
Calcio
Il Barletta e la Lega Pro, tra speranze e realismo
Giorni decisivi per il futuro del club biancorosso
Barletta - mercoledì 17 giugno 2015
13.45
«Per iscrivere il Barletta al prossimo Campionato di Lega Pro occorre innanzitutto effettuare nell'immediato una ricapitalizzazione della Società per circa 700.000 €. Contestualmente bisogna presentare una fideiussione dell'importo di 400.000 €, in questo caso si può provvedere entro il 30 giugno o al massimo entro le prime due settimane di luglio (con un punto di penalizzazione). Questi importi sarebbero necessari, al netto dei valori dei calciatori attualmente sotto contratto e di un residuo di contributi di Lega, per ripianare quasi totalmente la debitoria presente e futura». Questo conto, riportato da un comunicato a firma delle varie componenti della tifoseria (club I Biancorossi, Gruppo Erotico e CUCS) diffuso nel pomeriggio di ieri rappresenta la maggiore novità intercorsa nelle 24 ore appena trascorse, 24 ore che sono seguite all'incontro avvenuto lunedì tra tifosi, sindaco e assessore allo sport i cui esiti sono ben noti.
Partendo da questo conteggio, che alimenterebbe una flebile speranza di mantenere la Lega Pro, bisogna però analizzare al meglio lo stato delle cose. Innanzitutto va detto che attualmente il presidente Perpignano non è reperibile e ovviamente questo rallenta ogni tipo di discorso legato a possibili ricapitalizzazioni. Dopo la sua sortita nella città della Disfida della scorsa settimana con relativo annuncio della cessione delle quote societarie al sindaco (atto in realtà mai formalizzato), l'imprenditore genovese sembra essere nuovamente svanito nel nulla. In secondo luogo (ma non in ordine di importanza) va tenuto conto delle istanze di fallimento a carico della società depositate negli scorsi giorni da alcuni fornitori, senza dimenticare che anche in ambito sportivo i biancorossi sono in attesa di comprendere quali saranno gli esiti dell'inchiesta "Dirty Soccer".
Al netto di questo però, nulla sarà lasciato al caso e si proverà fino all'ultimo a salvare la permanenza nella terza serie professionistica italiana, che era stata brillantemente conseguita sul campo nel corso della stagione. Sempre all'interno del comunicato dei rappresentanti della tifoseria infatti si legge che «il sindaco Cascella sta provvedendo a contattare gli imprenditori locali e già entro la fine di questa settimana capiremo quanto Barletta tiene alla squadra che porta il suo nome in giro per l'Italia da oltre 90 anni». Gli esiti di questi contatti dovrebbero poi esser resi noti nella giornata di lunedì nel corso di una conferenza stampa organizzata dai rappresentanti della tifoseria per fare il punto della situazione ed affrontare tutte le ipotesi in campo per il futuro, prima fra tutte la ripartenza dal campionato di serie D, che comporterebbe comunque un versamento di 300.000 € a fondo perduto da parte di eventuali nuovi investitori. La giornata di lunedì 22 giugno, sarà in ogni caso importante per tutto l'ambiente biancorosso. In tale data sarà infatti ci sarà una conferenza stampa per spiegare i dettagli del restyling del "Puttilli", dopo che nella giornata di lunedì 15 era arrivata la stipula del contratto tra il comune di Barletta e la ditta CMS di Nocera Inferiore e dopo che nella giornata di ieri è avvenuta la consegna delle chiavi dell'impianto sportivo barlettano da parte della S.S. Barletta calcio (tale consegna effettuata da Alessandro Ferrigni non è stata però ancora ratificata dal Giuseppe Perpignano e qualora la ratifica non arrivi entro venerdì il comune sarà costretto ad un'azione di forza nei confronti della società biancorossa).
Partendo da questo conteggio, che alimenterebbe una flebile speranza di mantenere la Lega Pro, bisogna però analizzare al meglio lo stato delle cose. Innanzitutto va detto che attualmente il presidente Perpignano non è reperibile e ovviamente questo rallenta ogni tipo di discorso legato a possibili ricapitalizzazioni. Dopo la sua sortita nella città della Disfida della scorsa settimana con relativo annuncio della cessione delle quote societarie al sindaco (atto in realtà mai formalizzato), l'imprenditore genovese sembra essere nuovamente svanito nel nulla. In secondo luogo (ma non in ordine di importanza) va tenuto conto delle istanze di fallimento a carico della società depositate negli scorsi giorni da alcuni fornitori, senza dimenticare che anche in ambito sportivo i biancorossi sono in attesa di comprendere quali saranno gli esiti dell'inchiesta "Dirty Soccer".
Al netto di questo però, nulla sarà lasciato al caso e si proverà fino all'ultimo a salvare la permanenza nella terza serie professionistica italiana, che era stata brillantemente conseguita sul campo nel corso della stagione. Sempre all'interno del comunicato dei rappresentanti della tifoseria infatti si legge che «il sindaco Cascella sta provvedendo a contattare gli imprenditori locali e già entro la fine di questa settimana capiremo quanto Barletta tiene alla squadra che porta il suo nome in giro per l'Italia da oltre 90 anni». Gli esiti di questi contatti dovrebbero poi esser resi noti nella giornata di lunedì nel corso di una conferenza stampa organizzata dai rappresentanti della tifoseria per fare il punto della situazione ed affrontare tutte le ipotesi in campo per il futuro, prima fra tutte la ripartenza dal campionato di serie D, che comporterebbe comunque un versamento di 300.000 € a fondo perduto da parte di eventuali nuovi investitori. La giornata di lunedì 22 giugno, sarà in ogni caso importante per tutto l'ambiente biancorosso. In tale data sarà infatti ci sarà una conferenza stampa per spiegare i dettagli del restyling del "Puttilli", dopo che nella giornata di lunedì 15 era arrivata la stipula del contratto tra il comune di Barletta e la ditta CMS di Nocera Inferiore e dopo che nella giornata di ieri è avvenuta la consegna delle chiavi dell'impianto sportivo barlettano da parte della S.S. Barletta calcio (tale consegna effettuata da Alessandro Ferrigni non è stata però ancora ratificata dal Giuseppe Perpignano e qualora la ratifica non arrivi entro venerdì il comune sarà costretto ad un'azione di forza nei confronti della società biancorossa).

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