
Calcio
Lucarelli: «La voce del Parma è anche quella del Barletta e di altri club»
Il capitano ducale ieri in conferenza ha chiesto tutela per tutti
Italia - domenica 1 marzo 2015
10.15
«Noi siamo il Barletta, il Monza, il Savoia, la Nocerina, società minori che non hanno voce in capitolo». Le parole che toccano il mondo biancorosso arrivano da circa 600 chilometri di distanza, dalla piazza calcistica che ormai da giorni più trema per il proprio futuro: Parma. A pronunciarle ieri pomeriggio in conferenza stampa il capitano del team emiliano Alessandro Lucarelli, immagine di una cittè ferita, arrabbiata, ma non rassegnata, nemmeno dopo l'ennesimo incontro-beffa tra il sindaco Pizzarotti e l'attuale presidente Manenti, dopo il quale il Comune si sta muovendo dando per scontato che il patron del club non posssa far fronte agli impegni ("Nessuna credibilità" ha tuonato il primo cittadino parmense su Facebook).
«Bisogna assolutamente evitare che si ripetano casi come il Parma-ha spiegato Lucarelli- I fatti hanno dimostrato che le leggi attuali non tutelano i calciatori. Avevamo chiesto sostegno e tutela da parte delle istituzioni. Nessuno, a parte l'associazione calciatori e allenatori, ha dimostrato la necessaria attenzione al problema». Parma e Barletta rappresentano casi oggi molto differenti, per quantità debitorie, certezze presenti e rendimento diametralmente opposto sul campo, ma accomunate da un futuro nebuloso, sebbene con sfumature molto più intense su sponda emiliana. E a pagarne le spese, oltre ai calciatori, sono anche i dipendenti, per i quali una mensilità persa in busta paga rappresenta una problematica non di secondo piano. Questa mattina la Barletta calcistica sarà presente alle 11 all'Ipanema Club per un incontro importante, voluto dalla piazza che si è mobilitata da tempo per i colori biancorossi, nel quale stabilire modalità di sostegno alla squadra e ipotesi per il futuro. Un futuro nel quale sono attesi altri appelli da parte dell'amministrazione comunale al presidente biancorosso Giuseppe Perpignano.
(Twitter: @GuerraLuca88)
«Bisogna assolutamente evitare che si ripetano casi come il Parma-ha spiegato Lucarelli- I fatti hanno dimostrato che le leggi attuali non tutelano i calciatori. Avevamo chiesto sostegno e tutela da parte delle istituzioni. Nessuno, a parte l'associazione calciatori e allenatori, ha dimostrato la necessaria attenzione al problema». Parma e Barletta rappresentano casi oggi molto differenti, per quantità debitorie, certezze presenti e rendimento diametralmente opposto sul campo, ma accomunate da un futuro nebuloso, sebbene con sfumature molto più intense su sponda emiliana. E a pagarne le spese, oltre ai calciatori, sono anche i dipendenti, per i quali una mensilità persa in busta paga rappresenta una problematica non di secondo piano. Questa mattina la Barletta calcistica sarà presente alle 11 all'Ipanema Club per un incontro importante, voluto dalla piazza che si è mobilitata da tempo per i colori biancorossi, nel quale stabilire modalità di sostegno alla squadra e ipotesi per il futuro. Un futuro nel quale sono attesi altri appelli da parte dell'amministrazione comunale al presidente biancorosso Giuseppe Perpignano.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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