Calcio
Martina-Barletta: dalle gioie del 2022 alla quasi rassegnazione di oggi
Biancorossi attesi da una sfida dai grandi ricordi ma dal pronostico quasi chiuso
Barletta - sabato 20 aprile 2024
Quando quasi l'8 maggio 2022 (a soli tre mesi dal trionfo di Coppa Puglia) allo Iacovone di Taranto Sante Russo violava per la quarta volta la porta difesa dal portiere del Martina Figliola, mai e poi mai gli allora festanti tifosi biancorossi avrebbero immaginato che neanche due anni dopo avrebbero pensato alla trasferta del "Tursi" di Martina Franca come prologo ad una ulteriore probabile umiliazione per una squadra, la SSD Barletta, ormai completamente in balia degli eventi e che solo una prima parte di campionato (che a posteriori definiremmo come dignitosa) permette di tenere in corsa, udite udite, per un posto nei play out.
Come si sia passati in meno di due anni dalle gloriose giornate di Molfetta e di Taranto ai cinque schiaffoni di dicembre e ai non si sa quanti che potrebbero arrivare domani pomeriggio resta kafkianamente un mistero per tanti, ed il segreto di Pulcinella, pare, per non pochi bene informati.
Fatto sta che ancora una volta il Barletta si appresta ad affrontare l'impegno domenicale con l'amara sensazione e consapevolezza di andare con ogni probabilità incontro ad un destino apparentemente già segnato, con la più che concreta possibilità di vedere Gravina e Fasano (che affrontano in casa rispettivamente le ultime della classe Bitonto e Santa Maria Cilento) allontanarsi ulteriormente e pericolosamente.
A ciò si aggiunga il fatto che l'Angri è atteso in casa dal derby contro una Paganese già abbondantemente con la testa a spiagge, reggaeton, mojito e ombrelloni a giudicare dagli ultimi risultati.
L'obiettivo concretamente più alla portata dei biancorossi in questo finale di campionato a questo punto è quello di fare più punti possibili nelle ultime due gare contro Fasano ed Angri provando ad approfittare del difficile calendario del Gallipoli che domani sarà di scena ad Altamura con la più che concreta prospettiva di essere compartecipe della festa promozione dei murgiani.
Quanto a Martina-Barletta di domani, visti questi chiari di luna, non resta che sperare in una giornata di scarsa vena da parte degli uomini di mister Pizzulli, magari propiziata proprio da un Altamura che al "D'Angelo" metta subito in chiaro le cose contro il Gallipoli, perchè è brutto da dirsi, ma l'istinto di sopravvivenza ci insegna che quando l'ammalato (il Barletta) è grave ci si attacca a tutto pur di scongiurarne il trapasso.
Come si sia passati in meno di due anni dalle gloriose giornate di Molfetta e di Taranto ai cinque schiaffoni di dicembre e ai non si sa quanti che potrebbero arrivare domani pomeriggio resta kafkianamente un mistero per tanti, ed il segreto di Pulcinella, pare, per non pochi bene informati.
Fatto sta che ancora una volta il Barletta si appresta ad affrontare l'impegno domenicale con l'amara sensazione e consapevolezza di andare con ogni probabilità incontro ad un destino apparentemente già segnato, con la più che concreta possibilità di vedere Gravina e Fasano (che affrontano in casa rispettivamente le ultime della classe Bitonto e Santa Maria Cilento) allontanarsi ulteriormente e pericolosamente.
A ciò si aggiunga il fatto che l'Angri è atteso in casa dal derby contro una Paganese già abbondantemente con la testa a spiagge, reggaeton, mojito e ombrelloni a giudicare dagli ultimi risultati.
L'obiettivo concretamente più alla portata dei biancorossi in questo finale di campionato a questo punto è quello di fare più punti possibili nelle ultime due gare contro Fasano ed Angri provando ad approfittare del difficile calendario del Gallipoli che domani sarà di scena ad Altamura con la più che concreta prospettiva di essere compartecipe della festa promozione dei murgiani.
Quanto a Martina-Barletta di domani, visti questi chiari di luna, non resta che sperare in una giornata di scarsa vena da parte degli uomini di mister Pizzulli, magari propiziata proprio da un Altamura che al "D'Angelo" metta subito in chiaro le cose contro il Gallipoli, perchè è brutto da dirsi, ma l'istinto di sopravvivenza ci insegna che quando l'ammalato (il Barletta) è grave ci si attacca a tutto pur di scongiurarne il trapasso.