Altri sport
Lo sport corre al fianco delle donne
Si concludono con la "Corri e cammina" le attività lanciate dalla Barletta Sportiva per il 25 novembre
Barletta - lunedì 29 novembre 2021
12.22
Una corsa di 10 km per sostenere la lotta ad ogni forma di violenza. Così lo sport - e in particolare il mondo del podismo - ha dato il suo significativo contributo alle iniziative legate alla ricorrenza del 25 novembre, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita a livello mondiale. Barletta quest'anno è stata ancora più protagonista a seguito del grande moto di partecipazione e fermento seguito al terribile atto di violenza nel quale ha perso la vita il giovane Claudio Lasala: per queste ragioni come BarlettaViva abbiamo lanciato una campagna dal nome Barletta contro la violenza che è stata supportata da tante realtà territoriali e in particolare dall'associazione Barletta Sportiva, che quest'anno ha legato l'iniziativa "Corri e Cammina contro la Violenza sulle Donne" alla nostra campagna di sensibilizzazione.L'iniziativa sportiva ha visto la partecipazione delle associazioni sportive dei vari comuni della Bat e di tanti appassionati runners che hanno corso i propri 10 km anche a distanza col pettorale rosso che riportava il numero telefonico di supporto 1522. Per l'occasione è stato inoltre siglato il coinvolgimento della UISP e il gemellaggio con le realtà sportive del territorio che hanno già aderito al progetto: Tommaso Assi Trani, Trani Marathon, Margherita di Savoia Runners, San Ferdinando Master, Podistica Canusium, Atletica San Ferdinando di Puglia, Ama Andria, Torremaggiore, Marathon Club Minervino.
La "Corri e Cammina" ha avuto il suo momento simbolico nella mattinata di sabato scorso presso il Parco Mennea sul litorale di Ponente. Madrina dell'appuntamento tra sport e sensibilizzazione è stata la senatrice barlettana Assuntela Messina: «La tutela delle donne è una priorità assoluta, in tutti gli aspetti della violenza di genere. Dal Governo nuove risorse per rafforzare il sistema di assistenza alle vittime di abusi. Al centro, un forte obiettivo comune: la sconfitta della cultura dell'odio e della violenza contro le donne e il pieno ed effettivo esercizio di diritti e libertà sociali ed economiche. Accanto a Barletta Sportiva e all'Osservatorio "Giulia e Rossella" per un impegno sempre più tenace e condiviso».
Anche questo evento, come tanti altri che si sono susseguiti nei giorni scorsi, sono avvenuti sotto l'egida dell'Osservatorio "Giulia e Rossella". Così ha dichiarato la presidente Tina Arbues, presente all'appuntamento: «Ringrazio come tutte le altre associazioni, scuole e chiese, che in tutti questi anni hanno creduto nell'attività che quotidianamente svolgiamo sul territorio in funzione antiviolenza. Col vostro sostegno anche economico per esempio abbiamo aiutato una donna e i suoi figli a mettere un tassello nel progetto costruito per una nuova vita. E vi ringraziamo a suo nome. La sinergia di intenti che ci ha visti insieme in questa settimana di eventi per il 25 novembre è significativa di un percorso di crescita culturale per eliminare le barriere e gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di una sostanziale parità tra donne e uomini che parte dalla realizzazione del principio di rispetto. A questo dobbiamo tendere insieme in un'opera costante in cui tutti dobbiamo essere sentinelle e custodi di tale principio».
Grande e sentita è stata anche la partecipazione di tanti uomini, anch'essi protagonisti di questa campagna di sensibilizzazione: «Bisogna lavorare sull'autostima dell'uomo» afferma il Presidente della Barletta Sportiva Enzo Cascella, sottolineando l'importanza della partecipazione maschile ad eventi di questo genere.
Per spiegare le ragioni che continuano a motivare tante persone nella sensibilizzazione sul tema della lotta alla violenza, condividiamo uno scritto del barlettano Gaetano Rizzitelli, che ricorda la storia di Gessica Notaro, sfregiata in viso dall'ex fidanzato nel 2017, e da allora divenuta grande attivista. «Sono trascorsi quasi due secoli da quando quel movimento socio culturale denominato femminismo è venuto alla luce, rivendicando pari diritti e soprattutto pari dignità tra donne e uomini. Dal 1870 sino ad oggi sono trascorsi ben 151 anni dalla nascita del femminismo, ma purtroppo nonostante gli sforzi compiuti dalle donne, per contrastare il potere atavico degli uomini, a tutt'oggi non si è giunti a un equilibrio razionale tra i due sessi. Della mitologia greca mi ha sempre affascinato la figura di Antigone, una donna considerata da sempre, un simbolo della lotta contro il potere e la tirannia, tesa alla difesa dei suoi diritti. Cronache recenti ci hanno notiziato come una giovane donna, Gessica Notaro, pur di non cedere ai ricatti ed alla violenza del suo ex compagno, è stata da quest'ultimo sfregiata, con una gettata di acido sul viso. La giovane ha reagito, all'insano gesto perpetrato a danno del suo viso, con una forza ed una fermezza impareggiabili. Gessica a differenza di Antigone, non si è suicidata, anzi ha reagito alla vicissitudine infertale con forza, con convincimento, con l'amore per la vita. Jessica una donna artefice di indomita ribellione, ha saputo dimostrare come si sconfigge un destino crudele generato dalla inaudita violenza maschile. Gessica- Antigone ai nostri giorni, può essere ritenuta assieme a tante altre donne, un esempio di riscatto e nel contempo, un forte segnale, di come le donne sappiano reagire alla violenza».
La "Corri e Cammina" ha avuto il suo momento simbolico nella mattinata di sabato scorso presso il Parco Mennea sul litorale di Ponente. Madrina dell'appuntamento tra sport e sensibilizzazione è stata la senatrice barlettana Assuntela Messina: «La tutela delle donne è una priorità assoluta, in tutti gli aspetti della violenza di genere. Dal Governo nuove risorse per rafforzare il sistema di assistenza alle vittime di abusi. Al centro, un forte obiettivo comune: la sconfitta della cultura dell'odio e della violenza contro le donne e il pieno ed effettivo esercizio di diritti e libertà sociali ed economiche. Accanto a Barletta Sportiva e all'Osservatorio "Giulia e Rossella" per un impegno sempre più tenace e condiviso».
Anche questo evento, come tanti altri che si sono susseguiti nei giorni scorsi, sono avvenuti sotto l'egida dell'Osservatorio "Giulia e Rossella". Così ha dichiarato la presidente Tina Arbues, presente all'appuntamento: «Ringrazio come tutte le altre associazioni, scuole e chiese, che in tutti questi anni hanno creduto nell'attività che quotidianamente svolgiamo sul territorio in funzione antiviolenza. Col vostro sostegno anche economico per esempio abbiamo aiutato una donna e i suoi figli a mettere un tassello nel progetto costruito per una nuova vita. E vi ringraziamo a suo nome. La sinergia di intenti che ci ha visti insieme in questa settimana di eventi per il 25 novembre è significativa di un percorso di crescita culturale per eliminare le barriere e gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di una sostanziale parità tra donne e uomini che parte dalla realizzazione del principio di rispetto. A questo dobbiamo tendere insieme in un'opera costante in cui tutti dobbiamo essere sentinelle e custodi di tale principio».
Grande e sentita è stata anche la partecipazione di tanti uomini, anch'essi protagonisti di questa campagna di sensibilizzazione: «Bisogna lavorare sull'autostima dell'uomo» afferma il Presidente della Barletta Sportiva Enzo Cascella, sottolineando l'importanza della partecipazione maschile ad eventi di questo genere.
Per spiegare le ragioni che continuano a motivare tante persone nella sensibilizzazione sul tema della lotta alla violenza, condividiamo uno scritto del barlettano Gaetano Rizzitelli, che ricorda la storia di Gessica Notaro, sfregiata in viso dall'ex fidanzato nel 2017, e da allora divenuta grande attivista. «Sono trascorsi quasi due secoli da quando quel movimento socio culturale denominato femminismo è venuto alla luce, rivendicando pari diritti e soprattutto pari dignità tra donne e uomini. Dal 1870 sino ad oggi sono trascorsi ben 151 anni dalla nascita del femminismo, ma purtroppo nonostante gli sforzi compiuti dalle donne, per contrastare il potere atavico degli uomini, a tutt'oggi non si è giunti a un equilibrio razionale tra i due sessi. Della mitologia greca mi ha sempre affascinato la figura di Antigone, una donna considerata da sempre, un simbolo della lotta contro il potere e la tirannia, tesa alla difesa dei suoi diritti. Cronache recenti ci hanno notiziato come una giovane donna, Gessica Notaro, pur di non cedere ai ricatti ed alla violenza del suo ex compagno, è stata da quest'ultimo sfregiata, con una gettata di acido sul viso. La giovane ha reagito, all'insano gesto perpetrato a danno del suo viso, con una forza ed una fermezza impareggiabili. Gessica a differenza di Antigone, non si è suicidata, anzi ha reagito alla vicissitudine infertale con forza, con convincimento, con l'amore per la vita. Jessica una donna artefice di indomita ribellione, ha saputo dimostrare come si sconfigge un destino crudele generato dalla inaudita violenza maschile. Gessica- Antigone ai nostri giorni, può essere ritenuta assieme a tante altre donne, un esempio di riscatto e nel contempo, un forte segnale, di come le donne sappiano reagire alla violenza».