Calcio
Cessione Barletta 1922, Dibenedetto e Cianci: «La società è dei cittadini, Dimiccoli non ha voce in capitolo»
La conferenza stampa del titolare di Sicur.a.l.a. e del suo legale
Barletta - martedì 2 gennaio 2024
13.20
Un racconto lungo e dettagliato che racchiude la volontà di andare avanti evidenziando come l'Asd Barletta 1922 sia «dei cittadini» e non certo «di un presidente onorario che non ha nessuna voce in capitolo». La vicenda relativa alla possibile cessione dell'Asd Barletta 1922 si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo il congelamento di ogni trattativa annunciato dal presidente onorario Mario Dimiccoli lo scorso 30 dicembre, il titolare di Sicur.a.l.a. Michele Dibenedetto e il suo legale Michele Cianci hanno raccontato in conferenza stampa il loro punto di vista sulla questione lanciando anche una serie di proposte rivolte ai cittadini.
L'ASD BARLETTA 1922 È STATA CREATA DAI BARLETTANI
L'avvocato Michele Cianci in apertura di conferenza ha ricordato come l'Asd Barletta 1922 sia stata creata dai barlettani in seguito al fallimento del 2015 grazie anche al supporto dell'allora sindaco Pasquale Cascella. Per questo motivo, la società "è dei barlettani" e un presidente onorario non può avere voce in capitolo. «Ad oggi - ha spiegato Cianci - abbiamo un direttivo con un presidente che si chiama Salvatore Vaccariello e con il quale non abbiamo mai interloquito, poi ci sono i due figli di Dimiccoli. Non ci sono altri associati e noi, devo dirvi la verità siamo stanchi di incontrare chi non ha rappresentanza: vogliamo parlare con il presidente».
LA SOCIETÀ "VS"
Cianci ha poi spiegato che era volontà del suo assistito acquisire anche la società "VS" definita la vera cassaforte dell'Asd Barletta 1922. «Questa srl, costituita nel 2023 - ha sottolineato il legale - ha sottoscritto contratti con l''Asd Barletta 1922 ma non sappiamo quanto denaro poi venga girato. Salvatore Vaccariello risulta presidente di questa società così come del Barletta, sicuramente è tutto lecito, ma allo stesso tempo devo evidenziare che non ci è stato consentito di visionare le carte».
IMPEGNI DISATTESI
Successivamente è poi intervenuto Michele Dibenedetto. L'imprenditore ha ripercorso i passaggi di una vicenda che è iniziata il 12 dicembre con la sua prima manifestazione di interessi toccando uno dei culmini con la conferenza stampa del 15 dicembre che sia Dibenedetto che Cianci hanno evidenziato come sia stata svolta per «motivi di ordine pubblico, abbiamo voluto scongiurare la manifestazione degli ultras che sarebbe potuta sfociare in Daspo urbani per i partecipanti». «In quella occasione - ha specificato Dibendetto - avremmo dovuto sottoscrivere un accordo nel quale loro si impegnavano a concludere il campionato mantenendo la categoria per poi farci subentrare. Questa mancata dichiarazione mi ha fatto passare come parte debole e comprendo quindi chi ha immaginato che io potessi essere "colluso" con lui».
LA GIORNATA DEL 29 DICEMBRE
Dibenedetto ha poi raccontato come dalla data successiva alla conferenza stampa abbia incalzato Dimiccoli per procedere ad un suo ingresso in società ed è poi arrivato al 29 dicembre, giorno in cui «Ci siamo incontrati presso Sicur.a.l.a. con Francesco Dimiccoli (figlio di Mario) alla presenza di Lello Garniero (rappresentante del gruppo ultras Cucs). In quella circostanza ho accettato tutte le condizioni che mi sono state poste, tra cui la richiesta di "garanzie" e l'esclusione per 7 anni di figure facenti parte della vecchia società. Mancava solo un passaggio con i legali e successivamente da un notaio per formalizzare la cessione. Alle 19 poi ho ricevuto una telefonata nella quale con foga e utilizzando il dialetto Mario Dimiccoli mi comunicava la sua indisponibilità a proseguire vista la diffussione di un mio comunicato stampa».
RICHIESTA DI ENTRARE IN SOCIETÀ E INTERVENTO DEL SINDACO
Di conseguenza, Dibendetto ha annunciato di aver richiesto di entrare a far parte dell'associazione «con una Pec alla quale il presidente Vaccariello ha risposto richiedendo 60 giorni di tempo per valutare la mia proposta». Sull'esempio di quanto da lui stesso fatto e basandosi sul fatto che l'"associazione è dei cittadini", Dibenedetto ha invitato tutta la cittadinanza «a inviare una pec all'indirizzo asdbarletta1922@pec.it per iscriversi in modo tale da poter creare una base associativa delegata poi all'elezione del presidente. Contestualmente è stato richiesto un incontro con il sindaco Cosimo Cannito in quanto garante dell'interesse pubblico dell'Asd Barletta 1922 e con il presidente Salvatore Vaccariello».
L'ASD BARLETTA 1922 È STATA CREATA DAI BARLETTANI
L'avvocato Michele Cianci in apertura di conferenza ha ricordato come l'Asd Barletta 1922 sia stata creata dai barlettani in seguito al fallimento del 2015 grazie anche al supporto dell'allora sindaco Pasquale Cascella. Per questo motivo, la società "è dei barlettani" e un presidente onorario non può avere voce in capitolo. «Ad oggi - ha spiegato Cianci - abbiamo un direttivo con un presidente che si chiama Salvatore Vaccariello e con il quale non abbiamo mai interloquito, poi ci sono i due figli di Dimiccoli. Non ci sono altri associati e noi, devo dirvi la verità siamo stanchi di incontrare chi non ha rappresentanza: vogliamo parlare con il presidente».
LA SOCIETÀ "VS"
Cianci ha poi spiegato che era volontà del suo assistito acquisire anche la società "VS" definita la vera cassaforte dell'Asd Barletta 1922. «Questa srl, costituita nel 2023 - ha sottolineato il legale - ha sottoscritto contratti con l''Asd Barletta 1922 ma non sappiamo quanto denaro poi venga girato. Salvatore Vaccariello risulta presidente di questa società così come del Barletta, sicuramente è tutto lecito, ma allo stesso tempo devo evidenziare che non ci è stato consentito di visionare le carte».
IMPEGNI DISATTESI
Successivamente è poi intervenuto Michele Dibenedetto. L'imprenditore ha ripercorso i passaggi di una vicenda che è iniziata il 12 dicembre con la sua prima manifestazione di interessi toccando uno dei culmini con la conferenza stampa del 15 dicembre che sia Dibenedetto che Cianci hanno evidenziato come sia stata svolta per «motivi di ordine pubblico, abbiamo voluto scongiurare la manifestazione degli ultras che sarebbe potuta sfociare in Daspo urbani per i partecipanti». «In quella occasione - ha specificato Dibendetto - avremmo dovuto sottoscrivere un accordo nel quale loro si impegnavano a concludere il campionato mantenendo la categoria per poi farci subentrare. Questa mancata dichiarazione mi ha fatto passare come parte debole e comprendo quindi chi ha immaginato che io potessi essere "colluso" con lui».
LA GIORNATA DEL 29 DICEMBRE
Dibenedetto ha poi raccontato come dalla data successiva alla conferenza stampa abbia incalzato Dimiccoli per procedere ad un suo ingresso in società ed è poi arrivato al 29 dicembre, giorno in cui «Ci siamo incontrati presso Sicur.a.l.a. con Francesco Dimiccoli (figlio di Mario) alla presenza di Lello Garniero (rappresentante del gruppo ultras Cucs). In quella circostanza ho accettato tutte le condizioni che mi sono state poste, tra cui la richiesta di "garanzie" e l'esclusione per 7 anni di figure facenti parte della vecchia società. Mancava solo un passaggio con i legali e successivamente da un notaio per formalizzare la cessione. Alle 19 poi ho ricevuto una telefonata nella quale con foga e utilizzando il dialetto Mario Dimiccoli mi comunicava la sua indisponibilità a proseguire vista la diffussione di un mio comunicato stampa».
RICHIESTA DI ENTRARE IN SOCIETÀ E INTERVENTO DEL SINDACO
Di conseguenza, Dibendetto ha annunciato di aver richiesto di entrare a far parte dell'associazione «con una Pec alla quale il presidente Vaccariello ha risposto richiedendo 60 giorni di tempo per valutare la mia proposta». Sull'esempio di quanto da lui stesso fatto e basandosi sul fatto che l'"associazione è dei cittadini", Dibenedetto ha invitato tutta la cittadinanza «a inviare una pec all'indirizzo asdbarletta1922@pec.it per iscriversi in modo tale da poter creare una base associativa delegata poi all'elezione del presidente. Contestualmente è stato richiesto un incontro con il sindaco Cosimo Cannito in quanto garante dell'interesse pubblico dell'Asd Barletta 1922 e con il presidente Salvatore Vaccariello».