Marco Sesia
Marco Sesia
Calcio

Dalla sala stampa: i commenti dopo Barletta-Ischia 3-1

Sesia: «Vittoria figlia del lavoro, noi bravi a sbloccarla subito»

Vittoria netta nella forma e nel contenuto, per tre punti pesanti in chiave-salvezza: il Barletta ha archiviato la pratica Ischia Isolaverde in 50 minuti, conquistando una vittoria che vale quota 25 punti al termine del girone di andata e la quarta vittoria consecutiva. In sala stampa al "Puttilli" ecco il commento dei protagonisti.

Deluso in sala stampa l'allenatore dell'Ischia Agenore Maurizi: «Non posso essere assolutamente soddisfatto: i gol incassati a freddo hanno influenzato la nostra partita: se dobbiamo fare gioco, abbiamo problemi. Siamo corti in molti ruoli: non abbiamo fatto una buona gara, ma siamo mancati di intensità. Me lo aspettavo, perché non mi era piaciuto come abbiamo lavorato in settimana. Sono molto incazzato perché non ce lo possiamo permettere». Maurizi ammette la forza del Barletta: «Loro sono più forti di noi, ma se non ci metti applicazione e determinazione allora puoi fare poco. Abbiamo pagato nostre disattenzioni sui primi due gol, con falli sciocchi e una linea difensiva messa male. Non siamo entrati in campo con il coltello tra i denti».

Maurizi condanna l'atteggiamento dei suoi: «I ragazzi sono stati presuntuosi e pagheranno per questo: inconsciamente abbiamo pagato la vittoria sul Lecce. Anche il mercato ci sta distraendo, questo è innegabile. Viviamo spesso di alti e bassi: abbiamo rischiato di fare 2-1 con Di Cesare, sul quale Liverani ha fatto una grande parata, ma poco conta, perché siamo mancati quanto a cattiveria e rabbia. Barletta è una piazza a cui sono molto affezionato, non c'è stata molta differenza dal punto di vista tecnico-tattico: se manchi di concentrazione, però, puoi fare figuracce con tutti. E questo è successo oggi». Barletta che per Maurizi non ha pagato l'assenza di Floriano: Danti non gli è inferiore, avendolo allenato posso dirlo». Ischia che perderà De Agostini: «Tornerà a Prato da domani per motivi familiari». Chiosa sul cambio di Schetter: «Ho voluto concedergli anche gli applausi del pubblico di Barletta, poi il cambio era più o meno concordato».

Ex di turno è stato Antonio Schetter, autore del centro della bandiera ischitana: «E' stato un bel gol, come ai vecchi tempi. Peccato per il risultato: è mancata la cattiveria giusta, in particolare sul piano della corsa e dell'intensità. Abbiamo preso gol su due calci di punizione, siamo mancati in tanti fattori». Il rimedio per superare il ko è chiaro: «Sicuramente la prima cosa da fare è un esame di coscienza e allenarci al 100%: il mister fa bene a tirarci le orecchie, la squadra ha bisogno di questo. E' un campionato difficile, nel quale bisogna sudare per raggiungere la salvezza. Serve un'altra mentalità». Applausi per Schetter al momento della sua sostituzione: «E' sempre bello tornare a Barletta, una grande emozione. Loro sono una buona squadra, li avevamo già studiati e sono una squadra che gioca e la mette sulla cattiveria, con calciatori importanti per la categoria».

Raggiante mister Marco Sesia: «Le partite dopo la sosta sono sempre un punto di domanda, la squadra è stata brava e fortunata a sfruttare le due palle inattive, una punizione diretta ed una indiretta ed ha ottenuto il vantaggio rompendo gli schemi della partita. Loro non sono bravi a fare la partita e noi abbiamo potuto giocare in contropiede. Negli ultimi quindici minuti abbiamo subito qualcosa, per un calo dal punto di vista fisico ma va bene così». La prima senza Floriano non ha portato scompensi: «Non credo che qualcuno si sia preso responsabilità più, ma forse inconsciamente è avvenuto. Il collettivo mi ha davvero soddisfatto, il collettivo lavora per un obiettivo e tutti ne giovano». Unico neo il gol subito da Liverani: «Si, è un lato negativo ma per fortuna è avvenuto sul 3-0. Se penso ai discorsi che facevo due mesi fa, questo è un ago nel pagliaio».

Sesia tranquillizza circa le condizioni fisiche di Meola, Danti e Cortellini: «Cortellini aveva sintomi da influenza, Danti un piccolo infortunio, mentre Meola, ha subito una botta sopra il ginocchio, non dovrebbe essere nulla di grave». Menzione d'onore per Ameth Fall: «La gara interna con l'Aversa con relativa piccola contestazione al posto del cambio poreva essere uno spartiacque e lo è stato. Ora troviamo un calciatore diverso per quel che riguarda la qualità, non per il sacrificio che c'è sempre stato. E' un attaccante importante». Sul mercato: «Arriveranno un attaccante e un attaccante esterno. Non dobbiamo farci prendere da nessuna euforia. Come abbiamo fatto quattro vittorie possiamo incassarle innescando nuovamente un meccanismo negativo. In ogni caso dobbiamo sostituire i due attaccanti infortunati, ci saranno due operazioni da fare». Viste le caratteristiche non da ala di Danti e Venitucci si poteva pensare a un cambio di modulo cosa che invece non è avvenuta: «Cerchiamo senza dubbio giocatori con caratteristiche per giocare sempre a modo nostro. Oggi anche Danti e Venitucci hanno trovato buone linee di passaggio e hanno senza dubbio fatto bene». Sulle quattro vittorie di fila: «Ci speravo, anche quando sembrava tutto nero, i ragazzi non hanno mai mollato ed ora raccolgono i frutti dello spirito avuto in quel mese e mezzo. Andiamo a Messina per cercare la quinta, ma la cosa più importante è essere entrati nel cuore della gente di Barletta».

Mattatore di giornata è stato Ahmet Fall, autore della sua prima doppietta in biancorosso: «Ci sono tante persone che mi sono state vicine, da Dino il magazziniere a Gennaro Delvecchio al ds Rizzieri, fino a mister Sesia e allo staff. Ce ne sarebbero tante: i meriti principali sono però di mia moglie, che mi è sempre vicina». Sento talmente tante volte parlare di centravanti che a volte non capisco. «Si parla di falso nueve e altre cose, ma per me non è un discorso valido: l'anno scorso ho fatto la punta centrale, e mi trovo bene in questa posizione. Non ci faccio caso. Nel girone C serve un'altra mentalità, più cattiva: ora la sto acquisendo».

Fall oggi "orfano" di Floriano per la prima volta in stagione: «Lui è un calciatore che fa la differenza da solo: io ho sempre giocato per la squadra, per me l'importante è che vinca il Barletta. Prima rete festeggiata con un balletto: Mi è venuto in mente perché esultavo l'anno scorso anche così, è stato bello. E alla fine festa grande con la bandiera del Senegal addosso:« Ogni volta che la vedo mi dà una spinta in più: questa volta mi sono sentito di festeggiare così, mi carica molto. E' stato bello essere chiamato sotto la curva dai tifosi: li ringrazio dall'inizio, da quando sono arrivato mi hanno accolto alla grande. Mi fa davvero piacere, il calcio è anche quello, divertimento, gioia e passione». Anche sul conto di Fall non mancano le voci di mercato: «Fino a qualche giorno fa, non avevo mai parlato di mercato. Mi hanno criticato, io ho sempre lottato e lavorato per me e per la squadra. Non c'è stato nessun contatto, questo posso assicurarlo. La società ci ha dato garanzie per il futuro e non penso di muovermi».
(Twitter: @GuerraLuca88)



Si ringrazia Adriano Antonucci per la collaborazione
  • Conferenza stampa
  • Marco Sesia
  • Lega Pro-Girone C
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