Calcio
Lucchese, interviene il ds Giovannini
I toscani sono inseriti nel girone del Barletta
Barletta - lunedì 23 maggio 2011
La quiete (apparente) dopo la tempesta. Il direttore sportivo della Lucchese Paolo Giovannini è intervenuto ieri ai microfoni di Gazzetta Lucchese per fare chiarezza in merito alla situazione del club toscano, dopo che la visita degli ispettori della CO.VI.SO.C. aveva fatto balenare dubbi in merito all'iscrizione dei rossoneri al prossimo campionato di Prima Divisione Lega Pro.
«Ci vuole calma e gesso e invito tutti a prendere con le molle qualsiasi esternazione giornalistica. Per il momento- ha spiegato Giovannini- al di là delle chiacchiere, non ci sono fatti, ovvero non c'è nessuno che si è fatto avanti con i soldi in mano e la volontà di fare fronte alle spese di un campionato di Lega Pro 1. Inutile attendere la riforma dei campionati che per il momento non arriverà: il campionato è un vuoto a perdere per le proprietà, nel senso che c'è da mettere in preventivo di perdere denaro. Fino a quando non si procederà come in C2 dove sulla strada dei giovani sono stati fatti passi da gigante, inutile confidare anche in questa risorsa a meno che uno non voglia retrocedere quasi sicuramente. Sono sempre convinto che la chiave di volta l'abbia Giuliani, anche perché non mi pare ci siano alternative concrete. Ci sarà da capire il profilo della soluzione adottata: se sarà basso, medio o alto. In ogni caso sono certo dell'iscrizione: la Lucchese ha crediti da esigere per circa 500 mila euro più la fideiussione depositata da 400 mila non vedo perché non debba essere iscritta».
Resta comunque probabile la possibilità che i toscani inizino il prossimo torneo con dei punti di penalizzazione sul "groppone". La stessa Lucchese era stata condizionata dai problemi societari anche nel torneo appena concluso: dopo un avvio promettente, i toscani hanno subito un progressivo calo nel girone di ritorno, attestandosi nella classifica finale in settima posizione a pari merito con la Virtus Lanciano, a quota 44 punti.
«Ci vuole calma e gesso e invito tutti a prendere con le molle qualsiasi esternazione giornalistica. Per il momento- ha spiegato Giovannini- al di là delle chiacchiere, non ci sono fatti, ovvero non c'è nessuno che si è fatto avanti con i soldi in mano e la volontà di fare fronte alle spese di un campionato di Lega Pro 1. Inutile attendere la riforma dei campionati che per il momento non arriverà: il campionato è un vuoto a perdere per le proprietà, nel senso che c'è da mettere in preventivo di perdere denaro. Fino a quando non si procederà come in C2 dove sulla strada dei giovani sono stati fatti passi da gigante, inutile confidare anche in questa risorsa a meno che uno non voglia retrocedere quasi sicuramente. Sono sempre convinto che la chiave di volta l'abbia Giuliani, anche perché non mi pare ci siano alternative concrete. Ci sarà da capire il profilo della soluzione adottata: se sarà basso, medio o alto. In ogni caso sono certo dell'iscrizione: la Lucchese ha crediti da esigere per circa 500 mila euro più la fideiussione depositata da 400 mila non vedo perché non debba essere iscritta».
Resta comunque probabile la possibilità che i toscani inizino il prossimo torneo con dei punti di penalizzazione sul "groppone". La stessa Lucchese era stata condizionata dai problemi societari anche nel torneo appena concluso: dopo un avvio promettente, i toscani hanno subito un progressivo calo nel girone di ritorno, attestandosi nella classifica finale in settima posizione a pari merito con la Virtus Lanciano, a quota 44 punti.