Calcio
Lega Pro 1^ Divisione, girone B, la Flop 11 della 13^ giornata
Male Frosinone, Feralpi e Spezia
Barletta - mercoledì 23 novembre 2011
12.45
Il tredici porta bene, come da tradizione? Andatelo a chiedere a Carlo Sabatini e ai calciatori del Frosinone, che nel tredicesimo turno del campionato di Prima Divisione Lega Pro è stato asfaltato dal Pergocrema sul prato del "Voltini" nel derby cromatico tra formazioni gialloblù. I canarini hanno offerto la peggior prestazione stagionale e vanno- ahiloro- di diritto alla guida della Flop 11, l'esclusivo appuntamento targato Barlettalife che seleziona i giocatori meno in forma del weekend appena trascorso nel torneo. I ciociari, in ritiro punitivo a Trasacco in questa settimana, apportano alla Flop ben 5 elementi, seguiti a stretto giro da Spezia e Feralpi Salò, con 2 rappresentanti a testa.
Proprio il tecnico umbro si autocandida con successo alla guida della Flop di questa settimana, disposta con il 3-4-3: Carlo Sabatini paga il periodo-no dei suoi, che han raccolto solo 4 punti nelle ultime 6 partite, e vede la propria panchina vacillare. Decisivo potrebbe essere in tal senso il calendario offre una mano, ponendo i gialloblù laziali di fronte al Bassano Virtus, match abbordabile, sul prato del "Matusa" nel prossimo turno.
A difendere i pali della Flop 11 di questo weekend troviamo Emanuele Nordi: l'estremo difensore del Frosinone naufraga sotto i colpi di Testardi, Romondini e Ricci a Crema, senza accennare a una minima reazione. Sul 2-0 non è esente da colpe, nel periodo negativo dei suoi è coinvolto anche lui, lontano parente del guardiano che aveva blindato la porta ciociara nella prima parte del torneo.
Settore difensivo che coniuga, con una discrasia, esperienza e gioventù: ad aprire il terzetto sul centro-destra troviamo Giusto Priola, difensore classe 1990 in forza al Trapani, distratto e poco concentrato nella trasferta di Portogruaro. Suo il "buco" che permette all'avversario Salzano di firmare il centro del vantaggio, e in omaggio al sui nome giusto è il riposo forzato che mister Boscaglia decide di concedergli in avvio di ripresa.
Sul versante opposto della retroguardia un altro protagonista di Portogruaro-Trapani, Luca Fedi, difensore al primo anno con i veneti. E' nella sua zona che il Trapani sin dalla prima frazione inizia a picchettare alla ricerca di spazi che il team siciliano troverà poi nella ripresa. Una domenica-no per un baluardo difensivo solitamente di certa affidabilità.
A guidare, senza grande autorità in questa domenica, il trio difensivo, Dario Biasi: il centrale passato dalla A (meteora nel Cagliari) alla Lega pro in meno di un anno forse sta ancora pagando lo scotto psicologico del ritorno nella terza serie del calcio italiano. Sta di fatto che contro il Pergocrema Biasi perde ben presto la bussola e crolla nella ripresa, davanti ai colpi del duo Testardi- Joelson.
Linea di centrocampo a 4, a secco di benzina sulle fasce: a destra gioca Nicola Madonna, figlio d'arte ed ex-promessa del calcio italiano, oggi alla ricerca d'identità nelle fila dello Spezia. Nella trasferta pareggiata senza infamia e senza lode dai suoi in quel di Bassano del Grappa, ammaina ben presto la bandiera nel duello diretto con Guariniello e probabilmente "convince" mister Serena,. che l'aveva sperimentato come terzino destro, a lasciare questa prova nel cassetto dei ricordi.
Sulla corsia di sinistra un'altra vecchia conoscenza delle platee di A e B: parliamo di Roberto Cortellini, che in quest'estate ha lasciato Brescia per spostarsi di pochi chilometri, andando a indossare la casacca della Feralpi Salò, oggi fanalino di coda del girone dopo una serie positiva che sembrava potesse trascinare i lombardi fuori dalle zone calde. Nella debacle interna contro il Prato, Cortellini è apparso l'ombra di sè stesso, non esente da responsabilità sul gol decisivo di Pisanu.
Nel cuore della mediana tanto nervosismo e poca lucidità: sul centro-destra opera l'ex "golden boy" delle giovanili interiste, Nicola Beati, centrocampista oggi 28enne in forza al Frosinone. La sua espulsione per doppia ammonizione al minuto 51, quando al "Voltini" di Crema lombardi e ciociari erano ancora sullo 0-0, spiana la strada al successo del Pergo e alla sesta vittoria consecutiva mancata dai suoi compagni.
Al fianco di Beati un altro lombardo doc, Massimo Fusari della Feralpi Salò: dopo un periodo esaltante coinciso con la ripresa della squadra di Remondina, ora il regista cresciuto nel Brescia attraversa un momento di "down", e sul campo la squadra ne risente. Contro il Prato patisce oltremodo la mediana toscana e in particolare la pressione costante di Pisanu. Pollice verso per lui, come per tutti i suoi compagni.
Trio d'attacco privo di spunti e coi nervi a fior di pelle: a destra un giovanissimo "esperto" come Simone Guerra. Il centravanti del Piacenza si perde contro la pur improvvisata difesa andriese e non trova mai modo di pungere l'estremo avversario Ragni. Una prestazione insufficiente, condita dall'espulsione per doppia ammonizione (proteste) rimediata nel recupero: domenica sarà assente nell'importante match interno contro la Triestina.
Al centro del reparto avanzato una vipera che pare aver esaurito il suo veleno: Salvatore Mastronunzio, autentico punto interrogativo della faraonica campagna-acquisti imbastita in estate dallo Spezia di patron Volpi. Nello scialbo pareggio di Bassano del Grappa l'ex punta di Ancona e Siena non propone alcuno spunto degno della sua reputazione, e neppure il cambio di modulo, che gli affianca Evacuo, pare risvegliarlo dal torpore con il quale sta affrontando il torneo in corso.
Chiude il reparto avanzato Massimo Ganci, altro "big" della categoria: la sua prestazione in quel di Crema è sbiadita come il giallo del suo Frosinone. 90 minuti di nulla, nei quali non riesce a fare la differenza, come il suo curriculum e il pesante investimento economico fatto dai canarini per strapparlo al Pescara. Dovrà lavorare sodo per smentire i critici...
La maglia nera, priva del tradizionale bordino tricolore che ne adorna le divise in questa stagione sportiva, tra gli arbitri va a Dario Melidoni della sezione di Frattamaggiore. Il 26enne fischietto campano, impegnato in Portogruaro-Trapani, lascia a desiderare nella poco severa distribuzione dei cartellini e per i dubbi innescati per la concessione di un rigore al Trapani per un fallo di mano del difensore veneto Radi.
FLOP 11 BARLETTALIFE: Nordi (Frosinone); Priola (Trapani), Biasi (Frosinone), Fedi (Portogruaro); Madonna (Spezia), Beati (Frosinone), Fusari (Feralpi Salò), Cortellini (Feralpi Salò); Guerra (Piacenza), Mastronunzio (Spezia), Ganci (Frosinone).
ALLENATORE FLOP 11: Carlo Sabatini (Frosinone)
ARBITRO FLOP 11: Dario Melidoni della sezione di Frattamaggiore (Portogruaro-Trapani 2-2).
Proprio il tecnico umbro si autocandida con successo alla guida della Flop di questa settimana, disposta con il 3-4-3: Carlo Sabatini paga il periodo-no dei suoi, che han raccolto solo 4 punti nelle ultime 6 partite, e vede la propria panchina vacillare. Decisivo potrebbe essere in tal senso il calendario offre una mano, ponendo i gialloblù laziali di fronte al Bassano Virtus, match abbordabile, sul prato del "Matusa" nel prossimo turno.
A difendere i pali della Flop 11 di questo weekend troviamo Emanuele Nordi: l'estremo difensore del Frosinone naufraga sotto i colpi di Testardi, Romondini e Ricci a Crema, senza accennare a una minima reazione. Sul 2-0 non è esente da colpe, nel periodo negativo dei suoi è coinvolto anche lui, lontano parente del guardiano che aveva blindato la porta ciociara nella prima parte del torneo.
Settore difensivo che coniuga, con una discrasia, esperienza e gioventù: ad aprire il terzetto sul centro-destra troviamo Giusto Priola, difensore classe 1990 in forza al Trapani, distratto e poco concentrato nella trasferta di Portogruaro. Suo il "buco" che permette all'avversario Salzano di firmare il centro del vantaggio, e in omaggio al sui nome giusto è il riposo forzato che mister Boscaglia decide di concedergli in avvio di ripresa.
Sul versante opposto della retroguardia un altro protagonista di Portogruaro-Trapani, Luca Fedi, difensore al primo anno con i veneti. E' nella sua zona che il Trapani sin dalla prima frazione inizia a picchettare alla ricerca di spazi che il team siciliano troverà poi nella ripresa. Una domenica-no per un baluardo difensivo solitamente di certa affidabilità.
A guidare, senza grande autorità in questa domenica, il trio difensivo, Dario Biasi: il centrale passato dalla A (meteora nel Cagliari) alla Lega pro in meno di un anno forse sta ancora pagando lo scotto psicologico del ritorno nella terza serie del calcio italiano. Sta di fatto che contro il Pergocrema Biasi perde ben presto la bussola e crolla nella ripresa, davanti ai colpi del duo Testardi- Joelson.
Linea di centrocampo a 4, a secco di benzina sulle fasce: a destra gioca Nicola Madonna, figlio d'arte ed ex-promessa del calcio italiano, oggi alla ricerca d'identità nelle fila dello Spezia. Nella trasferta pareggiata senza infamia e senza lode dai suoi in quel di Bassano del Grappa, ammaina ben presto la bandiera nel duello diretto con Guariniello e probabilmente "convince" mister Serena,. che l'aveva sperimentato come terzino destro, a lasciare questa prova nel cassetto dei ricordi.
Sulla corsia di sinistra un'altra vecchia conoscenza delle platee di A e B: parliamo di Roberto Cortellini, che in quest'estate ha lasciato Brescia per spostarsi di pochi chilometri, andando a indossare la casacca della Feralpi Salò, oggi fanalino di coda del girone dopo una serie positiva che sembrava potesse trascinare i lombardi fuori dalle zone calde. Nella debacle interna contro il Prato, Cortellini è apparso l'ombra di sè stesso, non esente da responsabilità sul gol decisivo di Pisanu.
Nel cuore della mediana tanto nervosismo e poca lucidità: sul centro-destra opera l'ex "golden boy" delle giovanili interiste, Nicola Beati, centrocampista oggi 28enne in forza al Frosinone. La sua espulsione per doppia ammonizione al minuto 51, quando al "Voltini" di Crema lombardi e ciociari erano ancora sullo 0-0, spiana la strada al successo del Pergo e alla sesta vittoria consecutiva mancata dai suoi compagni.
Al fianco di Beati un altro lombardo doc, Massimo Fusari della Feralpi Salò: dopo un periodo esaltante coinciso con la ripresa della squadra di Remondina, ora il regista cresciuto nel Brescia attraversa un momento di "down", e sul campo la squadra ne risente. Contro il Prato patisce oltremodo la mediana toscana e in particolare la pressione costante di Pisanu. Pollice verso per lui, come per tutti i suoi compagni.
Trio d'attacco privo di spunti e coi nervi a fior di pelle: a destra un giovanissimo "esperto" come Simone Guerra. Il centravanti del Piacenza si perde contro la pur improvvisata difesa andriese e non trova mai modo di pungere l'estremo avversario Ragni. Una prestazione insufficiente, condita dall'espulsione per doppia ammonizione (proteste) rimediata nel recupero: domenica sarà assente nell'importante match interno contro la Triestina.
Al centro del reparto avanzato una vipera che pare aver esaurito il suo veleno: Salvatore Mastronunzio, autentico punto interrogativo della faraonica campagna-acquisti imbastita in estate dallo Spezia di patron Volpi. Nello scialbo pareggio di Bassano del Grappa l'ex punta di Ancona e Siena non propone alcuno spunto degno della sua reputazione, e neppure il cambio di modulo, che gli affianca Evacuo, pare risvegliarlo dal torpore con il quale sta affrontando il torneo in corso.
Chiude il reparto avanzato Massimo Ganci, altro "big" della categoria: la sua prestazione in quel di Crema è sbiadita come il giallo del suo Frosinone. 90 minuti di nulla, nei quali non riesce a fare la differenza, come il suo curriculum e il pesante investimento economico fatto dai canarini per strapparlo al Pescara. Dovrà lavorare sodo per smentire i critici...
La maglia nera, priva del tradizionale bordino tricolore che ne adorna le divise in questa stagione sportiva, tra gli arbitri va a Dario Melidoni della sezione di Frattamaggiore. Il 26enne fischietto campano, impegnato in Portogruaro-Trapani, lascia a desiderare nella poco severa distribuzione dei cartellini e per i dubbi innescati per la concessione di un rigore al Trapani per un fallo di mano del difensore veneto Radi.
FLOP 11 BARLETTALIFE: Nordi (Frosinone); Priola (Trapani), Biasi (Frosinone), Fedi (Portogruaro); Madonna (Spezia), Beati (Frosinone), Fusari (Feralpi Salò), Cortellini (Feralpi Salò); Guerra (Piacenza), Mastronunzio (Spezia), Ganci (Frosinone).
ALLENATORE FLOP 11: Carlo Sabatini (Frosinone)
ARBITRO FLOP 11: Dario Melidoni della sezione di Frattamaggiore (Portogruaro-Trapani 2-2).