Altri sport
Golden Gala “Pietro Mennea”, a Roma Gatlin ruba lo scettro a Bolt
Italia protagonista nel ricordo della freccia del Sud
Barletta - venerdì 7 giugno 2013
6.08
Non poteva non riservare emozioni la prima edizione del Golden Gala di Roma intitolato alla memoria di Pietro Mennea. La celeberrima freccia del sud – questo il soprannome dell'atleta barlettano di recente scomparso – ha catalizzato il ricordo di questo importante meeting di atletica valevole per la Diamond League. Davanti ad un'importante e stupefacente cornice di pubblico, si sono sfidati i migliori atleti nelle diverse specialità. Più di 52.000 spettatori erano assiepati sulle tribune dello stadio "Olimpico" di Roma, entusiasti di uno spettacolo che quest'anno aveva un sapore diverso, un "retrogusto" amaro per la perdita del campione Mennea, del recordman, dell'uomo che ha rivoluzionato il modo di intendere l'atletica leggera. Tra l'altro, essendo dedicata ad un recordman di tutto rispetto, questa edizione del Golden Gala "romano" non poteva non regalare primati e sorprese. Centrano infatti i primati mondiali stagionali Yenew Alamirew nei 5000 metri (12.54.95 per l'etiope), Mohammed Aman sugli 800 metri (1.43.61 per l'altro etiope) e di Amantle Montsho nei 400 metri donne (49.87 per l'atleta del Botswana).
La sorpresa più grande arriva dalla gara regina della manifestazione, i 100 metri uomini. Tutti si aspettavano l'acuto di Usain Bolt, l'uomo più veloce del mondo, ma l'eredità di Mennea ha appesantito il giamaicano, sconfitto in finale per un solo centesimo da uno dei rivali di sempre, quel Justin Gatlin - ultimo olimpionico prima dell'avvento della dilagante "bolt-mania" - capace di fermare il cronometro a 9 secondi e 94. L'altra sorpresa arriva dalla vittoria del teutonico Holzdeppe nel salto con l'asta, che con il suo 5.91 batte l'olimpionico transalpino Lavillenie. Grandissima Italia – e non poteva essere altrimenti – in questo meeting dedicato ad una delle icone dell'atletica tricolore. A testimoniare la continua crescita di un movimento che per anni ha vissuto nell'ombra della mancanza dei risultati surclassato da altre discipline più "attraenti", sono arrivati diversi risultati incoraggianti firmati dai portacolori italiani. La copertina di giornata è dedicata a Daniele Greco, secondo nel salto triplo, battuto per 4 centimetri dallo statunitense Christian Taylor. Nella stessa specialità, bene anche Fabrizio Schembri, che si ferma a 16 metri e 85 in quarta posizione. Davvero incoraggiante la prestazione di Giordano Benedetti negli 800 metri piani: l'italiano stacca il pass per i Mondiali fissando un crono di 1.44.67. Piovono altri record nei 100 metri paraolimpici. Nella categoria T42, Martina Caironi segna il tempo di 15.18 che le vale anche il primato mondiale. Nella categoria T43, invece, Giuseppina Versace centra il primato italiano con il suo 14.72. Buono anche il quinto posto ex aequo di Alessia Trost, che nel salto in alto si ferma a 1.88 a due lunghezze dal podio.
Cala il sipario su una delle edizioni più seguite del Golden Gala a Roma. Il ricordo di Pietro Mennea è vivo nei cuori di molti, e questo meeting d'atletica ha dimostrato ancora una volta quanto può essere grande lo sport. Perché lo show deve andare avanti, ma il ricordo dei campioni rimane fisso, indelebile nel cuore e negli occhi di tutti.
La sorpresa più grande arriva dalla gara regina della manifestazione, i 100 metri uomini. Tutti si aspettavano l'acuto di Usain Bolt, l'uomo più veloce del mondo, ma l'eredità di Mennea ha appesantito il giamaicano, sconfitto in finale per un solo centesimo da uno dei rivali di sempre, quel Justin Gatlin - ultimo olimpionico prima dell'avvento della dilagante "bolt-mania" - capace di fermare il cronometro a 9 secondi e 94. L'altra sorpresa arriva dalla vittoria del teutonico Holzdeppe nel salto con l'asta, che con il suo 5.91 batte l'olimpionico transalpino Lavillenie. Grandissima Italia – e non poteva essere altrimenti – in questo meeting dedicato ad una delle icone dell'atletica tricolore. A testimoniare la continua crescita di un movimento che per anni ha vissuto nell'ombra della mancanza dei risultati surclassato da altre discipline più "attraenti", sono arrivati diversi risultati incoraggianti firmati dai portacolori italiani. La copertina di giornata è dedicata a Daniele Greco, secondo nel salto triplo, battuto per 4 centimetri dallo statunitense Christian Taylor. Nella stessa specialità, bene anche Fabrizio Schembri, che si ferma a 16 metri e 85 in quarta posizione. Davvero incoraggiante la prestazione di Giordano Benedetti negli 800 metri piani: l'italiano stacca il pass per i Mondiali fissando un crono di 1.44.67. Piovono altri record nei 100 metri paraolimpici. Nella categoria T42, Martina Caironi segna il tempo di 15.18 che le vale anche il primato mondiale. Nella categoria T43, invece, Giuseppina Versace centra il primato italiano con il suo 14.72. Buono anche il quinto posto ex aequo di Alessia Trost, che nel salto in alto si ferma a 1.88 a due lunghezze dal podio.
Cala il sipario su una delle edizioni più seguite del Golden Gala a Roma. Il ricordo di Pietro Mennea è vivo nei cuori di molti, e questo meeting d'atletica ha dimostrato ancora una volta quanto può essere grande lo sport. Perché lo show deve andare avanti, ma il ricordo dei campioni rimane fisso, indelebile nel cuore e negli occhi di tutti.