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Cosimo Puttilli, 100 anni e un ricordo a metà: quello stadio non gli fa onore
Ieri il centenario della nascita del campione barlettano, i dubbi sulla struttura restano
Barletta - domenica 23 giugno 2013
13.46
Cento anni fa, il 22 giugno 1913, nasceva a Barletta Cosimino Puttilli, popolarissima figura di atleta nella faticosa disciplina della marcia: campione di questo sport fra gli anni '30 e '40 fino al secondo dopoguerra, vincitore per due volte del titolo di campione italiano di marcia, persona schietta e simpatica, amico e confidente di Pietro Mennea, per il quale ha rappresentato il riferimento di partenza nella lotta al doping nello sport. Una carriera fatta di tante gioie sportive e personali, quella di Puttilli, anche contrastata durante i tristi quanto ruggenti anni del fascismo, quando il marciatore barlettano fu definito "un atleta di regime", appellativo che gli costò parecchio dopo la caduta e la fine della seconda guerra mondiale. Unico neo in una carriera lunga 18 anni, con l'unica amarezza della mancata partecipazione alle Olimpiadi del 1948 a Londra: esclusione dovuta, secondo alcune voci mai confermate ufficialmente, alla provenienza "meridionale" di Puttilli.
E ora, cosa resta a Barletta di Cosimo Puttilli? Uno stadio a lui intitolato, massima espressione dell'attività sportiva di una città, unione di discipline che vanno dall'atletica al calcio. Una struttura, quella sita in via Vittorio Veneto, inaugurata nel 1970 e ristrutturata nel 1987, con l'approdo del Barletta Calcio in serie B. Oggi si parla del Puttilli come "nocciolo" della vicenda che oppone il sodalizio biancorosso presieduto da patron Tatò e l'amministrazione comunale: tra sette giorni, il 30 giugno- stando a una comunicazione inviata al club biancorosso da parte del Comune di Barletta in aprile- la società dovrà inderogabilmente provvedere ai rilascio dell'immobile e delle infrastrutture interne della struttura. contratto di gestione dello stadio Cosimo Puttilli, accordato nel 2008 alla stessa Società Sportiva Barletta Calcio, risulta scaduto. Più volte il sodalizio biancorosso, tanto attraverso comunicazioni ufficiali quanto ufficiose, aveva ammesso di confidare nella sensibilità della classe dirigente barlettana: sarà questa la volta buona?
Dalla gestione alla struttura, in attesa di necessari interventi di manutenzione per quanto concerne spalti e luci in particolare. Temi sempre presenti nei bandi avviati e mai conclusi dal Comune di Barletta negli ultimi anni. Rinvii su rinvii hanno caratterizzato la storia recente del "Puttilli". Il motivo dell'ultimo, risalente a fine agosto? Era stato riscontrato nella necessità di un geologo nello staff tecnico delle aziende partecipanti al bando, il n.21/2012. "In esecuzione della determinazione dirigenziale n. 1246 del 24.08.2012 (…) Lo staff tecnico deve annoverare la presenza del professionista geologo, la cui indicazione nominativa deve essere compresa nell'elenco dei professionisti di cui al capoverso seguente". Tra le tante motivazioni lette sin qui tra i rinvii riguardanti la gara d'appalto più discussa dell'ultimo biennio, questo risuonava come nuovo. Puttilli e Mennea hanno sempre lottato durante la loro carriera la costruzione di nuove piste per l'atletica, il miglioramento dell'impiantistica nelle scuole, l'educazione della gioventù allo sport. Chissà cosa ne penserebbe della struttura a lui intitolata sia il miglior modo per onorare il centenario Puttili, scomparso nel 1994, ad 81 anni, primo a dare a Barletta la gioia di un titolo sportivo italiano?
(Twitter: @GuerraLuca88)
E ora, cosa resta a Barletta di Cosimo Puttilli? Uno stadio a lui intitolato, massima espressione dell'attività sportiva di una città, unione di discipline che vanno dall'atletica al calcio. Una struttura, quella sita in via Vittorio Veneto, inaugurata nel 1970 e ristrutturata nel 1987, con l'approdo del Barletta Calcio in serie B. Oggi si parla del Puttilli come "nocciolo" della vicenda che oppone il sodalizio biancorosso presieduto da patron Tatò e l'amministrazione comunale: tra sette giorni, il 30 giugno- stando a una comunicazione inviata al club biancorosso da parte del Comune di Barletta in aprile- la società dovrà inderogabilmente provvedere ai rilascio dell'immobile e delle infrastrutture interne della struttura. contratto di gestione dello stadio Cosimo Puttilli, accordato nel 2008 alla stessa Società Sportiva Barletta Calcio, risulta scaduto. Più volte il sodalizio biancorosso, tanto attraverso comunicazioni ufficiali quanto ufficiose, aveva ammesso di confidare nella sensibilità della classe dirigente barlettana: sarà questa la volta buona?
Dalla gestione alla struttura, in attesa di necessari interventi di manutenzione per quanto concerne spalti e luci in particolare. Temi sempre presenti nei bandi avviati e mai conclusi dal Comune di Barletta negli ultimi anni. Rinvii su rinvii hanno caratterizzato la storia recente del "Puttilli". Il motivo dell'ultimo, risalente a fine agosto? Era stato riscontrato nella necessità di un geologo nello staff tecnico delle aziende partecipanti al bando, il n.21/2012. "In esecuzione della determinazione dirigenziale n. 1246 del 24.08.2012 (…) Lo staff tecnico deve annoverare la presenza del professionista geologo, la cui indicazione nominativa deve essere compresa nell'elenco dei professionisti di cui al capoverso seguente". Tra le tante motivazioni lette sin qui tra i rinvii riguardanti la gara d'appalto più discussa dell'ultimo biennio, questo risuonava come nuovo. Puttilli e Mennea hanno sempre lottato durante la loro carriera la costruzione di nuove piste per l'atletica, il miglioramento dell'impiantistica nelle scuole, l'educazione della gioventù allo sport. Chissà cosa ne penserebbe della struttura a lui intitolata sia il miglior modo per onorare il centenario Puttili, scomparso nel 1994, ad 81 anni, primo a dare a Barletta la gioia di un titolo sportivo italiano?
(Twitter: @GuerraLuca88)