono in Italia e mi alleno da solo o con amici, giocando a calcio con loro, per tenermi in forma. Da luglio valuterò cosa fare: non so se resterò in Italia o prenderò in considerazione altre opportunità all'estero. Barletta? Ci torno poco, ma lì ho le radici paterne». In campo è andata discretamente, ma pazienza: Massimiliano ha pur sempre giocato a Vanuatu, l'arcipelago che l'Happy Planet Index ha nominato "la Nazione più felice del mondo".
(Twitter: @GuerraLuca88)
«Abbiamo costituito un gruppo affiatato, a Vanuatu sono stato molto bene-il commento di Lionetti-nei due mesi di permanenza ho dato il massimo, è stata una bellissima esperienza dal punto di vista professionale e umano». Peccato che ad accedere al turno successivo sia stato Auckland City, poi vincitore della competizione continentale: «Siamo usciti dal girone come sei punti, e i nostri avversari hanno superato il turno come miglior seconda per differenza reti. Il futuro? Ora sono in Italia e mi alleno da solo o con amici, giocando a calcio con loro, per tenermi in forma. Da luglio valuterò cosa fare: non so se resterò in Italia o prenderò in considerazione altre opportunità all'estero. Barletta? Ci torno poco, ma lì ho le radici paterne». In campo è andata discretamente, ma pazienza: Massimiliano ha pur sempre giocato a Vanuatu, l'arcipelago che l'Happy Planet Index ha nominato "la Nazione più felice del mondo".
(Twitter: @GuerraLuca88)

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