Calcio
La terra laziale è dolce per il Barletta Calcio
Pareggia Muwana, di Shiba il gol della vittoria biancorossa
Barletta - lunedì 1 marzo 2010
Isola del Liri - Il Barletta si riscopre cinico e mette a segno un successo che spiana la strada verso la salvezza proponendo nuovi ed interessanti scenari per la società. Non è stato facile prevalere sulla squadra guidata da mister Grossi, determinata e molto fisica. A decidere è stata la prima rete in campionato di Henri Shiba, vittima di mille sventure. Per lui rosso diretto dopo la sua esultanza spropositata, figlia della sfortuna che si è abbattuta su di lui ma anche della gioia per aver determinato la conquista questa importante vittoria.
Grossi deve rinunciare a Federici e La Rocca, squalificati. I due vengono sostituiti rispettivamente da Bianchini e Sperati. Sciannimanico inserisce Menicozzo in mezzo al campo. In avanti Simoncelli è preferito all'acciaccato Fanasca. Recuperato in extremis Carozza. Il Barletta sembra controllare le sorti del match nelle prime battute. I biancorossi, in tenuta blu, hanno controllato il gioco con le loro doti di palleggio, ma a calciare verso la porta avversaria sono i padroni di casa. In sei minuti Di Masi è costretto a tre parate su altrettante occasioni dei ciociari, senza però essere eccessivamente.
Al 10' l'Isola Liri passa in vantaggio sfruttando la supremazia dei primi minuti: lancio lungo a scavalcare la difesa ospite sull'out di destra, palla al centro e girata vincente di Bianchini. Il Barletta accusa il colpo. Passano i minuti e i ragazzi guidati da Sciannimanico, pur volenterosi, non riescono a produrre azioni degne di nota. L'Isola Liri, d'altro canto, prova a pungere con azioni di rimessa. La prima frazione di gioco si chiude con un'azione di Infantino con la palla che sorvola la traversa.
Nella ripresa in campo si presenta un Barletta decisamente più propositivo e determinato rispetto a quello della prima frazione di gioco. Biancorossi subito in avanti. Azioni degne di nota vengono da Carrozza e D'Allocco. Un minuto più tardi Sciannimanico prova a giocare la carta Shiba. L'attaccante prende il posto di Simoncelli. Intanto Sportillo rimedia il quarto giallo stagionale che gli costerà la squalifica.
Al 20' il Barletta usufruisce di un calcio di punizione dalla distanza di oltre venti metri. Sfera deviata in angolo. Sugli sviluppi del corner il pallone finisce nell'area di porta dove piomba il falco Muwana che trafigge il portiere ciociaro: seconda rete stagionale per il forte mediano franco-congolese.
Il Barletta ci crede e, trascinato da un Carozza in giornata di grazia, spinge alla ricerca del vantaggio. Al 28' è lo stesso Carozza ad accarezzare l'incrocio dei pali su calcio di punizione.
Al 29' giunge l'ennesima azione da manuale stagionale della banda barlettana. Carozza vede lo scatto di Shiba e lancia lungo in profondità tagliando. L'attaccante scocca un forte sinistro volante e la palla si insacca alla destra di Mangiapelo. Sono tanti i pensieri che invadono la mente di Shiba all'atto dell'esultanza. L'attaccante si toglie la maglia e si lascia andare ad un gesto che sa di sfogo contro la cattiva sorte e che non ha di certo alcun destinatario. L'arbitro lo ammonisce, ma poco più tardi l'assistente Felici di Ciampino invita lo stesso a tirare fuori il cartellino rosso. Espulsione che sa di beffa, ma in fin dei conti giusta e meritata. Il Barletta deve difendere il vantaggio per oltre un quarto d'ora in inferiorità numerica.
I padroni di casa premono. Al 36' Di Masi smanaccia in corner un ravvicinato colpo di testa di Paolacci. I laziali rischiano buttandosi in avanti ed esponendosi alle azioni di contropiede degli avversari. In pieno recupero Sciannimanico inserisce Rescio per Carozza e Romeo per D'Allocco. Quest'ultimo abbandona in campo troppo comodamente a giudizio del direttore di gara, che lo ammonisce. Essendo diffidato, l'ingenuo D'Allocco salterà la sfida interna con il Catanzaro al pari di Sportillo.
Finisce 2-1 per il Barletta. Il "Nazareth" si rivela terra di conquista per i biancorossi, vincitori anche lo scorso anno in terra laziale. Il successo porta Muwana e soci a +12 sulla quota salvezza e a -4 dalla zona play off. La squadra vola sulle ali dell'entusiasmo con la voglia di sempre in attesa dell'arrivo al "Puttilli" della capolista corazzata Catanzaro.
Grossi deve rinunciare a Federici e La Rocca, squalificati. I due vengono sostituiti rispettivamente da Bianchini e Sperati. Sciannimanico inserisce Menicozzo in mezzo al campo. In avanti Simoncelli è preferito all'acciaccato Fanasca. Recuperato in extremis Carozza. Il Barletta sembra controllare le sorti del match nelle prime battute. I biancorossi, in tenuta blu, hanno controllato il gioco con le loro doti di palleggio, ma a calciare verso la porta avversaria sono i padroni di casa. In sei minuti Di Masi è costretto a tre parate su altrettante occasioni dei ciociari, senza però essere eccessivamente.
Al 10' l'Isola Liri passa in vantaggio sfruttando la supremazia dei primi minuti: lancio lungo a scavalcare la difesa ospite sull'out di destra, palla al centro e girata vincente di Bianchini. Il Barletta accusa il colpo. Passano i minuti e i ragazzi guidati da Sciannimanico, pur volenterosi, non riescono a produrre azioni degne di nota. L'Isola Liri, d'altro canto, prova a pungere con azioni di rimessa. La prima frazione di gioco si chiude con un'azione di Infantino con la palla che sorvola la traversa.
Nella ripresa in campo si presenta un Barletta decisamente più propositivo e determinato rispetto a quello della prima frazione di gioco. Biancorossi subito in avanti. Azioni degne di nota vengono da Carrozza e D'Allocco. Un minuto più tardi Sciannimanico prova a giocare la carta Shiba. L'attaccante prende il posto di Simoncelli. Intanto Sportillo rimedia il quarto giallo stagionale che gli costerà la squalifica.
Al 20' il Barletta usufruisce di un calcio di punizione dalla distanza di oltre venti metri. Sfera deviata in angolo. Sugli sviluppi del corner il pallone finisce nell'area di porta dove piomba il falco Muwana che trafigge il portiere ciociaro: seconda rete stagionale per il forte mediano franco-congolese.
Il Barletta ci crede e, trascinato da un Carozza in giornata di grazia, spinge alla ricerca del vantaggio. Al 28' è lo stesso Carozza ad accarezzare l'incrocio dei pali su calcio di punizione.
Al 29' giunge l'ennesima azione da manuale stagionale della banda barlettana. Carozza vede lo scatto di Shiba e lancia lungo in profondità tagliando. L'attaccante scocca un forte sinistro volante e la palla si insacca alla destra di Mangiapelo. Sono tanti i pensieri che invadono la mente di Shiba all'atto dell'esultanza. L'attaccante si toglie la maglia e si lascia andare ad un gesto che sa di sfogo contro la cattiva sorte e che non ha di certo alcun destinatario. L'arbitro lo ammonisce, ma poco più tardi l'assistente Felici di Ciampino invita lo stesso a tirare fuori il cartellino rosso. Espulsione che sa di beffa, ma in fin dei conti giusta e meritata. Il Barletta deve difendere il vantaggio per oltre un quarto d'ora in inferiorità numerica.
I padroni di casa premono. Al 36' Di Masi smanaccia in corner un ravvicinato colpo di testa di Paolacci. I laziali rischiano buttandosi in avanti ed esponendosi alle azioni di contropiede degli avversari. In pieno recupero Sciannimanico inserisce Rescio per Carozza e Romeo per D'Allocco. Quest'ultimo abbandona in campo troppo comodamente a giudizio del direttore di gara, che lo ammonisce. Essendo diffidato, l'ingenuo D'Allocco salterà la sfida interna con il Catanzaro al pari di Sportillo.
Finisce 2-1 per il Barletta. Il "Nazareth" si rivela terra di conquista per i biancorossi, vincitori anche lo scorso anno in terra laziale. Il successo porta Muwana e soci a +12 sulla quota salvezza e a -4 dalla zona play off. La squadra vola sulle ali dell'entusiasmo con la voglia di sempre in attesa dell'arrivo al "Puttilli" della capolista corazzata Catanzaro.