Focus sull'avversario: la Cremonese

Ci sarà tempo per rifarsi e per dimostrare di essere all'altezza di Pergocrema, Siracusa, Carrarese, Virtus Lanciano e di tutte le altre squadre che ambiscono ad un campionato di vertice in un torneo nel quale i pronostici sembrano fatti apposta per essere sovvertiti sul campo. E' questo il mantra che a Barletta si recita da due mesi a questa parte, ossia da quando i risultati altalenanti del team guidato da Marco Cari hanno iniziato a destare perplessità tra i sostenitori biancorossi. Domani però i ragazzi di patron Tatò sono attesi da un test probante, quando alle 14:30 ospiteranno al "Puttilli" la Cremonese seconda in classifica per il quindicesimo turno del campionato di Prima Divisione, girone B. Andiamo a conoscere meglio i nostri avversari:

Una classifica…bugiarda
Sono i grigiorossi i veri "killer" del torneo: se non fosse infatti per la penalizzazione di 6 punti imposta dalla Disciplinare in agosto, per il coinvolgimento dell'ex portiere lombardo Marco Paoloni nell'affaire calcio-scommesse che aveva sconvolto l'ultima estate calcistica del Belpaese, il team di mister Oscar Brevi oggi guiderebbe la graduatoria con 28 punti all'attivo, uno in più del Siracusa, anch'esso penalizzato di 3 lunghezze. Una partenza a razzo, caratterizzata da 5 vittorie consecutive, aveva presto confermato le grandi attese concentrate sull'organico lombardo. Erano poi arrivati due pareggi a reti bianche contro Siracusa e Trapani, seguiti dalla sconfitta interna per 2 a 1 patita allo "Zini" dalla dal Portogruaro che aveva riportato inevitabilmente sulla terra una squadra apparsa, fino a que punto del campionato, imbattibile. Preso un brodino ricostituente (0-0) in quel di Prato, Le Noci e compagni avevano poi collezionato 3 successi: negli ultimi 2 turni, alla pari del Barletta, un solo punto in cascina, frutto della sconfitta in extremis subita a Trieste e del pari interno nel derby contro il Pergocrema.

Numeri da primato
Tanti i record attualmente detenuti dalla formazione lombarda: i grigiorossi hanno portato a casa più volte i tre punti, ben 8 in 14 partite, alla pari del Siracusa. 16 punti conquistati allo "Zini" e 12 in trasferta, altre cifre da primatisti. I lombardi sono inoltre la squadra che ha perso di meno, in appena 2 occasioni, contro Portogruaro e Triestina: miglior attacco casalingo, con 15 reti all'attivo, e miglior difesa, con appena 9 gol subiti, dei quali solo 2 in trasferta, dove nessuno ha fatto meglio. Dulcis in fundo, il saldo tra le reti realizzate e quelle subite è pari a 11, ennesimo primato nel girone. Il capocannoniere grigiorosso è Peppe Le Noci, autore di 8 reti, secondo solo a Denis Godeas nel torneo. Inoltre la Cremonese è la squadra che è andata meno volte in svantaggio, è successo in una sola occasione su 14 incontri, con il gol subito nello 0-1 di Trieste al 93' per mano di Riccardo Allegretti. La porta lombarda era inoltre rimasta imbattuta per ben 464' tra il gol di De Sena del Portogruaro (16 ottobre) e la sconfitta con la Triestina (20 novembre). Cifre che denunciano la statura tecnico-tattica dell'avversario odierno del Barletta…;

Una storia recente complicata, ambizioni molto importanti in cantiere…
Dal 1995/1996, ultimo anno in A, a Cremona ne han viste davvero di tutti i colori. Dopo le esaltanti tre stagioni in serie A, la squadra comincia un periodo difficile. Nel giro di due stagioni affonda dalla serie A alla serie C1 (1996-97), per scivolare addirittura in serie C2 nel 1999/00. Sono gli anni dell'abbandono dello storico presidente Luzzara. Inizia un periodo difficile, durante il quale la presidenza della società viene affidata a Luigi Gualco. Dopo quattro campionati di C2, in due sole stagioni la Cremonese riesce a ritornare in serie B, per ricadere però, l'anno successivo in serie C1. Il 27 giugno 2007 è la data della svolta per i colori griogiorossi: il Cavalier Giovanni Arvedi pone la sua firma sul contratto di acquisizione dell'U.S. Cremonese Il nuovo Presidente affida la squadra ad un tecnico con trascorsi grigiorossi, Emiliano Mondonico, e dal calcio che conta arriva anche il Direttore Generale, Giacomo Randazzo; per il settore giovanile chiama un'altra vecchia conoscenza grigiorossa, Giancarlo Finardi.
Poi si parte con il calcio mercato, ricostruendo la squadra intorno ai vari Bianchi, Radice, Zanoletti, Carotti, Cremonesi, Graziano, Piazza, Paganotto, Pepe. I primi ad arrivare sono Temelin, Sirigu,, Perticone, Astori e Vitofrancesco e poi Colucci, il primo vero colpo di mercato a cui faranno seguito quelli di Zauli, Graziani, Brioschi e via via tutti gli altri. A gennaio la squadra sarà ulteriormente rinforzata con Viali, Rossi, Fietta e Ferrarese.La stagione non si conclude come sperato e la Cremonese, sconfitta in finale dal Cittadella per 3 a 1, non riesce ad agguantare la promozione nella serie cadetta. Nal 2008-09 bisogna affrontare un nuovo campionato di serie "C", diventata nel frattempo "Lega Italiana Calcio Professionistico". Si riparte da un nuovo Direttore Generale: dall'Albinoleffe arriva Sandro Turotti.. Purtroppo la delusione per la sconfitta con il Cittadella non viene completamente superata ed il risultato è una stagione sotto le aspettative.
La stagione 2009-2010 parte all'insegna di un profilo più basso e con la convinzione di non mollare mai alla ricerca del maggior risultato possibile. La squadra parte subito forte da capolista e durante tutto il campionato staziona sempre nelle prime due posizioni sovrastata solo da un Novara imbattibile. Anche stavolta però per i grigiorossi sono fatali i Playoff con la finale persa ai danni del Varese al 92' di una gara segnata da un arbitraggio molto contestato. Nella scorsa stagione un torneo di transizione per i lombardi, fondato sul ringiovanimento della rosa complicato dai tanti infortuni occorsi e dal caso-Paoloni in appendice al torneo: undicesimo posto e la decisione della proprietà di puntare in alto, con acquisti di elevata caratura.

Un organico di valore, ma la lingua batte dove il dente duole…
Il 7 giugno 2011 la rosa è stata affidata a Oscar Brevi, alla seconda esperienza nella categoria dopo aver allenato il Como. Uno sfarzoso calciomercato ha portato nella città del Torrazzo diversi rinforzi provenienti dalla serie B: Alfonso tra i pali, Semenzato, Polenghi e Minelli in difesa, Dettori e Pestrin a centrocampo, Bocalon e Rabito in attacco. Se a questi nomi aggiungiamo quelli di bomber Le Noci, prelevato dal Verona, e dei confermati Cremonesi, Fietta, Tacchinardi, Favalli e Nizzetto, otteniamo una rosa di prima fascia. Un punto debole però questa Cremonese sembra averlo: la squadra grigiorossa non sembra poter rinunciare a Manolo Pestrin vero e proprio leader in campo, il primo a recuperare palla e a dare il via alle rapide ripartenze della squadra di Brevi. Quando l'ex mediano del Frosinone è sceso in campo a mezzo servizio, come avvenuto a Trieste, o è stato assente per squalifica, come successo allo "Zini" contro il Portogruaro, sono arrivate le sole 2 sconfitte dei grigiorossi. Il messaggio è chiaro, marcarlo stretto per inaridire le fonti del gioco ospite può essere una chiave importante per il Barletta;

La formazione: Brevi conferma il 4-3-3 e rilancia Nizzetto
Mister Brevi ritrova Tacchinardi e Pestrin, che hanno scontato la squalifica. Si sono allenati con il gruppo anche Polenghi, Rigione e Fietta, che potrebbero essere convocati. Favalli non ce la fa, mentre Le Noci recupera e sarà al suo posto in attacco; 20 i convocati per la trasferta in terra pugliese, dove tornerà dal primo minuto in avanti Nizzetto, favorito su Rabito. In difesa confermato Sales sulla fascia sinistra. Assente Cremonesi al centro della difesa. Probabile tribuna per Finocchio e Samb.

PROBABILE FORMAZIONE CREMONESE (4-3-3): Alfonso; Semenzato, Polenghi (Rigione), Minelli, Sales; Dettori, Pestrin, Fietta (Tacchinardi); Nizzetto (Rabito), Musetti, Le Noci. A disposizione: Bianchi, Rigione, Tacchinardi, Degeri, Riva, Rabito, Bocalon. Allenatore: Brevi.