Ninni Corda, allenatore del Barletta
Ninni Corda, allenatore del Barletta
Calcio

Dalla sala stampa: i commenti al termine di Barletta-Paganese 2-1

Corda: «Grande gruppo». Radi: «Vittoria frutto del grande lavoro fatto sin qui».

Partita da cuore e batticuore al "Puttilli". Il Barletta si è ridestato sul campo, superando in rimonta nell'arco di due minuti di fuoco la Paganese, grazie ai centri di Fall e Turchetta che hanno ribaltato il provvisorio vantaggio azzurrostellato messo a segno da Vinci con un colpo di testa. Tre punti d'oro, che archiviano una settimana complicata: a commentare la sfida in sala stampa sono i protagonisti della sfida.

Il primo a presentarsi davanti a taccuini, pc e microfoni è l'allenatore della Paganese Andrea Sottil: «Direi che abbiamo fatto un'ottima partita, rischiando poco e nulla. Abbiamo avuto un'occasione clamorosa con Malaccari nel primo tempo, poi nella ripresa siamo entrati bene. Siamo passati in vantaggio poi ci sono stati due minuti di blackout e abbiamo preso queste reti, incassando una sconfitta che ha quasi dell'assurdo». Dispiacere per il risultato nelle parole del tecnico: «Abbiamo giocato bene, pur con delle assenze importanti come Calamai, Baccolo, Marruocco e Tartaglia, ma questo è il calcio e va accettato: abbiamo disputato un'ottima partita contro una buona squadra come il Barletta e dobbiamo ripartire dalla nostra prestazione di oggi. Oggi avremmo meritato dei punti, ma non ne abbiamo presi. Ci prepareremo per la sfida al Savoia consapevoli che bisogna lottare in ognuna delle otto partite che restano. Purtroppo andiamo a casa senza neanche un punto». La matematica dice che il Barletta è salvo sul campo? «Sicuramente con questa vittoria hanno preso un bel vantaggio sulla zona pericolosa, ma io sono concentrato sulla mia squadra. Stiamo in allerta per fare punti: la quota salvezza? Non si può fissare. Puntiamo a fare il massimo». Sull'esonero di Sesia: «Sono cose che capitano nel calcio, bisogna centrare le gestioni tecniche e quelle societarie. Al giorno d'oggi funziona così: Marco è di Torino e ci conosciamo, siamo amici. Mi dispiace, ho rispetto per mister Corda che ha grande esperienza ma Marco Sesia credo abbia fatto un ottimo lavoro qui».

Prima apparizione davanti alla stampa locale per l'allenatore biancorosso Ninni Corda, fresco di subentro a Marco Sesia: «La squadra ci ha messo grande voglia dal primo al novantacinquesimo. Fino a quel momento la Paganese non meritava di essere in vantaggio, devo fare i complimenti a questi ragazzi che sono straordinari. Ci conosciamo da 24 ore e ho visto una disponibilità immediata da parte loro, pur conoscendone solo 4 o 5. Non si sono abbattuti di fronte alla difficoltà e hanno voluto dimostrare a tutti che fanno calcio in modo pulito». Sulla chiamata del Barletta: «Sono un tipo particolare, mi piacciono molto le sfide difficili. Ultimamente ero scoraggiato perchè mi chiamavano piazze del nord molto placide, e dopo Savona e Como, città calcisticamente calde, ho apprezzato una chiamata da una squadra così importante. Mi piace mettermi in gioco in situazioni difficili. A Savona la squadra non prendeva stipendi da otto mesi, e ci siamo salvati. L'anno scorso, poi, abbiamo anche sfiorato i playoff di serie B. Prima di dare giudizi affrettati, servirebbe vedermi lavorare. Sono sicuro che tutti lavorino per il bene del Barletta. Io e il mio staff non eravamo sereni vista l'accoglienza, ma abbiamo trasmesso alla squadra serenità: tutto il resto è merito dei giocatori».

Barletta che ha trovato il vantaggio con il passaggio al 4-3-1-2, con Turchetta alle spalle di Fall e Ingretolli: «Hanno fatto tutti quanti una partita di cuore, compresi quelli che sono andati in tribuna. Sono stati tutti dei protagonisti esemplari. Dall'attacco alla difesa. Cosa cambiare dal punto di vista tattico? Dipende dalle situazioni, oggi abbiamo provato qualche movimento nuovo, ma quando ci sono voglia, spirito e determinazione, bisogna mettere i calciatori in grado di fare il loro miglior lavoro. La sostituzione di Venitucci? Ha chiesto lui il cambio per un problema al quadricipite». L'incontro con i tifosi? «Ho incontrato ieri i rappresentanti della tifoseria organizzata, del Gruppo Erotico. E' stato un colloquio franco: loro erano giustamente preoccupati, non sono certo il mostro di Loch Ness. I tifosi sono straordinari, la città è meravigliosa». Il gol di Turchetta è il gol-salvezza? «No, è ancora dura e la salvezza la si ottiene solo quando è matematica. Ricordo l'anno in cui ci siamo salvati ad Alghero, avevamo 12 punti di svantaggio a cinque giornate dal termine e ci siamo salvati sul Montichiari». Con quali programmi Corda è venuto a Barletta? «Ho firmato un biennale, e l'ho fatto perchè sono certo che la società ci sarà l'anno prossimo. Tutti insieme, città e tifoseria, si può fare un programma che porti in zone importanti il Barletta. Vivo quotidianamente società e spogliatoio, io sarò il primo a chiedere al presidente, come l'ho già fatto, che le cose siano messe a posto. Ieri il presidente ci ha presentato un socio nuovo, che ha preso impegni di fronte alla squadra. Io ho parlato con il presidente, meglio fa la squadra più la si invoglia a coinvolgere altre persone a entrare in società».

A rappresentare la squadra è capitan Alessandro Radi: «Abbiamo fatto una partita da incorniciare, merito di un grande gruppo. La squadra ha dimostrato di sapere andare oltre le difficoltà già in queste settimane. Abbiamo reagito da veri uomini e il risultato ci ha premiato così come meritavamo». Si attende il saldo degli stipendi di gennaio entro il 20 marzo: «Io ho già parlato in settimana con il presidente e il nuovo socio che si è portato Perpignano, ho spiegato le nostre esigenze e loro ci hanno assicurato che saranno saldate tutte le pendenze». Sul confronto con Corda nella giornata di ieri: «Abbiamo messo sul piatto problematiche e situazioni, cercando di conoscerci nel minor tempo possibile. La vittoria di oggi è stata frutto di un grande lavoro precedente, ora dobbiamo conquistare la salvezza quanto prima. Il lavoro fatto con Sesia ci ha fatto tirare fuori cattiveria e abnegazione che non sono mai mancate. Noi di sicuro non ci abbattiamo davanti alle difficoltà. Sono onorato di essere il capitano di questo gruppo». Sulla ressa con Vinci nella ripresa: «Si era beccato con Quadri in una marcatura su calcio d'angolo, e io sono intervenuto per separarli: l'arbitro mi ha ammonito". L'ultimo saluto è per il vecchio staff: Il lavoro che hanno fatto in questi mesi è stato esemplare: nonostante le tantissime difficoltà, sono stati propositivi con tutti e di persona ci siamo già ringraziati. Chissà che non ci sia un futuro più roseo per loro e che non ci si rincontri più tardi».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Fonte foto: ​svsport.it
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