Calcio
Carrara, Nello Di Costanzo e quel pubblico "mai così intelligente"...
Le dichiarazioni dell'ex allenatore del Barletta Calcio lasciano un velo di discutibilità
Barletta - martedì 16 ottobre 2012
11.32
"In tanti anni un pubblico così intelligente che contesta in modo costruttivo e incita in continuazione quando vede la squadra che dà tutto, non l'ho mai visto. Ho avuto ragione a accettare questa sfida. Come ho spiegato ai ragazzi, abbiamo la fortuna di avere una tifoseria che ha un modo di contestare incoraggiante e non disfattista, come spesso accade in varie piazze. Altre tifoserie in una situazione di classifica del genere avrebbero fatto il diavolo a quattro. Qua l'ambiente invece è incoraggiante. I tifosi vogliono vedere l'anima dei giocatori, lo spirito che mettono in campo". Con queste parole pronunciate al termine della partita vinta dalla sua Carrarese (la prima in stagione) nel derby contro il Prato per 1-0 domenica scorsa, mister Nello Di Costanzo ha fatto tanto un complimento alla tifoseria toscana, quanto un indiretto "appunto" alle tifoserie delle formazioni da lui allenate in precedenza, tra cui il Barletta. Non un rapporto idilliaco quello tra il mister, la squadra e la piazza, quest'ultima ricca di attese per una stagione che nelle parole della dirigenza si preannunciava trionfale e dopo una serie di traversie tecniche e regolamentari (vedi il "tristemente famoso" punto di penalizzazione) non era culminata nemmeno nei playoff.
Parlare di un pubblico "mai così intelligente"- come spiegato dall'allenatore romano, è infatti sembrato al tempo stesso un omaggio all'indiscussa correttezza del pubblico di Carrara, ma al tempo stesso non è apparso elegante verso le piazze nelle quali Di Costanzo si era cimentato nelle altre esperienze, Barletta per ultima: nella città di Eraclio, Di Costanzo era arrivato a inizio febbraio sostituendo Marco Cari e collezionando una media di punti a partita pari a 1,41. Un bottino pari a 17 punti in 12 partite, fatto di quattro vittorie, cinque pareggi e tre sconfitte. Una situazione che aveva condotto durante la stagione ad alcune contestazioni, seppure non pepate, da parte della tifoseria biancorossa, che aveva però sostenuto la squadra fino all'ultimo minuto, fino a quella palombella beffarda di Giovio che aveva superato Pane al minuto 91 di Piacenza-Barletta, realizzando quel 2-2 che chiuse di fatto le porte alla rincorsa biancorosssa verso la cadetteria. Un pubblico sempre corretto e passionale, quello barlettano: come prenderà questo indiretto "declassamento" appreso dalle parole dell'ex allenatore del Barletta Di Costanzo...?
(Twitter: @GuerraLuca88)
Parlare di un pubblico "mai così intelligente"- come spiegato dall'allenatore romano, è infatti sembrato al tempo stesso un omaggio all'indiscussa correttezza del pubblico di Carrara, ma al tempo stesso non è apparso elegante verso le piazze nelle quali Di Costanzo si era cimentato nelle altre esperienze, Barletta per ultima: nella città di Eraclio, Di Costanzo era arrivato a inizio febbraio sostituendo Marco Cari e collezionando una media di punti a partita pari a 1,41. Un bottino pari a 17 punti in 12 partite, fatto di quattro vittorie, cinque pareggi e tre sconfitte. Una situazione che aveva condotto durante la stagione ad alcune contestazioni, seppure non pepate, da parte della tifoseria biancorossa, che aveva però sostenuto la squadra fino all'ultimo minuto, fino a quella palombella beffarda di Giovio che aveva superato Pane al minuto 91 di Piacenza-Barletta, realizzando quel 2-2 che chiuse di fatto le porte alla rincorsa biancorosssa verso la cadetteria. Un pubblico sempre corretto e passionale, quello barlettano: come prenderà questo indiretto "declassamento" appreso dalle parole dell'ex allenatore del Barletta Di Costanzo...?
(Twitter: @GuerraLuca88)