Calcio
Focus sull'avversario: l'Avellino di Rastelli
I "lupi" irpini sono alla ricerca di conferme
Barletta - sabato 29 settembre 2012
20.22
La squadra di Massimo Rastelli non è riuscita ancora a vincere tra le mura amiche. Nei precedenti due incontri, sempre in vantaggio, si è fatta raggiungere nel finale lasciando sul terreno ben quattro punti che, visti gli obiettivi stagionali e un campionato più corto del solito (16 squadre), potranno incidere sulla classifica finale. Il rendimento esterno, con due vittorie su due, è l'altra faccia della medaglia della squadra biancoverde che, seppur di rigore (tutti i gol esterni sono arrivati dagli undici metri), ha mostrato carattere e caparbietà nel conquistare i tre punti in palio. Contro il Barletta, dopo l'importante vittoria nel derby contro il Benevento, Rastelli e i suoi ragazzi sono alla ricerca di conferme per sfatare il tabù "Partenio-Lombardi".
La storia
Il calcio ad Avellino nasce intorno al 1912, è una data 'storica' che vedrà la squadra maggiormente amata, quella che ha vissuto i mitici dieci anni di serie A nei magnifici anni '80, 'morire' a 97 anni per uno dei tanti mali che affliggono il 'calcio moderno': il fallimento della società con a capo i fratelli Pugliese. La ripartenza dalla Serie D ha diviso la tifoseria: una ha scelto di restare fedele alla 'denominazione' U.S. Avellino; l'altra che ha scelto di seguire la 'nuova' società che, sfruttando due ripescaggi, si è ritrovata lo scorso anno in Prima Divisione.
La squadra
Dopo un anno di transizione in Prima Divisione, la società guidata dai soci Taccone e Iacovacci, hanno promesso di conquistare almeno i play-off per accedere alla cadetteria. Su una base di calciatori dello scorso anno: Fumagalli tra i pali, Pezzella e Zappacosta sugli esterni difensivi, Millesi, Herrera, D'Angelo, Massimo a centrocampo, De Angelis e Lasagna (proveniente da un lungo infortunio), sono stati 'aggiunti' giocatori di esperienza e giovani di prospettiva del calibro di Fabbro e Giosa al centro della difesa, Bianco e Bittante sugli esterni di difesa, Catania, Bariti, Angiulli, Panatti a centrocampo e le 'volpi' Castaldo-Biancolino in attacco. Il 4-4-2 offerto da Rastelli (ma sembra più un 4-2-4 con gli esterni di centrocampo molto alti) sembra il modulo adatto ad una rosa che al momento ha 'brillato' solo nella notte di Benevento, ma non ha trovato ancora il suo 'assetto' visto che il tecnico originario di Pompei ha, al momento, sempre rivoluzionato l'undici sceso in campo fino ad oggi.
L'entusiasmo
I risultati portano entusiasmo e, dopo la delusione per il pareggio contro la Paganese, sembra essere tornato a 'mille' grazie alla vittoria di Benevento. In città e in provincia (zoccolo duro della tifoseria irpina) si torna a parlare di calcio come non accadeva da anni. Per domenica si prevede il 'tutto esaurito' in un Partenio – Lombardi al momento 'limitato' ad una capienza di soli 4.999 posti (sugli oltre 25.000 disponibili). La sconfitta del Perugia fa 'sognare' e c'è chi si aspetta la conquista dei primi tre punti conquistati tra le mura amiche per balzare in testa alla classifica per poi seguire la squadra nella successiva trasferta di Frosinone.
La probabile formazione
Squadra che vince non si cambia. Sembra essere questo l'imperativo di Rastelli che, di contro, non ha mai confermato lo stesso undici per cercare di sorprendere l'avversario per evitare di dare punti di riferimento. Torna a disposizione capitan Millesi, sostituito nell'ultima gara dal giovane Bariti autore di una prestazione più che positiva. Infortunio negli ultimi minuti della seduta di rifinitura per l'esperto esterno di difesa Pezzella. Mancherà il folletto Eric Herrera ancora fermo per squalifica. Questa la probabile formazione che potrebbe scendere in campo domani alle ore 15:00:
Avellino (4-4-2): Fumagalli; Bittante, Fabbro, Giosa, Bianco; Millesi, D'Angelo, Angiulli, Bariti (Catania); De Angelis, Castaldo. All. Rastelli.
[Massimiliano Dipasquale]
La storia
Il calcio ad Avellino nasce intorno al 1912, è una data 'storica' che vedrà la squadra maggiormente amata, quella che ha vissuto i mitici dieci anni di serie A nei magnifici anni '80, 'morire' a 97 anni per uno dei tanti mali che affliggono il 'calcio moderno': il fallimento della società con a capo i fratelli Pugliese. La ripartenza dalla Serie D ha diviso la tifoseria: una ha scelto di restare fedele alla 'denominazione' U.S. Avellino; l'altra che ha scelto di seguire la 'nuova' società che, sfruttando due ripescaggi, si è ritrovata lo scorso anno in Prima Divisione.
La squadra
Dopo un anno di transizione in Prima Divisione, la società guidata dai soci Taccone e Iacovacci, hanno promesso di conquistare almeno i play-off per accedere alla cadetteria. Su una base di calciatori dello scorso anno: Fumagalli tra i pali, Pezzella e Zappacosta sugli esterni difensivi, Millesi, Herrera, D'Angelo, Massimo a centrocampo, De Angelis e Lasagna (proveniente da un lungo infortunio), sono stati 'aggiunti' giocatori di esperienza e giovani di prospettiva del calibro di Fabbro e Giosa al centro della difesa, Bianco e Bittante sugli esterni di difesa, Catania, Bariti, Angiulli, Panatti a centrocampo e le 'volpi' Castaldo-Biancolino in attacco. Il 4-4-2 offerto da Rastelli (ma sembra più un 4-2-4 con gli esterni di centrocampo molto alti) sembra il modulo adatto ad una rosa che al momento ha 'brillato' solo nella notte di Benevento, ma non ha trovato ancora il suo 'assetto' visto che il tecnico originario di Pompei ha, al momento, sempre rivoluzionato l'undici sceso in campo fino ad oggi.
L'entusiasmo
I risultati portano entusiasmo e, dopo la delusione per il pareggio contro la Paganese, sembra essere tornato a 'mille' grazie alla vittoria di Benevento. In città e in provincia (zoccolo duro della tifoseria irpina) si torna a parlare di calcio come non accadeva da anni. Per domenica si prevede il 'tutto esaurito' in un Partenio – Lombardi al momento 'limitato' ad una capienza di soli 4.999 posti (sugli oltre 25.000 disponibili). La sconfitta del Perugia fa 'sognare' e c'è chi si aspetta la conquista dei primi tre punti conquistati tra le mura amiche per balzare in testa alla classifica per poi seguire la squadra nella successiva trasferta di Frosinone.
La probabile formazione
Squadra che vince non si cambia. Sembra essere questo l'imperativo di Rastelli che, di contro, non ha mai confermato lo stesso undici per cercare di sorprendere l'avversario per evitare di dare punti di riferimento. Torna a disposizione capitan Millesi, sostituito nell'ultima gara dal giovane Bariti autore di una prestazione più che positiva. Infortunio negli ultimi minuti della seduta di rifinitura per l'esperto esterno di difesa Pezzella. Mancherà il folletto Eric Herrera ancora fermo per squalifica. Questa la probabile formazione che potrebbe scendere in campo domani alle ore 15:00:
Avellino (4-4-2): Fumagalli; Bittante, Fabbro, Giosa, Bianco; Millesi, D'Angelo, Angiulli, Bariti (Catania); De Angelis, Castaldo. All. Rastelli.
[Massimiliano Dipasquale]