Basket
La lettera aperta di Gino Degni, direttore tecnico del Rosito Barletta
La dichiarazione dopo lo 0-20 a tavolino contro Brindisi
Barletta - mercoledì 29 marzo 2017
Comunicato Stampa
In una lettera, Gino Degni, il direttore tecnico del Rosito Barletta chiarisce la situazione dopo lo 0-20 a tavolino contro Brindisi nella gara disputata domenica.
"Oggi non si parlerà della cronaca, se abbiamo vinto o perso, dei tabellini dei giocatori riferiti alla partita Rosito Barletta-Brindisi che non è stata disputata ieri al Palamarchiselli per mancanza del Medico. Si proprio così. Il regolamento di gioco prevede che il medico deve essere presente almeno dieci minuti prima del fischio iniziale della gara, pena partita persa a tavolino. Il nostro medico è stato sempre presente in tutte le gare precedenti tranne questa. Quindi come i manifesti che vengono affissi una settimana prima dell'evento, come le squadre che arrivano almeno un'ora prima sul campo di gioco, come tutti gli operatori che hanno preparato l'evento in settimana per la domenica, come i tifosi e le famiglie che arrivano al palazzetto con i loro piccoli mini-cestisti per vedere giocare e sostenere la squadra, il medico oltre a rivestire una figura prioritaria perché senza la sua presenza tutto quanto detto sopra possa aver inizio, con la sua presenza, ha la responsabilità medica su tutti giocatori che partecipano alla gara nel caso in cui può accadere un infortunio. E' successo un infortunio ma non nella gara bensì nella vita quotidiana dove il nostro medico è stato chiamato d'urgenza, alcuni minuti prima dell'inizio della gara, per salvare una vita umana. E' vero in 40 anni di attività è la prima volta che si è verificato tale evento, i tifosi, le squadre e tutta l'organizzazione sono rimasti un po' perplessi, delusi. Io credo che la delusione, la perplessità iniziale debba diventare oggi una gioia, perché questo nostro piccolo sacrificio sportivo fatto da ognuno di noi ha contribuito a salvare una vita umana, allora, io grido ad alta voce viva la vita!".
"Oggi non si parlerà della cronaca, se abbiamo vinto o perso, dei tabellini dei giocatori riferiti alla partita Rosito Barletta-Brindisi che non è stata disputata ieri al Palamarchiselli per mancanza del Medico. Si proprio così. Il regolamento di gioco prevede che il medico deve essere presente almeno dieci minuti prima del fischio iniziale della gara, pena partita persa a tavolino. Il nostro medico è stato sempre presente in tutte le gare precedenti tranne questa. Quindi come i manifesti che vengono affissi una settimana prima dell'evento, come le squadre che arrivano almeno un'ora prima sul campo di gioco, come tutti gli operatori che hanno preparato l'evento in settimana per la domenica, come i tifosi e le famiglie che arrivano al palazzetto con i loro piccoli mini-cestisti per vedere giocare e sostenere la squadra, il medico oltre a rivestire una figura prioritaria perché senza la sua presenza tutto quanto detto sopra possa aver inizio, con la sua presenza, ha la responsabilità medica su tutti giocatori che partecipano alla gara nel caso in cui può accadere un infortunio. E' successo un infortunio ma non nella gara bensì nella vita quotidiana dove il nostro medico è stato chiamato d'urgenza, alcuni minuti prima dell'inizio della gara, per salvare una vita umana. E' vero in 40 anni di attività è la prima volta che si è verificato tale evento, i tifosi, le squadre e tutta l'organizzazione sono rimasti un po' perplessi, delusi. Io credo che la delusione, la perplessità iniziale debba diventare oggi una gioia, perché questo nostro piccolo sacrificio sportivo fatto da ognuno di noi ha contribuito a salvare una vita umana, allora, io grido ad alta voce viva la vita!".