Caos "calcio-scommesse", all'alba altri 17 arresti
Tra i coinvolti anche Filippo Carobbio dello Spezia
Nuova operazione della Polizia contro il calcioscommesse: 17 persone sono state arrestate all'alba di questa mattina nell'ambito della seconda tranche dell'inchiesta della Procura di Cremona "Last Bet". Tra loro c'e' anche lo storico capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, gia' squalificato dalla giustizia sportiva. Gli indagati apparterrebbero ad un'organizzazione criminale che truccava le partite e devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva. I 17 indagati, secondo l'accusa appartenti ad un'organizzazione criminale che truccava gli incontri, devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva. L'operazione della polizia costituisce la seconda tranche dell'inchiesta della procura di Cremona che a giugno scorso aveva portato all'incarcerazione di 16 persone tra cui l'ex giocatore della Nazionale, Beppe Signori e altri calciatori come Paoloni, Sommese e Micolucci. I dettagli dell'indagine della polizia sul calcioscommesse che ha portato all'arresto di 17 persone, saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma nella questura di Cremona alle 10.30 All'incontro parteciperanno i magistrati e gli investigatori che hanno condotto l'inchiesta.
Il nome più eclatante nell'elenco degli arrestati è appunto quello dell'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, il quale, secondo l'accusa, sarebbe coinvolto nella combine di almeno tre incontri dell'Atalanta del campionato di serie B dell'anno scorso. L'ex fantasista della Nazionale azzurra ai Mondiali 2002 è stato arrestato per il pericolo di inquinamento delle proveDoni è già stato sospeso per tre anni dalla giustizia sportiva dopo che la prima fase dell'indagine della procura di Cremona, a giugno scorso, aveva portato alla luce un suo coinvolgimento. Secondo l'accusa Doni deve andare in carcere perchè, assieme a Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento di Cervia) e all'ex preparatore atletico del Ravenna, Nicola Santoni, sarebbe coinvolto nella combine di alcune partite del campionato scorso dell'Atalanta. Sono almeno tre le partite disputate dall'Atalanta nello scorso campionato di serie B, che sarebbero state combinate grazie all'intervento dell'ex capitano Cristiano Doni e dei suoi complici, Benfenati e Santoni. Si tratta di Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011, Padova-Atalanta del 26 marzo 2011 e Ascoli-Atalanta del 12 marzo 2011.
Oltre a Doni, sono finiti in carcere perchè coinvolti nella combine delle partite gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro). In manette anche altri due calciatori ancora in attività, tesserati per formazioni del girone B del torneo di Prima Divisione, nel quale milita il Barletta: il difensore Carlo Gervasoni del Piacenza (attualmente sospeso) e il centrocampista Filippo Carobbio dello Spezia. Sarebbero circa una ventina le partite sotto inchiesta. Fra queste anche Napoli-Sampdoria, Brescia-Lecce e Brescia-Bari dello scorso campionato e almeno due partite del Grosseto in serie B. Fra gli arrestati anche cittadini dell'Est Europa. Sembra inoltre che sotto inchiesta ci sia anche Chievo-Sampdoria 0-0 del 3 aprile 2011.
Secondo la ricostruzione della polizia gli arrestati erano legati a un'organizzazione criminale transnazionale avente il vertice a Singapore e le basi operative nell'Europa dell'Est. Secondo la procura di Cremona, al vertice c'era un certo Eng Tan Seet, detto 'Dan', che attraverso una rete di collaboratori a Singapore e nell'Europa dell'est lavorava per alterare incontri nei campionati italiani e in altri paesi. Il gruppo criminale che avrebbe corrotto i giocatori sarebbe composto di base da uomini di Singapore, collegati a ramificazioni nell'Est Europa. Avrebbero convinto i calciatori a falsificare le partite per puntare e quindi avere vincite sicure. I calciatori sarebbero stati corrotti al fine di falsare i risultati delle gare su cui il gruppo avrebbe scommesso ingenti somme di denaro. Secondo gli investigatori, i calciatori arrestati Carlo Gervasoni, Filippo Carobbio, Alessandro Zamperini e Luigi Sartor sarebbero collegati a esponenti del 'cartello' singaporiano e del 'gruppo' balcanico. L'inchiesta sul "match fixing" è stata diretta dal Procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino mentre i provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip del tribunale di Cremona, Guido Salvini.