Calcio
Calciomercato, Roberto Baronio gradisce la destinazione Barletta
Potrebbe essere l'innesto giusto per il centrocampo di mister Cari
Barletta - giovedì 18 agosto 2011
Nel faraonico calciomercato sin qui condotto da patron Tatò e dal ds Renzo Castagnini per rinforzare l'Invincibile Armada biancorossa, restano ancora due caselle da riempire, dove al momento campeggia in formato maiuscolo la lettera X. La prima è al centro della difesa, dove gli sforzi della società sono divisi tra Samuele Olivi del Pescara e Giuseppe Abruzzese del Crotone (con il primo nettamente favorito e prossimo all'annuncio ufficiale), mentre la seconda lacuna da colmare, come evidenziato anche dal test d'esordio in Tim Cup, si riferisce al centro del campo: questo Barletta ha bisogno di un regista, un playmaker basso, che supplisca all'addio di Ivan Rajcic, passato al Benevento, e integri un reparto che al momento conta sui soli Menicozzo, Guerri e Zappacosta.
Esperienza, acume, piedi buoni e saggezza tattica le qualità richieste: l'identikit perfetto di Roberto Baronio, centrocampista classe 1977 con oltre 200 presenze all'attivo in serie A tra Lazio, Brescia, Fiorentina e Perugia tra le altre, tre Supercoppe Italiane, una Coppa Italia, un Europeo Under 21 e la medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo 1997 nel suo palmares. Potrebbe essere lui il rinforzo giusto per la mediana di mister Cari, sebbene il presidente Roberto Tatò negli ultimi giorni avesse parlato di un papabile rinforzo che nella scorsa stagione ha militato in cadetteria, e in tal caso tornerebbero prepotenti le voci sull'arrivo all'ombra di Eraclio di Gennaro Delvecchio, tra i protagonisti della promozione dell'Atalanta l'anno scorso.
Roberto Baronio è attualmente svincolato dopo il fallimento dell'Atletico Roma, nelle cui fila nella scorsa stagione ha collezionato 17 presenze, condite da un gol, e in Puglia ritroverebbe i suoi vecchi compagni Mazzarani, Angeletti, Pelagias e Franchini. Sul calciatore è forte la concorrenza del Nuovo Salerno, come confermato da Baronio ai microfoni del sito tuttolegapro.com, dove il regista nato a Manerbio (BS) ha ammesso il suo gradimento per la piazza di Barletta: «Ho letto il mio nome accostato ai pugliesi- ha spiegato Baronio- però per il momento non c'è nulla di concreto se non il fatto di aver sentito i miei ex compagni dell'Atletico che adesso vestono la maglia biancorossa. Certamente sarebbe una destinazione gradita (…) Il Barletta ha fatto un mercato importante per essere protagonista. » Parole di miele in particolare per uno dei suoi ex-compagni nella Capitale, quel Raffaele Franchini che a detta di Baronio «può tranquillamente giocare in categorie superiori».
Il regista "gemello" di Andrea Pirlo ( i due sono cresciuti insieme nel Brescia) è stato accostato anche al Nuovo Salerno, team di serie D sorto sulle ceneri della vecchia Salernitana, ma sembra intenzionato a declinare l'offerta del club campano: «Posso confermare di aver avuto alcuni contatti con la nuova dirigenza campana, però con tutto il rispetto per una piazza importante come Salerno, ma il mio desiderio- ha spiegato il regista ex-Lazio- è quello di rimanere nei professionisti. Non ho fretta di scegliere la mia destinazione e non ne faccio neppure una questione di categoria. La Lega Pro va benissimo a patto che ci sia un progetto ambizioso che mi permetta di competere per il vertice, così come avvenuto l'anno scorso con l'Atletico Roma e mi regali nuovi stimoli». Campionato di vertice al quale il Barletta mira dichiaratamente…Staremo a vedere, se son rose fioriranno.
Esperienza, acume, piedi buoni e saggezza tattica le qualità richieste: l'identikit perfetto di Roberto Baronio, centrocampista classe 1977 con oltre 200 presenze all'attivo in serie A tra Lazio, Brescia, Fiorentina e Perugia tra le altre, tre Supercoppe Italiane, una Coppa Italia, un Europeo Under 21 e la medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo 1997 nel suo palmares. Potrebbe essere lui il rinforzo giusto per la mediana di mister Cari, sebbene il presidente Roberto Tatò negli ultimi giorni avesse parlato di un papabile rinforzo che nella scorsa stagione ha militato in cadetteria, e in tal caso tornerebbero prepotenti le voci sull'arrivo all'ombra di Eraclio di Gennaro Delvecchio, tra i protagonisti della promozione dell'Atalanta l'anno scorso.
Roberto Baronio è attualmente svincolato dopo il fallimento dell'Atletico Roma, nelle cui fila nella scorsa stagione ha collezionato 17 presenze, condite da un gol, e in Puglia ritroverebbe i suoi vecchi compagni Mazzarani, Angeletti, Pelagias e Franchini. Sul calciatore è forte la concorrenza del Nuovo Salerno, come confermato da Baronio ai microfoni del sito tuttolegapro.com, dove il regista nato a Manerbio (BS) ha ammesso il suo gradimento per la piazza di Barletta: «Ho letto il mio nome accostato ai pugliesi- ha spiegato Baronio- però per il momento non c'è nulla di concreto se non il fatto di aver sentito i miei ex compagni dell'Atletico che adesso vestono la maglia biancorossa. Certamente sarebbe una destinazione gradita (…) Il Barletta ha fatto un mercato importante per essere protagonista. » Parole di miele in particolare per uno dei suoi ex-compagni nella Capitale, quel Raffaele Franchini che a detta di Baronio «può tranquillamente giocare in categorie superiori».
Il regista "gemello" di Andrea Pirlo ( i due sono cresciuti insieme nel Brescia) è stato accostato anche al Nuovo Salerno, team di serie D sorto sulle ceneri della vecchia Salernitana, ma sembra intenzionato a declinare l'offerta del club campano: «Posso confermare di aver avuto alcuni contatti con la nuova dirigenza campana, però con tutto il rispetto per una piazza importante come Salerno, ma il mio desiderio- ha spiegato il regista ex-Lazio- è quello di rimanere nei professionisti. Non ho fretta di scegliere la mia destinazione e non ne faccio neppure una questione di categoria. La Lega Pro va benissimo a patto che ci sia un progetto ambizioso che mi permetta di competere per il vertice, così come avvenuto l'anno scorso con l'Atletico Roma e mi regali nuovi stimoli». Campionato di vertice al quale il Barletta mira dichiaratamente…Staremo a vedere, se son rose fioriranno.