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Calcio
Inchiesta "Dirty Soccer", spunta anche Salernitana-Barletta 3-1
La Dda di Catanzaro indaga su altre cinque partite tra Lega Pro e serie D
Barletta - giovedì 21 maggio 2015
10.02
E' un fiume in piena quello dell'inchiesta "Dirty Soccer" condotta dalla Dda di Catanzaro: dopo i 50 fermi di martedì e gli interrogatori ancora oggi in corso, si allarga il numero di partite e squadre coinvolte tra Lega Pro e serie D. Ci sarebbero almeno altre cinque partite che sarebbero state combinate e su cui gli inquirenti di Catanzaro che hanno concluso ieri la prima fase dell'inchiesta sul calcioscommesse stanno indagando. Alcuni "pizzini" con quote, nomi di squadre e modalità di giocate sono stati trovati dalla Polizia nel corso delle perquisizioni effettuate contestualmente all'esecuzione dei 50 fermi disposti dalla Dda di Catanzaro per il calcioscommesse. In uno, ad accompagnare la giocata da fare, c'è scritto: "Se ci beccano ci arrestano". Complessivamente sarebbero circa 15 le nuove persone coinvolte tra calciatori e dirigenti.
Tra le formazioni coinvolte torna in ballo anche il Barletta, per la partita Salernitana-Barletta, giocata il 25 aprile all'"Arechi": la partita terminò con il risultato di 3-1 in favore dei granata di casa, con le reti di Negro, Calil su rigore e Mendicino che ribaltarono l'iniziale vantaggio ospite siglato da Turchetta. Il risultato consentì ai campani di vincere il girone C di Lega Pro e salire in B con due giornate d'anticipo. Compare per la prima volta il nome della formazione di patron Lotito: per i poliziotti della Squadra mobile di Catanzaro e dello Sco-riportano il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport-si prefigurerebbero gli estremi di una combine a vantaggio della Salernitana, con un passaparola portato avanti attraverso telefonate e messaggi su Whatsapp che gli inquirenti hanno scavato negli scorsi giorni in base agli ultimi ascolti telefonici: nelle prossime ore sarà presentata una nuova informativa contenente l'accusa di responsabilità nei confronti di altre società. Nelle perquisizioni avviate in tutt'Italia l'attenzione è rivolta soprattutto a tablet, telefonini e computer dei fermati.
A commentare gli ultimi sviluppi in casa biancorossa è stato il presidente Giuseppe Perpignano, oggi indagato per frode sportiva: «Sono sereno e tranquillo. Non ho fatto assolutamente nulla di illegale. Sono coinvolto nella vicenda ma ne rispondo come presidente del Barletta e non direttamente, diciamo la classica responsabilità oggettiva - ha detto Perpignano al Secolo XIX - se mai mi fosse arrivata voce di qualcosa di poco chiaro mi sarei sicuramente opposto». Caustico il commento di Claudio Lotito: «La Salernitana? Non scherziamo: vado avanti come un treno nella strada del lavoro e dei risultati. Sono solo bugie, di queste cose se ne occuperà il mio avvocato».
Tra le formazioni coinvolte torna in ballo anche il Barletta, per la partita Salernitana-Barletta, giocata il 25 aprile all'"Arechi": la partita terminò con il risultato di 3-1 in favore dei granata di casa, con le reti di Negro, Calil su rigore e Mendicino che ribaltarono l'iniziale vantaggio ospite siglato da Turchetta. Il risultato consentì ai campani di vincere il girone C di Lega Pro e salire in B con due giornate d'anticipo. Compare per la prima volta il nome della formazione di patron Lotito: per i poliziotti della Squadra mobile di Catanzaro e dello Sco-riportano il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport-si prefigurerebbero gli estremi di una combine a vantaggio della Salernitana, con un passaparola portato avanti attraverso telefonate e messaggi su Whatsapp che gli inquirenti hanno scavato negli scorsi giorni in base agli ultimi ascolti telefonici: nelle prossime ore sarà presentata una nuova informativa contenente l'accusa di responsabilità nei confronti di altre società. Nelle perquisizioni avviate in tutt'Italia l'attenzione è rivolta soprattutto a tablet, telefonini e computer dei fermati.
A commentare gli ultimi sviluppi in casa biancorossa è stato il presidente Giuseppe Perpignano, oggi indagato per frode sportiva: «Sono sereno e tranquillo. Non ho fatto assolutamente nulla di illegale. Sono coinvolto nella vicenda ma ne rispondo come presidente del Barletta e non direttamente, diciamo la classica responsabilità oggettiva - ha detto Perpignano al Secolo XIX - se mai mi fosse arrivata voce di qualcosa di poco chiaro mi sarei sicuramente opposto». Caustico il commento di Claudio Lotito: «La Salernitana? Non scherziamo: vado avanti come un treno nella strada del lavoro e dei risultati. Sono solo bugie, di queste cose se ne occuperà il mio avvocato».
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