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Le World Finals di Jerez concludono, non senza rimpianti, la stagione di Benny Strignano
Il barlettano, partito ventottesimo in Gara 2, prova una difficile rimonta, vanificata da due safety car e da una Full course yellow
Barletta - lunedì 18 novembre 2024
17.52
Finisce al pit stop obbligatorio di Gara 2 a Jerez l'avventura di Benny Strignano nelle World Finals del Super Trofeo Lamborghini. Un'avventura non certo fortunatissima per i pilota barlettano, pregiudicata dal contatto con francese Levet in Gara 1 (costato a Strignano il ritiro dalla gara e una penalità di cinque posizioni in griglia in Gara 2), e soprattutto dalla ventitreesima posizione di partenza in Gara 2, poi diventata ventottesima a causa della penalità.
Ci ha provato Strignano a imbastire una rimonta in stile Gara 2 dell'ultima tappa, sempre a Jerez, del Super Trofeo Lamborghini Europe disputatasi venerdì mattina, quando la sua Lamborghini Huracan numero 15 era riuscita a rimontare ben dieci posizioni prima della sosta obbligatoria. Ma i propositi del pilota barlettano sono subito naufragati a causa dell'ingresso della safety car dopo già due minuti di gara. Ingresso della vettura di sicurezza dovuto a un incidente di gara tra il polacco Spinkiewicz e il pover francese Levet, protagonista suo malgrado di un doppio ritiro in queste World Finals.
Ripartita la gara che erano trascorsi dieci minuti, le speranze di Strignano venivano dopo qualche giro definitivamente cassate cinque minuti dopo dal secondo ingresso della safety car, questa volta causato dal fuori pista dell'italo-americano Giano Taurino, vincitore insieme ad Ernie Francis del Super Trofeo Lamborghini per il Nord America, e successivamente dal regime di Full Course Yellow (In sostanza l'equivalente della Virtual Safety car in Formula 1) dovuto a un breve scroscio di pioggia caduto sul circuito di Jerez.
Non vanno certo meglio le cose dopo il cambio guida, con la vettura numero 15 del team Rexal Villorba Corse che, guidata ora da Alberto Di Folco, termina al trentottesimo posto a causa di alcuni errori.
Si conclude così la stagione di Benny Strignano e Alberto Di Folco nel Super Trofeo Lamborghini 2024. Una stagione che poteva sicuramente concludersi meglio, per quanto riguarda le World Finals, ma una stagione nella quale a tratti Strignano e Di Folco hanno dimostrato a tratti di potersela giocare con i big della categoria. Come ad esempio successo in Belgio, nel mitico circuito di Spa Francorchamps, dove in Gara 1 solo un grandissimo Amaury Bonduel, a pochissime curve dalla fine, impedì a Benny Strignano di trionfare in quella che è unanimemente riconosciuta come la pista più difficile al mondo. Oppure in gara 1 a Barcellona, dove solo una penalità comminata ad Alberto Di Folco per track limits impedì alla vettura numero 15 del team Villorba un meritatissimo podio.
Per la cronaca, a vincere le World Finals è stato uno scatenato Egor Orudzhev del team Art-Line. Il russo, dopo il quarto posto in Gara 1 (e non quinto come erroneamente da noi riportato Ndr), nonostante un Drive Through (penalità consistente nell'attraversare la corsia dei box a velocità limitata) per Jump Start (partenza anticipata) sopravanza il francese Amaury Bonduel e va a vincere Gara 2 davanti al francese campione europeo e alla coppia Cabirou(Fra)-Morris(USA), eguagliando in classifica i 23 punti dello svedese Hampus Eriksson (giunto quarto in Gara 2), ma risultando vincitore per il miglior crono rispetto al pilota scandinavo del team Target Racing
Ci ha provato Strignano a imbastire una rimonta in stile Gara 2 dell'ultima tappa, sempre a Jerez, del Super Trofeo Lamborghini Europe disputatasi venerdì mattina, quando la sua Lamborghini Huracan numero 15 era riuscita a rimontare ben dieci posizioni prima della sosta obbligatoria. Ma i propositi del pilota barlettano sono subito naufragati a causa dell'ingresso della safety car dopo già due minuti di gara. Ingresso della vettura di sicurezza dovuto a un incidente di gara tra il polacco Spinkiewicz e il pover francese Levet, protagonista suo malgrado di un doppio ritiro in queste World Finals.
Ripartita la gara che erano trascorsi dieci minuti, le speranze di Strignano venivano dopo qualche giro definitivamente cassate cinque minuti dopo dal secondo ingresso della safety car, questa volta causato dal fuori pista dell'italo-americano Giano Taurino, vincitore insieme ad Ernie Francis del Super Trofeo Lamborghini per il Nord America, e successivamente dal regime di Full Course Yellow (In sostanza l'equivalente della Virtual Safety car in Formula 1) dovuto a un breve scroscio di pioggia caduto sul circuito di Jerez.
Non vanno certo meglio le cose dopo il cambio guida, con la vettura numero 15 del team Rexal Villorba Corse che, guidata ora da Alberto Di Folco, termina al trentottesimo posto a causa di alcuni errori.
Si conclude così la stagione di Benny Strignano e Alberto Di Folco nel Super Trofeo Lamborghini 2024. Una stagione che poteva sicuramente concludersi meglio, per quanto riguarda le World Finals, ma una stagione nella quale a tratti Strignano e Di Folco hanno dimostrato a tratti di potersela giocare con i big della categoria. Come ad esempio successo in Belgio, nel mitico circuito di Spa Francorchamps, dove in Gara 1 solo un grandissimo Amaury Bonduel, a pochissime curve dalla fine, impedì a Benny Strignano di trionfare in quella che è unanimemente riconosciuta come la pista più difficile al mondo. Oppure in gara 1 a Barcellona, dove solo una penalità comminata ad Alberto Di Folco per track limits impedì alla vettura numero 15 del team Villorba un meritatissimo podio.
Per la cronaca, a vincere le World Finals è stato uno scatenato Egor Orudzhev del team Art-Line. Il russo, dopo il quarto posto in Gara 1 (e non quinto come erroneamente da noi riportato Ndr), nonostante un Drive Through (penalità consistente nell'attraversare la corsia dei box a velocità limitata) per Jump Start (partenza anticipata) sopravanza il francese Amaury Bonduel e va a vincere Gara 2 davanti al francese campione europeo e alla coppia Cabirou(Fra)-Morris(USA), eguagliando in classifica i 23 punti dello svedese Hampus Eriksson (giunto quarto in Gara 2), ma risultando vincitore per il miglior crono rispetto al pilota scandinavo del team Target Racing