Calcio
Lega Pro, è il Barletta la squadra più giovane in Prima Divisione
Età media di 22 anni e 2 mesi per il club biancorosso
Barletta - sabato 20 ottobre 2012
15.11
Un avvio di campionato certo non positivo in termini di classifica (3 punti in 7 partite), con l'ultimo posto da condividere con la Carrarese dell'ex allenatore Nello Di Costanzo. Ma al tempo stesso un primato non discutibile almeno fino a gennaio, quando vi sarà la sessione invernale di calciomercato: il Barletta è la squadra più giovane tra le 34 militanti nel campionato di Prima Divisione Lega Pro 2012/2013, tra girone A e girone B, quello in cui i biancorossi militano. La notizia arriva dalle colonne della Gazzetta dello Sport, che ha misurato l'età media delle società della terza serie del calcio italiano, evidenziando un "trend" in aumento per quando riguarda la fiducia nella cosiddetta "linea verde", spesso strada obbligata per diverse squadre di Prima Divisione per rispondere alla crisi economica che stritola diversi club.
22 anni e 2 mesi: questa l'età media della rosa a disposizione di mister Novelli, dove i più giovani sono Luca Calapai e Matteo Meucci, classe 1993, che seguono il portiere Marco Cilli (ora fermo per diversi mesi per un problema al rene), "diviso" tra Prima Squadra e "Berretti", classe 1995. In rosa i soli Burzigotti, Angeletti, Mazzarani, Piccinni e Petterini sono nati prima del 1990. Il sodalizio di via Vittorio Veneto è seguito nella speciale classifica dal Prato, altra formazione del girone B, con l'età media di 22 anni e 4 mesi. Seguono l'Albinoleffe (girone A) con 22 anni e 8 mesi di media, come il Pavia (girone A). Proprio i pavesi lombardi sono, con il Viareggio, le "belle favole" della Prima Divisione. I primi sono imbattuti da cinque turni con 7 punti all'attivo, i secondi sono addirittura secondi alla pari con Pisa e Avellino nel girone B, con 12 punti all'attivo (3 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta) e un manipolo di giovani "da urlo", come Maltese e Magnaghi, 19 anni e 4 reti realizzate. A questi fa da contraltare la presenza in rosa del calciatore più vecchio della categoria, il portiere Massimo Gazzoli (37 anni e 4 mesi).
Le età medie più alte le hanno Trapani, Lecce e Cremonese (girone A), Nocerina, Frosinone e Perugia (girone B), giusto per dirne alcune: squadre che mirano in alto e in buona parte ci stanno riuscendo, a testimonianza del fatto che, salvo rare e piacevoli eccezioni, in Lega Pro continua a pagare l'esperienza. A Barletta toccano ferro, sperando di essere la "celebre" eccezione che conferma la regola.
(Twitter: @GuerraLuca88)
22 anni e 2 mesi: questa l'età media della rosa a disposizione di mister Novelli, dove i più giovani sono Luca Calapai e Matteo Meucci, classe 1993, che seguono il portiere Marco Cilli (ora fermo per diversi mesi per un problema al rene), "diviso" tra Prima Squadra e "Berretti", classe 1995. In rosa i soli Burzigotti, Angeletti, Mazzarani, Piccinni e Petterini sono nati prima del 1990. Il sodalizio di via Vittorio Veneto è seguito nella speciale classifica dal Prato, altra formazione del girone B, con l'età media di 22 anni e 4 mesi. Seguono l'Albinoleffe (girone A) con 22 anni e 8 mesi di media, come il Pavia (girone A). Proprio i pavesi lombardi sono, con il Viareggio, le "belle favole" della Prima Divisione. I primi sono imbattuti da cinque turni con 7 punti all'attivo, i secondi sono addirittura secondi alla pari con Pisa e Avellino nel girone B, con 12 punti all'attivo (3 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta) e un manipolo di giovani "da urlo", come Maltese e Magnaghi, 19 anni e 4 reti realizzate. A questi fa da contraltare la presenza in rosa del calciatore più vecchio della categoria, il portiere Massimo Gazzoli (37 anni e 4 mesi).
Le età medie più alte le hanno Trapani, Lecce e Cremonese (girone A), Nocerina, Frosinone e Perugia (girone B), giusto per dirne alcune: squadre che mirano in alto e in buona parte ci stanno riuscendo, a testimonianza del fatto che, salvo rare e piacevoli eccezioni, in Lega Pro continua a pagare l'esperienza. A Barletta toccano ferro, sperando di essere la "celebre" eccezione che conferma la regola.
(Twitter: @GuerraLuca88)