Calcio
Cori razzisti al "Puttilli", la presa di posizione del Barletta
Il comunicato del sodalizio di via Vittorio Veneto
Barletta - venerdì 20 gennaio 2012
Tutto bene, non per la Lega Pro. La partita contro il Prato, vinta nello scorso turno per 3-1 al "Puttilli" grazie alla tripletta di uno straripante Fabio Mazzeo, aveva sin qui portato solo sorrisi e morale in casa biancorossa: questo fino a martedì scorso, quando il Giudice Sportivo aveva comminato al club presieduto da Roberto Tatò una salata multa di 2500 euro per "il comportamento dei propri sostenitori, che prima dell'inizio della gara intonavano per pochi secondi cori inneggianti alla discriminazione razziale nei confronti di un calciatore di colore della squadra avversaria...". Il presunto bersaglio dei cori sarebbe il portiere del Prato Stefano Layeni, per un gesto certo deprecabile se effettivamente avvenuto. Il Barletta ha nella giornata di ieri risposto al provvedimento del Giudice Sportivo, spiegando la propria posizione e sottolineando la storica correttezza del tifo barlettano. Di seguito riportiamo il comunicato stampa diramato dal sodalizio di via Vittorio Veneto sul proprio sito ufficiale:
"In relazione alla multa di euro 2.500 comminata alla società biancorossa (...) la Società Sportiva Barletta Calcio pur non comprendendo i motivi di tale decisione, ci tiene a sottolineare che mai in passato lo sportivissimo pubblico barlettano si è reso protagonista di tali gesti dimostrando sempre un atteggiamento di grande sportività nelle manifestazioni sportive nelle quali è stato presente".
"In relazione alla multa di euro 2.500 comminata alla società biancorossa (...) la Società Sportiva Barletta Calcio pur non comprendendo i motivi di tale decisione, ci tiene a sottolineare che mai in passato lo sportivissimo pubblico barlettano si è reso protagonista di tali gesti dimostrando sempre un atteggiamento di grande sportività nelle manifestazioni sportive nelle quali è stato presente".