Calcio
Luca Calapai: «Sta nascendo un bel gruppo, sempre più convinto della mia scelta»
Intervista esclusiva al terzino destro del Barletta Calcio
Barletta - domenica 22 luglio 2012
Arriva dallo Stretto di Messina il volto nuovo della corsia destra della difesa del Barletta Calcio 2012/2013: parliamo di Luca Calapai, esterno classe 1993 arrivato in prestito dal Catania ma nato a Messina. Calapai, 19 anni compiuti il 20 maggio e 51 presenze in carriera con la Primavera dei rossoblù etnei, era entrato anche nel mirino della Reggiana e tra i due club si era aperto un serrato testa-a-testa, vinto dal Barletta. Nato appunto a Messina, ma cresciuto nel vivaio catanese, gioca prevalentemente come terzino destro e fa della velocità e della corsa in profondità le sue maggiori doti. Lo stesso Montella lo ha notato più volte nella scorsa stagione e l'ha fatto esordire in A in Catania-Udinese 0-2 dello scorso 13 maggio. Ora per lui una nuova avventura in biancorosso, la prima da "pro", della quale abbiamo parlato con Calapai in una esclusiva intervista al termine del test amichevole vinto per 3-0 ieri dai ragazzi di Novelli sui dilettanti dell'A.S. Vandoies:
Luca Calapai, quali sono le tue prime impressioni dopo l'inizio del ritiro? Si lavora duramente con mister Novelli?
«Sì, sì, lavoro molto duro, ogni giorno ci stiamo impegnando duramente, caricando sempre più, ma siamo convinti che questa grande mole di lavoro ci potrà ripagare durante il campionato. Mi piace tanto l'idea di calcio del mister, giochiamo un calcio offensivo, nel quale si attacca sempre e si cerca di stare sempre più nella metà campo avversaria.».
Che gruppo sta nascendo? Come voi nuovi arrivati e più giovani vi state relazionando con i più "vecchi", anagraficamente e come permanenza in rosa?
«Abbiamo già creato un bel gruppo, molto giovane ma anche aiutato nell'inserimento dai più esperti. Ci troviamo bene e di questo sono contento».
Oggi (ieri, ndr) primo test amichevole. Che sensazioni hai avuto all'esordio in maglia biancorossa?
«Abbiamo fatto bene, per essere la prima partita possiamo essere soddisfatti. La resistenza fisica c'è, su altri aspetti possiamo e dobbiamo migliorare, ma abbiamo tempo».
Per venire a Barletta hai rinunciato alla Reggiana. Sempre più convinto della tua scelta?
«Assolutamente sì, sono contento di essere qui. Respirerò aria del Sud, Barletta da quanto mi hanno detto è una piazza caldissima e questo può essere solo uno stimolo in più».
Che tipo di difensore sei?
«Rapido e aggressivo, mi piace molto attaccare. Gioco come esterno destro sia in una difesa a 4 che in una linea arretrata a 5».
Dal profondo Sud, Catania, all'estremo Nord, Rio di Pusteria. Vi state confrontando con temperature fredde e pioggie. Si lavora meglio con questo clima?
«Sinceramente per il lavoro di fondo e di cura della fase atletica che stiamo facendo, questo è il clima ideale. Si sta più freschi e questo ci agevola».
Arrivi dal Settore Giovanile del Catania. Consiglieresti al ds Pavone qualche tuo ex-compagno di squadra?
« Qualcuno c'è, non voglio fare nomi per correttezza, ma posso dire che qualche ex-compagno di squadra pronto per la categoria c'è».
Condividi la camera con Francesco Mazzarani. Ti sta aiutando nell'inserimento in gruppo?
«Sì, Francesco è un professionista eccezionale e un bravissimo ragazzo, educatissimo. Mi sta aiutando tanto nei primi giorni qui con il Barletta».
Nella scorsa stagione nel Catania hai avuto modo di incrociare un barlettano come Gennaro Delvecchio. Con lui era mai successo di parlare di Barletta?
«No, dava consigli a noi giovani, ma di Barletta nemmeno per caso era successo di parlarne. Lui ci dava una grande spinto, era un leader carismatico nello spogliatoio e così lo ricordo come compagno di squadra».
Quale saluto e quale augurio vuoi fare ai tifosi biancorossi?
« Sono sicuro che quest'anno potremo divertirci. Mando un abbraccio e un saluto a tutti i tifosi del Barletta. Siete grandi!».
Entusiasmo e professionalità al potere: il biglietto da visita di Luca Calapai...
(Twitter: @GuerraLuca88)
Luca Calapai, quali sono le tue prime impressioni dopo l'inizio del ritiro? Si lavora duramente con mister Novelli?
«Sì, sì, lavoro molto duro, ogni giorno ci stiamo impegnando duramente, caricando sempre più, ma siamo convinti che questa grande mole di lavoro ci potrà ripagare durante il campionato. Mi piace tanto l'idea di calcio del mister, giochiamo un calcio offensivo, nel quale si attacca sempre e si cerca di stare sempre più nella metà campo avversaria.».
Che gruppo sta nascendo? Come voi nuovi arrivati e più giovani vi state relazionando con i più "vecchi", anagraficamente e come permanenza in rosa?
«Abbiamo già creato un bel gruppo, molto giovane ma anche aiutato nell'inserimento dai più esperti. Ci troviamo bene e di questo sono contento».
Oggi (ieri, ndr) primo test amichevole. Che sensazioni hai avuto all'esordio in maglia biancorossa?
«Abbiamo fatto bene, per essere la prima partita possiamo essere soddisfatti. La resistenza fisica c'è, su altri aspetti possiamo e dobbiamo migliorare, ma abbiamo tempo».
Per venire a Barletta hai rinunciato alla Reggiana. Sempre più convinto della tua scelta?
«Assolutamente sì, sono contento di essere qui. Respirerò aria del Sud, Barletta da quanto mi hanno detto è una piazza caldissima e questo può essere solo uno stimolo in più».
Che tipo di difensore sei?
«Rapido e aggressivo, mi piace molto attaccare. Gioco come esterno destro sia in una difesa a 4 che in una linea arretrata a 5».
Dal profondo Sud, Catania, all'estremo Nord, Rio di Pusteria. Vi state confrontando con temperature fredde e pioggie. Si lavora meglio con questo clima?
«Sinceramente per il lavoro di fondo e di cura della fase atletica che stiamo facendo, questo è il clima ideale. Si sta più freschi e questo ci agevola».
Arrivi dal Settore Giovanile del Catania. Consiglieresti al ds Pavone qualche tuo ex-compagno di squadra?
« Qualcuno c'è, non voglio fare nomi per correttezza, ma posso dire che qualche ex-compagno di squadra pronto per la categoria c'è».
Condividi la camera con Francesco Mazzarani. Ti sta aiutando nell'inserimento in gruppo?
«Sì, Francesco è un professionista eccezionale e un bravissimo ragazzo, educatissimo. Mi sta aiutando tanto nei primi giorni qui con il Barletta».
Nella scorsa stagione nel Catania hai avuto modo di incrociare un barlettano come Gennaro Delvecchio. Con lui era mai successo di parlare di Barletta?
«No, dava consigli a noi giovani, ma di Barletta nemmeno per caso era successo di parlarne. Lui ci dava una grande spinto, era un leader carismatico nello spogliatoio e così lo ricordo come compagno di squadra».
Quale saluto e quale augurio vuoi fare ai tifosi biancorossi?
« Sono sicuro che quest'anno potremo divertirci. Mando un abbraccio e un saluto a tutti i tifosi del Barletta. Siete grandi!».
Entusiasmo e professionalità al potere: il biglietto da visita di Luca Calapai...
(Twitter: @GuerraLuca88)