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Calcio
Mantovani: «Ricordo quel gol a Martina Franca, Barletta bella esperienza»
L'ex centrocampista biancorosso match-winner nell'ultima trasferta al "Tursi"
Barletta - sabato 21 marzo 2015
14.57
Tanta acqua sotto i ponti è passata, ma l'ultimo precedente risale ad "appena" 19 mesi fa: Martina Franca e Barletta torneranno a sfidarsi in una partita ufficiale in Valle d'Itria lunedì nel match valevole per la 12esima giornata di ritorno del girone C di Lega Pro. L'ultimo incrocio in terra tarantina risale al 25 agosto 2013, girone eliminatorio di Coppa Italia Lega Pro, quando i biancorossi, allora allenati da Nevio Orlandi, passarono per 1-2, in rimonta, con gol-vittoria di Jacopo Mantovani sul "gong", grazie a un preciso assist di Cicerelli. Mantovani, centrocampista classe 1991, protagonista di 25 presenze e due reti alla prima stagione in biancorosso e in Prima Divisione, ha lasciato Barletta nell'ultimo giorno della sessione di mercato di agosto 2014 in maniera turbolenta (un messaggio su Facebook sancì la separazione non pacifica con la dirigenza), oggi veste la maglia del Renate (23 presenze e 5 reti) e ai microfoni di BarlettaViva.it rivive un'annata in biancorosso:
Lunedì sarà Martina Franca-Barletta. Un anno e mezzo fa, per te prima partita ufficiale e prima rete in biancorosso. Sembrava l'alba di una buona stagione, ma così non è stato.
«E' stata una delle tante emozioni che la piazza di Barletta mi ha regalato: sembrava fosse partito tutto alla grande, poi qualche mancanza di responsabilità da parte di qualche persona ha fatto andare la stagione non nella maniera migliore o perlomeno come tutti ci auguravamo. Sicuramente ho un bellissimo ricordo di Barletta e sono fiero di aver vestito la maglia biancorossa».
Oggi Martina Franca e Barletta sono lontane anni luce da quell'agosto 2013 nei loro interpreti. Tu sei partito titolare nel ritiro estivo, poi l'addio nelle ultime ore di mercato: come mai?
«Avrei continuato la mia esperienza con grande entusiasmo e grande voglia. Avevamo lavorato molto bene nel primo mese, tra ritiro e test amichevoli: i ragazzi sono grandi uomini e avevamo messo su un gruppo molto amalgamato. Nonostante tutto, stanno facendo una grande stagione: non ne ho potuto far parte per motivi che non sto qui a dire, ma mi resta un giudizio positivo della piazza e resto legato alla tifoseria e alle emozioni vissute in 14 mesi a Barletta. Posso solo dire grazie e portare con me questi ricordi: ai ragazzi faccio l'in bocca al lupo per la fine della stagione e per la partita di lunedì, che seguirò in televisione».
Con chi sei ancora in contatto della rosa?
«Mi sento ogni tanto con Zammuto e con Venitucci: poi, sui vari social scappa la battuta o il messaggio o un po' con tutti. Ho un ottimo ricordo del gruppo: quest'anno hanno fatto un grande lavoro, io li sto seguendo. Ad agosto ero convinto che avrebbero fatto bene, avevo capito che sarebbe stata una grande stagione sul campo: nella prima settimana di ritiro eravamo tutti legati, sembrava una squadra che giocava insieme da anni. Purtroppo è andata così».
Ora sei a Renate: che bilancio puoi tracciare della tua annata e della Lega Pro edizione 2014/2015?
«Giochiamo in orari particolari, il che a volte è una fortuna a volte un po' meno: gli appassionati possono seguire più partite in questo modo, è vero, ma di certo non è facile gestire la settimana di lavoro. Guardando ai valori tecnici, direi che con questa riforma nel girone A il valore medio si è leggermente abbassato, mentre nel girone C penso che stiamo assistendo a una sorta di B2. E' una battaglia sportiva tra i vari squadroni e nessuna partita è facile. Mi avrebbe fatto piacere giocare in piazze importanti, ma qui a Renate sta andando alla grande: ho avuto modo di mettermi in mostra, ho segnato cinque reti, ora ho avuto un piccolo stop ma mi sto riprendendo e sto tornando motivato per terminare la stagione nel modo migliore».
Che saluto ti senti di fare alla piazza?
«Saluto tutti i tifosi che sono grandi e sempre presenti: faccio un grosso in bocca al lupo a loro e alla squadra. Sono sicuro che non molleranno mai, perché questi giocatori meritano il supporto di una piazza importante come Barletta e il loro sostegno per la squadra e la loro passione sono componenti fondamentali».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Lunedì sarà Martina Franca-Barletta. Un anno e mezzo fa, per te prima partita ufficiale e prima rete in biancorosso. Sembrava l'alba di una buona stagione, ma così non è stato.
«E' stata una delle tante emozioni che la piazza di Barletta mi ha regalato: sembrava fosse partito tutto alla grande, poi qualche mancanza di responsabilità da parte di qualche persona ha fatto andare la stagione non nella maniera migliore o perlomeno come tutti ci auguravamo. Sicuramente ho un bellissimo ricordo di Barletta e sono fiero di aver vestito la maglia biancorossa».
Oggi Martina Franca e Barletta sono lontane anni luce da quell'agosto 2013 nei loro interpreti. Tu sei partito titolare nel ritiro estivo, poi l'addio nelle ultime ore di mercato: come mai?
«Avrei continuato la mia esperienza con grande entusiasmo e grande voglia. Avevamo lavorato molto bene nel primo mese, tra ritiro e test amichevoli: i ragazzi sono grandi uomini e avevamo messo su un gruppo molto amalgamato. Nonostante tutto, stanno facendo una grande stagione: non ne ho potuto far parte per motivi che non sto qui a dire, ma mi resta un giudizio positivo della piazza e resto legato alla tifoseria e alle emozioni vissute in 14 mesi a Barletta. Posso solo dire grazie e portare con me questi ricordi: ai ragazzi faccio l'in bocca al lupo per la fine della stagione e per la partita di lunedì, che seguirò in televisione».
Con chi sei ancora in contatto della rosa?
«Mi sento ogni tanto con Zammuto e con Venitucci: poi, sui vari social scappa la battuta o il messaggio o un po' con tutti. Ho un ottimo ricordo del gruppo: quest'anno hanno fatto un grande lavoro, io li sto seguendo. Ad agosto ero convinto che avrebbero fatto bene, avevo capito che sarebbe stata una grande stagione sul campo: nella prima settimana di ritiro eravamo tutti legati, sembrava una squadra che giocava insieme da anni. Purtroppo è andata così».
Ora sei a Renate: che bilancio puoi tracciare della tua annata e della Lega Pro edizione 2014/2015?
«Giochiamo in orari particolari, il che a volte è una fortuna a volte un po' meno: gli appassionati possono seguire più partite in questo modo, è vero, ma di certo non è facile gestire la settimana di lavoro. Guardando ai valori tecnici, direi che con questa riforma nel girone A il valore medio si è leggermente abbassato, mentre nel girone C penso che stiamo assistendo a una sorta di B2. E' una battaglia sportiva tra i vari squadroni e nessuna partita è facile. Mi avrebbe fatto piacere giocare in piazze importanti, ma qui a Renate sta andando alla grande: ho avuto modo di mettermi in mostra, ho segnato cinque reti, ora ho avuto un piccolo stop ma mi sto riprendendo e sto tornando motivato per terminare la stagione nel modo migliore».
Che saluto ti senti di fare alla piazza?
«Saluto tutti i tifosi che sono grandi e sempre presenti: faccio un grosso in bocca al lupo a loro e alla squadra. Sono sicuro che non molleranno mai, perché questi giocatori meritano il supporto di una piazza importante come Barletta e il loro sostegno per la squadra e la loro passione sono componenti fondamentali».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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