Volley
Francesco Falconetti: «Investiamo sulle future generazioni»
Il presidente della Nelly Volley parla anche di strutture sportive mancanti in città
Barletta - martedì 1 dicembre 2015
Spinto da una forte esigenza di essere ascoltato, il presidente Francesco Falconetti si è sottoposto ad un'intervista, a cura di Arcangela Cafagna, addetto stampa dell'ASD Nelly Volley, che l'ha portato ad esprimersi riguardo certe tematiche a lui care. Ecco a voi quanto è stato dichiarato:
Cosa hai intenzione di fare per la tua società?
«Dopo tanti anni che mi hanno visto come figura di sponsor per lo sport, ho deciso di intraprendere una mia strada creando cosi una società che fonda i suoi pilastri sui valori, che secondo il mio punto di vista non devono mai mancare. Correttezza, dinamismo, attitudine all'ascolto e alla collaborazione ma soprattutto il Sacrificio. Senza sacrificio non si può realizzare un progetto duraturo e stabile e dunque non si può sognare. L'A.S.D Nelly Volley non solo la mia società, bensì la nostra, investe sui giovani e sulle future generazioni non soltanto a livello sportivo, ma offrendo servizi che diano a tutti la possibilità di praticare lo sport con nuove metodologie di apprendimento. Ci siamo proposti di offrire innovazione, inserendo all'interno dello staff organizzativo e amministrativo dirigenti e collaboratori professionali e competenti, ognuno dei quali possiede le capacità ed i titoli per operare al meglio».
Cosa ti sei preposto di fare per la mancanza di strutture idonee all'allenamento?
«Ad oggi dopo un anno e più di lavoro possiamo vantare tante iniziative con l'obbiettivo di fare avvicinare quanti più giovani possibili al mondo sportivo, nello specifico nel mondo della pallavolo e perché no anche avvicinarli alla nostra società. Tutte queste iniziative ci hanno permesso di vantare circa 90 atleti i quali vengono seguiti dai nostri istruttori laureati ISEF e docenti federali. Ogni genitore di questi bambini e ragazzi appartenenti alla nostra società hanno riposto in noi una grande fiducia. Ad ora però ci vediamo costretti, a causa della mancanza di spazi idonei all'allenamento, a non poter accontentare tutte le richieste innumerevoli di adesione ai nostri corsi».
Cosa ti aspetti dalle autoritaà competenti?
«Tutti siamo al corrente del periodo indubbiamente difficile che stiamo attraversando ma non per questo dobbiamo essere statici e pensare che il cambiamento avvenga da solo. Quindi la mia richiesta è che le autorità debbano collaborare con le società ed in particolare con società come la nostra, la quale pone una grande attenzione allo sport, che serve a formare i giovani e dunque a porre le basi per un nuovo futuro sicuramente migliore».
Cosa ti aspetti dagli enti pubblici della tua città?
«Devo dire con molto dispiacere che sono piuttosto pessimista, infatti dopo tante lotte per poter avere i primi spazi, vedo che nella nostra città vige un sistema di inefficienza totale, privo di ogni regola e che non riesce a valutare correttamente i progetti di società che hanno capacità organizzative e professionali. Tante sono le strutture occupate e tante sono quelle che con il giusto monitoraggio potrebbero essere usate ma questo sembra impossibile perché per volontà di non so chi, oggi si tende a rendere tutto di difficile attuazione anche avendo il potere decisionale. Quindi, faccio appello al sindaco di questa meravigliosa città, della quale sono molto orgoglioso, affinché possa prendere in considerazione l'enorme disagio che viviamo e che ormai si trova in un punto di non ritorno».
Cosa hai intenzione di fare per la tua società?
«Dopo tanti anni che mi hanno visto come figura di sponsor per lo sport, ho deciso di intraprendere una mia strada creando cosi una società che fonda i suoi pilastri sui valori, che secondo il mio punto di vista non devono mai mancare. Correttezza, dinamismo, attitudine all'ascolto e alla collaborazione ma soprattutto il Sacrificio. Senza sacrificio non si può realizzare un progetto duraturo e stabile e dunque non si può sognare. L'A.S.D Nelly Volley non solo la mia società, bensì la nostra, investe sui giovani e sulle future generazioni non soltanto a livello sportivo, ma offrendo servizi che diano a tutti la possibilità di praticare lo sport con nuove metodologie di apprendimento. Ci siamo proposti di offrire innovazione, inserendo all'interno dello staff organizzativo e amministrativo dirigenti e collaboratori professionali e competenti, ognuno dei quali possiede le capacità ed i titoli per operare al meglio».
Cosa ti sei preposto di fare per la mancanza di strutture idonee all'allenamento?
«Ad oggi dopo un anno e più di lavoro possiamo vantare tante iniziative con l'obbiettivo di fare avvicinare quanti più giovani possibili al mondo sportivo, nello specifico nel mondo della pallavolo e perché no anche avvicinarli alla nostra società. Tutte queste iniziative ci hanno permesso di vantare circa 90 atleti i quali vengono seguiti dai nostri istruttori laureati ISEF e docenti federali. Ogni genitore di questi bambini e ragazzi appartenenti alla nostra società hanno riposto in noi una grande fiducia. Ad ora però ci vediamo costretti, a causa della mancanza di spazi idonei all'allenamento, a non poter accontentare tutte le richieste innumerevoli di adesione ai nostri corsi».
Cosa ti aspetti dalle autoritaà competenti?
«Tutti siamo al corrente del periodo indubbiamente difficile che stiamo attraversando ma non per questo dobbiamo essere statici e pensare che il cambiamento avvenga da solo. Quindi la mia richiesta è che le autorità debbano collaborare con le società ed in particolare con società come la nostra, la quale pone una grande attenzione allo sport, che serve a formare i giovani e dunque a porre le basi per un nuovo futuro sicuramente migliore».
Cosa ti aspetti dagli enti pubblici della tua città?
«Devo dire con molto dispiacere che sono piuttosto pessimista, infatti dopo tante lotte per poter avere i primi spazi, vedo che nella nostra città vige un sistema di inefficienza totale, privo di ogni regola e che non riesce a valutare correttamente i progetti di società che hanno capacità organizzative e professionali. Tante sono le strutture occupate e tante sono quelle che con il giusto monitoraggio potrebbero essere usate ma questo sembra impossibile perché per volontà di non so chi, oggi si tende a rendere tutto di difficile attuazione anche avendo il potere decisionale. Quindi, faccio appello al sindaco di questa meravigliosa città, della quale sono molto orgoglioso, affinché possa prendere in considerazione l'enorme disagio che viviamo e che ormai si trova in un punto di non ritorno».