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Altri sport
L'anno che è stato: il bilancio del 2013 nelle parole di Isidoro Alvisi
Il Delegato Provinciale del Coni Bat tra bilanci, auspici e obiettivi
Barletta - mercoledì 1 gennaio 2014
E' uomo di sport, il dottor Isidoro Alvisi. Delegato provinciale del CONI Bat, cognome "storico" per la città di Barletta (suo nonno Isidoro è stato sindaco di Barletta dal 1947 al 1952, ndr): alla vigilia dell'inizio del nuovo anno ha raccontato il bilancio personale e quello del Comitato Olimpico Nazionale Italiano che rappresenta nella Sesta Provincia su svariati argomenti, dalla situazione degli sport di squadra alle realizzazioni individuali, fino alla formazione delle strutture e dello sport giovanile. Un'intervista conclusa dai doverosi auguri di buon 2014:
Dottor Alvisi, vogliamo dare un voto allo sport della Bat nel 2013 sul piano delle strutture e dei risultati?
«Per quanto riguarda i risultati agonistici, direi 8: secondo me la copertina dell'anno appena terminato va a Veronica Inglese nel campo dell'atletica leggera, con Eusebio Haliti, poi alla biscegliese Di Liddo nel nuoto e al biscegliese Pellegrino nel tennis. Credo che siano stati i protagonisti delle prove migliori nella Sesta Provincia in questo 2013. Una menzione particolare va al motociclista barlettano Cosimo Diviccaro, per i risultati raggiunti e gli investimenti fatti: si sta adoperando molto per emergere in uno sport spesso valutato di secondo piano, con dei costi davvero elevati. Questo sul piano dei risultati individuali; per quanto concerne i risultati di squadra direi la promozione dei margheritani della Salinis. Sul piano delle strutture, è chiaro che continuano ad essere un po' una nota dolente: sicuramente l'evento che ha caratterizzato l'attenzione del mondo sportivo è stato Pietro Mennea, che lego un po' al discorso delle strutture».
Appunto, la scomparsa di Mennea: dal 21 marzo Barletta, la Puglia e l'intero sport italiano sono più poveri….
«La sua morte ha sicuramente segnato tutti, ma al tempo stesso ha ravvivato l'attenzione verso il mondo dell'atletica: c'è carenza di strutture, oggi il pubblico fa fatica ad assicurare la gestione di impianti pre-esistenti e latitano sponsor privati che possano dare una mano in fase di realizzazione di nuove strutture. Da questo punto di vista Barletta e il territorio della Bat hanno dato un bel segnale».
Il Mennea-Day ci ha emozionati: qual è il lascito morale e sportivo di quella due-giorni di settembre?
«Io credo che intanto ci siano stati due momenti significativi: la manifestazione a ridosso del trigesimo, "Sulla strada di Pietro", che ha fatto da apripista dal punto di vista promozionale. Tanti ragazzini si sono avvicinati all'atletica: per quanto riguarda invece il "Mennea-Day", è stato un momento che dal punto di vista nazionale ha raccolto la città di Barletta, penso alla presenza del presidente del Senato. E' stato sicuramente un momento molto toccante, che ha fatto rendere conto di quanto sia importante il tema dello sport presso l'opinione pubblica, inteso anche come soluzione sociale a queste problematiche. Lo sport oggi potrebbe essere anche occasione per nuovi posti di lavoro, per dare vita a strutture maggiormente impostate sotto il profilo manageriale».
Volendo analizzare il momento dello sport a Barletta, meglio la resa individuale di quella di squadra nel 2014?
«Sicuramente sì. Però devo dire che c'è un'attenzione in crescita verso lo sport di squadra, di rilancio, in particolare nella pallacanestro e nella pallavolo. Ci sono belle novità ed evoluzioni per quanto riguarda il football americano e il rugby, realtà in crescita. Il Barletta Calcio vive un'annata particolare, senza retrocessioni: auguriamo alla dirigenza che possa creare nei prossimi mesi le basi per affrontare in maniera dignitosa un campionato importante e prestigioso. Bisogna star dietro a questa società nella speranza di trovare maggiore entusiasmo dopo la sbandata di questo avvio di stagione».
Cosa spera per l'anno che verrà?
«Il mio auspicio è che ci sia un approccio professionale alle problematiche dello sport. E' questo l'augurio con cui vogliamo aprire il 2014. Un auspicio che deve toccare tutto il mondo che ruota intorno allo sport: il Coni della presidenza-Malagò si propone di riappriopriarsi del territorio. Barletta sarà sede del Coni Bat, come presidio territoriale-provinciale davvero fondamentale. Auguri di buon anno a voi e ai vostri lettori».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Dottor Alvisi, vogliamo dare un voto allo sport della Bat nel 2013 sul piano delle strutture e dei risultati?
«Per quanto riguarda i risultati agonistici, direi 8: secondo me la copertina dell'anno appena terminato va a Veronica Inglese nel campo dell'atletica leggera, con Eusebio Haliti, poi alla biscegliese Di Liddo nel nuoto e al biscegliese Pellegrino nel tennis. Credo che siano stati i protagonisti delle prove migliori nella Sesta Provincia in questo 2013. Una menzione particolare va al motociclista barlettano Cosimo Diviccaro, per i risultati raggiunti e gli investimenti fatti: si sta adoperando molto per emergere in uno sport spesso valutato di secondo piano, con dei costi davvero elevati. Questo sul piano dei risultati individuali; per quanto concerne i risultati di squadra direi la promozione dei margheritani della Salinis. Sul piano delle strutture, è chiaro che continuano ad essere un po' una nota dolente: sicuramente l'evento che ha caratterizzato l'attenzione del mondo sportivo è stato Pietro Mennea, che lego un po' al discorso delle strutture».
Appunto, la scomparsa di Mennea: dal 21 marzo Barletta, la Puglia e l'intero sport italiano sono più poveri….
«La sua morte ha sicuramente segnato tutti, ma al tempo stesso ha ravvivato l'attenzione verso il mondo dell'atletica: c'è carenza di strutture, oggi il pubblico fa fatica ad assicurare la gestione di impianti pre-esistenti e latitano sponsor privati che possano dare una mano in fase di realizzazione di nuove strutture. Da questo punto di vista Barletta e il territorio della Bat hanno dato un bel segnale».
Il Mennea-Day ci ha emozionati: qual è il lascito morale e sportivo di quella due-giorni di settembre?
«Io credo che intanto ci siano stati due momenti significativi: la manifestazione a ridosso del trigesimo, "Sulla strada di Pietro", che ha fatto da apripista dal punto di vista promozionale. Tanti ragazzini si sono avvicinati all'atletica: per quanto riguarda invece il "Mennea-Day", è stato un momento che dal punto di vista nazionale ha raccolto la città di Barletta, penso alla presenza del presidente del Senato. E' stato sicuramente un momento molto toccante, che ha fatto rendere conto di quanto sia importante il tema dello sport presso l'opinione pubblica, inteso anche come soluzione sociale a queste problematiche. Lo sport oggi potrebbe essere anche occasione per nuovi posti di lavoro, per dare vita a strutture maggiormente impostate sotto il profilo manageriale».
Volendo analizzare il momento dello sport a Barletta, meglio la resa individuale di quella di squadra nel 2014?
«Sicuramente sì. Però devo dire che c'è un'attenzione in crescita verso lo sport di squadra, di rilancio, in particolare nella pallacanestro e nella pallavolo. Ci sono belle novità ed evoluzioni per quanto riguarda il football americano e il rugby, realtà in crescita. Il Barletta Calcio vive un'annata particolare, senza retrocessioni: auguriamo alla dirigenza che possa creare nei prossimi mesi le basi per affrontare in maniera dignitosa un campionato importante e prestigioso. Bisogna star dietro a questa società nella speranza di trovare maggiore entusiasmo dopo la sbandata di questo avvio di stagione».
Cosa spera per l'anno che verrà?
«Il mio auspicio è che ci sia un approccio professionale alle problematiche dello sport. E' questo l'augurio con cui vogliamo aprire il 2014. Un auspicio che deve toccare tutto il mondo che ruota intorno allo sport: il Coni della presidenza-Malagò si propone di riappriopriarsi del territorio. Barletta sarà sede del Coni Bat, come presidio territoriale-provinciale davvero fondamentale. Auguri di buon anno a voi e ai vostri lettori».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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