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Golden Gala 2013, Bolt: «Orgoglioso di correre nel nome di Mennea»
Domani al via il meeting nella Capitale dedicato al campionissimo barlettano
Barletta - mercoledì 5 giugno 2013
Nel palmares di Pietro Mennea c'erano le Olimpiadi di Monaco, Montreal, Mosca, Los Angeles e Seul, 528 gare complessive, 23 libri e soprattutto il record mondiale del 1979 a Città del Messico, dove corse i 200 metri in 19 e 72, primato rimasto in piedi per ben 17 anni e ancora intatto su scala europea. Un oro e due bronzi olimpici. Come non definire il campionissimo barlettano uno dei pilastri dell'atletica leggera mondiale? L'ha pensato anche la Iaaf, la federazione internazionale di atletica leggera. E' tempo di svelare il sipario sul "Golden Gala 2013 - Pietro Mennea", al via domani nella Capitale. Usain Bolt, la stella piu' attesa del Golden Gala-Pietro Mennea, e' a Roma pronto a correre. Il bi-campione olimpico e primatista mondiale di 100, 200 e 4x100 e' atterrato ieri all'aeroporto di Fiumicino intorno a mezzogiorno.
Il Golden Gala è il terzo meeting della Diamond League dedicato a una stella dell'atletica dopo il Classic di Eugene (Usa) intitolato a Steve Prefontaine e il Memorial di Bruxelles a Ivo Van Damme. Il campione olimpico azzurro, scomparso il 21 marzo a 60 anni, vinse nell'80 la prima edizione del meeting romano nei 200 metri davanti a circa 60.000 spettatori, e si ripeté tre anni dopo. Lanciato nel 1980, verso la fine del IAAF e FIDAL Presidente Primo Nebiolo, il Golden Gala è stato un tentativo di riunire il mondo dello sport, che era stato diviso dal boicottaggio occidentale dei Giochi Olimpici di Mosca.
Ieri, alle 12 presso lo stesso Ata Hotel Villa Pamphili, Bolt è stato protagonista della consueta conferenza stampa pre-meeting. Oltre al presidente della Fidal, Alfio Giomi, e al meeting director, Luigi D'Onofrio, presenti in conferenza stampa i campioni azzurri della Nazionale di sci alpino: Daniela Merighetti, Federica Brignone, Simone Origone, Matteo Marsaglia e Christof Innerhofer. Usain Bolt e' stato omaggiato con un'opera realizzata dai "Brivido Pop" (alias gli artisti Marco Innocenti e Fabrizio Micheli) dal titolo "L'oro due" che lo ritrae, braccia la cielo, al fianco di Pietro Mennea. «Ho realizzato tanti sogni, ma adesso ho nuovi obiettivi. Voglio dimostrare di poter fare cose che non sono mai riuscite prima a nessun altro e dominare la velocita' mondiale anche per i prossimi quattro anni. Lavorando duro, ma anche divertendomi», ha esordito Bolt, che la sera del 6 giugno è atteso per la terza volta al via dei 100 metri allo Stadio Olimpico di Roma.
Numerose le domande rivolte a Bolt dai cronisti sul suo stato di forma, soprattutto alla luce della deludente prova al meeting delle Cayman: «La mia prima uscita non e' stata il massimo. Non so bene che cosa mi sia successo, io e il mio allenatore abbiamo analizzato la gara e, in queste settimane, ci abbiamo lavorato a lungo. Anche il mio tendine e' ok. Per il resto, competere con avversari forti e' sempre molto stimolante, anche se io, piu' che sugli altri, preferisco concentrami sulle grandi rassegne internazionali. Mi sto allenando per i Mondiali di Mosca come se fossero le Olimpiadi, perche' sono l'evento dell'anno e se vincero' dimostrero' ancora una volta di essere il migliore». Puntuale la risposta a chi gli chiede un ricordo di Pietro Mennea a cui e' intitolato il meeting capitolino: «Sono davvero orgoglioso di gareggiare nel nome di Mennea. Gli sportivi quando sono grandi come lo e' stato Mennea fanno onore al proprio Paese. Spero che il giorno che mi ritirero' anche i miei compatrioti facciano altrettanto per me».
Oggi, ma alle 16, allo Stadio dei Marmi alcuni degli atleti terranno una speciale "lezione d'allenamento" ai ragazzi delle scuole di atletica di Roma.
Il Golden Gala è il terzo meeting della Diamond League dedicato a una stella dell'atletica dopo il Classic di Eugene (Usa) intitolato a Steve Prefontaine e il Memorial di Bruxelles a Ivo Van Damme. Il campione olimpico azzurro, scomparso il 21 marzo a 60 anni, vinse nell'80 la prima edizione del meeting romano nei 200 metri davanti a circa 60.000 spettatori, e si ripeté tre anni dopo. Lanciato nel 1980, verso la fine del IAAF e FIDAL Presidente Primo Nebiolo, il Golden Gala è stato un tentativo di riunire il mondo dello sport, che era stato diviso dal boicottaggio occidentale dei Giochi Olimpici di Mosca.
Ieri, alle 12 presso lo stesso Ata Hotel Villa Pamphili, Bolt è stato protagonista della consueta conferenza stampa pre-meeting. Oltre al presidente della Fidal, Alfio Giomi, e al meeting director, Luigi D'Onofrio, presenti in conferenza stampa i campioni azzurri della Nazionale di sci alpino: Daniela Merighetti, Federica Brignone, Simone Origone, Matteo Marsaglia e Christof Innerhofer. Usain Bolt e' stato omaggiato con un'opera realizzata dai "Brivido Pop" (alias gli artisti Marco Innocenti e Fabrizio Micheli) dal titolo "L'oro due" che lo ritrae, braccia la cielo, al fianco di Pietro Mennea. «Ho realizzato tanti sogni, ma adesso ho nuovi obiettivi. Voglio dimostrare di poter fare cose che non sono mai riuscite prima a nessun altro e dominare la velocita' mondiale anche per i prossimi quattro anni. Lavorando duro, ma anche divertendomi», ha esordito Bolt, che la sera del 6 giugno è atteso per la terza volta al via dei 100 metri allo Stadio Olimpico di Roma.
Numerose le domande rivolte a Bolt dai cronisti sul suo stato di forma, soprattutto alla luce della deludente prova al meeting delle Cayman: «La mia prima uscita non e' stata il massimo. Non so bene che cosa mi sia successo, io e il mio allenatore abbiamo analizzato la gara e, in queste settimane, ci abbiamo lavorato a lungo. Anche il mio tendine e' ok. Per il resto, competere con avversari forti e' sempre molto stimolante, anche se io, piu' che sugli altri, preferisco concentrami sulle grandi rassegne internazionali. Mi sto allenando per i Mondiali di Mosca come se fossero le Olimpiadi, perche' sono l'evento dell'anno e se vincero' dimostrero' ancora una volta di essere il migliore». Puntuale la risposta a chi gli chiede un ricordo di Pietro Mennea a cui e' intitolato il meeting capitolino: «Sono davvero orgoglioso di gareggiare nel nome di Mennea. Gli sportivi quando sono grandi come lo e' stato Mennea fanno onore al proprio Paese. Spero che il giorno che mi ritirero' anche i miei compatrioti facciano altrettanto per me».
Oggi, ma alle 16, allo Stadio dei Marmi alcuni degli atleti terranno una speciale "lezione d'allenamento" ai ragazzi delle scuole di atletica di Roma.