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Calcio
Coraggio Barletta, non è finita!
Il solito calo nella ripresa e le grosse occasioni fallite all’origine del pari-beffa contro il Giulianova
Barletta - giovedì 20 marzo 2025
13.40
È vero, è stata una beffa. Quel gol di De Filippo in pieno recupero ancora brucia sulla carne viva del Barletta e dei suoi tifosi. Certo, contro il Giulianova nel secondo tempo c'è stato il solito e ormai quasi fisiologico calo fisico della squadra di De Candia, ma per il resto, da parte del Barletta, soprattutto nella prima frazione di gioco, c'è da mettere in evidenza una prestazione sicuramente migliore rispetto alle ultime uscite, con la squadra biancorossa che ha anche fallito alcune occasioni piuttosto favorevoli per chiudere la partita, come quelle di Scaringella nel primo tempo e di Strambelli nella ripresa. Poi nel calcio si sa, quando non si chiude una partita l'imprevisto è purtroppo sempre dietro l'angolo, a maggior ragione in una partita nella quale si è speso tanto ma raccolto meno di quanto si sarebbe meritato.
Poi naturalmente vi sono anche i meriti dell'avversario, con il Giulianova che allo stato attuale resta senza dubbio l'avversario più forte sin qui incontrato dal Barletta in stagione. Della squadra di Cappellacci ha in particolar modo colpito una certa dimestichezza e sistematicità nel ricorrere alla trappola del fuorigioco: cosa non affatto comune in un cosiddetto "calcio moderno" fatto di chiacchiere, di social, e di opinionisti da Playstation.
Certo, il portiere abruzzese Boccanera ha in un paio di occasioni rischiato grossissimo con quella autentica piaga calcistica che gli aedi del cosiddetto "calcio di proposta" chiama "costruzione dal basso", però è anche vero che - come peraltro si evince dai ben sedici diversi marcatori in stagione - quello praticato dai giallorossi abruzzesi è a tutti gli effetti una sorta di riedizione in scala di quello che fu il vero calcio totale all'olandese. Forse si spiega così la panchina iniziale del bomber Cesario, vale a dire con l'intenzione da parte di Cappellacci di non dare inizialmente riferimenti alla difesa barlettana, per poi calare l'asso nella ripresa con l'inserimento del temutissimo centravanti classe 94', approfittando magari proprio del calo che nelle ultime uscite ha caratterizzato i secondi tempi del Barletta.
Detto questo, non è certo finita per il Barletta. La squadra di Pasquale De Candia, per lunghi tratti della gara è parsa comunque superiore al pur forte avversario. Cosa che fa sì che nella partita di ritorno, partendo comunque dalla situazione di parità, il Barletta possa in teoria impostare la partita magari provando ad amministrare meglio le energie, con un piano gara che potrebbe in sostanza prevedere il controllo della prevedibile sfuriata iniziale del Giulianova, per poi provare ad azzannare la partita puntando sulla classe e l'esperienza dei vari Lattanzio, Strambelli, Scaringella ecc.
Niente paura quindi Barletta, il viaggio verso Firenze è ancora possibile.
Poi naturalmente vi sono anche i meriti dell'avversario, con il Giulianova che allo stato attuale resta senza dubbio l'avversario più forte sin qui incontrato dal Barletta in stagione. Della squadra di Cappellacci ha in particolar modo colpito una certa dimestichezza e sistematicità nel ricorrere alla trappola del fuorigioco: cosa non affatto comune in un cosiddetto "calcio moderno" fatto di chiacchiere, di social, e di opinionisti da Playstation.
Certo, il portiere abruzzese Boccanera ha in un paio di occasioni rischiato grossissimo con quella autentica piaga calcistica che gli aedi del cosiddetto "calcio di proposta" chiama "costruzione dal basso", però è anche vero che - come peraltro si evince dai ben sedici diversi marcatori in stagione - quello praticato dai giallorossi abruzzesi è a tutti gli effetti una sorta di riedizione in scala di quello che fu il vero calcio totale all'olandese. Forse si spiega così la panchina iniziale del bomber Cesario, vale a dire con l'intenzione da parte di Cappellacci di non dare inizialmente riferimenti alla difesa barlettana, per poi calare l'asso nella ripresa con l'inserimento del temutissimo centravanti classe 94', approfittando magari proprio del calo che nelle ultime uscite ha caratterizzato i secondi tempi del Barletta.
Detto questo, non è certo finita per il Barletta. La squadra di Pasquale De Candia, per lunghi tratti della gara è parsa comunque superiore al pur forte avversario. Cosa che fa sì che nella partita di ritorno, partendo comunque dalla situazione di parità, il Barletta possa in teoria impostare la partita magari provando ad amministrare meglio le energie, con un piano gara che potrebbe in sostanza prevedere il controllo della prevedibile sfuriata iniziale del Giulianova, per poi provare ad azzannare la partita puntando sulla classe e l'esperienza dei vari Lattanzio, Strambelli, Scaringella ecc.
Niente paura quindi Barletta, il viaggio verso Firenze è ancora possibile.