Calcio
Delvecchio approda all’Atalanta
Il mediano barlettano scende in serie B a Bergamo alla corte di Colantuono
Barletta - mercoledì 19 gennaio 2011
Gennaro Delvecchio è ufficialmente un giocatore dell'Atalanta. Dopo l'acquisto del talento Marilungo, la Dea, squadra di Bergamo, ha acquistato il mediano barlettano classe 1978, proveniente dal Catania. Dopo un inizio di stagione entusiasmante, coinciso con lo stage con il Milan, Delvecchio non ha trovato molto spazio tra gli etnei, chiuso dai troppi centrocampisti del Catania. Così non ci ha pensato due volte a firmare con l'Atalanta, nonostante dovesse scendere nella serie cadetta. Il primo impatto di Gennaro con i media locali è stato sorprendente, inaspettato.
Queste sono le sue prime parole in neroazzurro: «Sono già pronto con la testa, l'anima e il corpo. Sono pronto a giocare anche in porta pur di fare il bene della squadra. So che clima mi aspetta a Bergamo. Conosco già Colantuono, e lui conosce me Ho 32 anni, ma oggi me ne sento 24-25. Ora mi aspettano quattro mesi di fuoco con la maglia nerazzurra. Vengo in una società importante, storica, e passa quasi inosservato il fatto che l'Atalanta sia nella seria cadetta: poche squadre hanno così tanti abbonati». Il biancorosso vestirà la maglia numero 40, e si attendono le sue presenze per riportare l'Atalanta dove merita, sia per la sua storia che per il prestigio storico dei neroazzurri.
Queste sono le sue prime parole in neroazzurro: «Sono già pronto con la testa, l'anima e il corpo. Sono pronto a giocare anche in porta pur di fare il bene della squadra. So che clima mi aspetta a Bergamo. Conosco già Colantuono, e lui conosce me Ho 32 anni, ma oggi me ne sento 24-25. Ora mi aspettano quattro mesi di fuoco con la maglia nerazzurra. Vengo in una società importante, storica, e passa quasi inosservato il fatto che l'Atalanta sia nella seria cadetta: poche squadre hanno così tanti abbonati». Il biancorosso vestirà la maglia numero 40, e si attendono le sue presenze per riportare l'Atalanta dove merita, sia per la sua storia che per il prestigio storico dei neroazzurri.