Calcio
Calciomercato, il Barletta a caccia di svincolati di esperienza?
Ficagna, Longoni e Guzman potrebbero essere piste "calde"
Barletta - martedì 6 novembre 2012
1.03
Il clima in casa-Barletta Calcio dopo il ko nel derby interno contro l'Andria, coincidente con l'esordio in panchina del nuovo allenatore Stringara, è pesante e denso di fuliggine come il fumo di Londra. Oggi il campo racconta di una squadra che non ha ancora trovato una precisa identità e vive in stato confusionale larghi tratti di partita: al momento sarebbe davvero uno sforzo di fantasia notevole immaginare questo Barletta fuori dalla zona-playout, con una salvezza distante oggi 7 (!) punti. Troppo spesso si sentono commentatori tecnici e avversari parlare di "squadra con ampi margini di crescita": il concretissimo rischio che oggi si corre è quello di vivere un campionato di stenti, forse fatali, in attesa di una complessiva maturazione della rosa, e di terminare con la botte vuota (ultimo posto? retrocessione?) e calciatori riconsegnati più maturi ai rispettivi club di appartenenza. Tre punti in un inizio di campionato così sono un bottino davvero magro. Una falsa partenza da incubo, che sta progressivamente creando malumori all'interno della tifoseria. In molti richiedono qualche mossa da parte della dirigenza, magari qualche innesto sul mercato degli svincolati, o la decisione di portare tutti in ritiro. La seconda chance è stata scartata da mister Stringara in conferenza nel post-partita ("non ci serve"), mentre riguardo al primo punto il presidente Tatò ha spiegato che "il sottoscritto e il ds Pavone stiamo soffrendo tanto per questa situazione e qualcosa faremo". Un'apertura ad arrivi in corso, prima del fatidico mese di gennaio, arrivata per la prima volta in stagione dopo i tanti "niet" dispensati sulla domanda dal direttore sportivo biancorosso in passato.
Un neo, quello della scarsa esperienza in rosa, già "scoperto" in estate con le dimissioni presentate dall'ex allenatore biancorosso Novelli e respinte da Pavone e dalla dirigenza a fine agosto. Un nervo che si è inesorabilmente riproposto ogni domenica, evidenziato anche da Stringara nel post-partita di domenica ("Ci manca la cattiveria, gli attributi"), che va assolutamente colmato, e prima di gennaio, quando potrebbe essere già troppo tardi. La storia è buona maestra in tal senso: non più tardi di due stagioni fa il Barletta dei Bellomo, dei Simoncelli, giovani talenti in ascesa, si salvò con 180' di anticipo, ma solo dopo aver conquistato la miseria di un punto in 6 partite, risultati che avevano condotto all'arrivo di veterani come Galeoto, Ischia, Frezza e Innocenti, uomini di campo, leader naturali prima ancora che calciatori. E' quello che oggi pare mancare a questo Barletta: 2-3 figure che sul rettangolo di gioco con la loro semplice presenza conferiscano fiducia ai compagni più giovani, certo dotati tecnicamente ma ancora spesso immaturi sul piano caratteriale.
Se sarà fatto qualcosa non è certo saperlo, ma i primi nomi per rinforzare il sodalizio di via Veneto già circolano nel mare di navigati calciatori senza contratto che la "spending review" e il ringiovanimento attuati da tanti club hanno lasciato in dote. Ipotesi che riguardano il reparto arretrato, sin qui colpito ben 15 volte in stagione, e quello avanzato, dove manca l'uomo in grado di "accendere la luce": in tal senso restano vivi i rumors sull'attaccante esterno, classe 1985, Lucas Longoni. L'argentino tre anni fa si era imposto come uno dei talenti più validi della Seconda Divisione, segnando quindici reti nelle fila del Catanzaro. Nel campionato terminato lo scorso giugno è stato fra le colonne del Siracusa, segnando sette gol decisivi oltre a sfornare sei assist. Dal Sud America arriva anche il nome di Gaetan Tomas Guzman: l'anno scorso complessivamente 35 presenze e 8 centri tra Prima Divisione e Serie B con Piacenza e Gubbio, l'attaccante paraguaiano, oggi 30enne, è un altro dei nomi caldi, alla pari di Andrea Rabito, classe 1980, una vita spesa tra seconda e terza serie del calcio italiano. Attaccante esterno, seconda punta o trequartista, l'attaccante nato a Vicenza 32 anni fa è un'altra pista che il Barletta persegue per rimpolpare un reparto che sin qui ha partorito 8 reti in 11 partite ufficiali tra Campionato e coppe. In difesa il nome che si fa è principalmente uno, e porta a Daniele Ficagna: classe 1981, 23 presenze e una rete nello scorso anno a Empoli, porterebbe fisico ed esperienza alla retroguardia biancorossa, alla pari di Nicolò Consolini, "scaricato" dal Sassuolo dopo otto stagioni e oltre 200 presenze tra C1 e B: il terzino destro classe 1984 è un altro dei nomi nella folta lista di "desiderata" in casa-Barletta Calcio. Perchè la storia, anche nel calcio, è spesso buona maestra.
(Twitter: @GuerraLuca88
Un neo, quello della scarsa esperienza in rosa, già "scoperto" in estate con le dimissioni presentate dall'ex allenatore biancorosso Novelli e respinte da Pavone e dalla dirigenza a fine agosto. Un nervo che si è inesorabilmente riproposto ogni domenica, evidenziato anche da Stringara nel post-partita di domenica ("Ci manca la cattiveria, gli attributi"), che va assolutamente colmato, e prima di gennaio, quando potrebbe essere già troppo tardi. La storia è buona maestra in tal senso: non più tardi di due stagioni fa il Barletta dei Bellomo, dei Simoncelli, giovani talenti in ascesa, si salvò con 180' di anticipo, ma solo dopo aver conquistato la miseria di un punto in 6 partite, risultati che avevano condotto all'arrivo di veterani come Galeoto, Ischia, Frezza e Innocenti, uomini di campo, leader naturali prima ancora che calciatori. E' quello che oggi pare mancare a questo Barletta: 2-3 figure che sul rettangolo di gioco con la loro semplice presenza conferiscano fiducia ai compagni più giovani, certo dotati tecnicamente ma ancora spesso immaturi sul piano caratteriale.
Se sarà fatto qualcosa non è certo saperlo, ma i primi nomi per rinforzare il sodalizio di via Veneto già circolano nel mare di navigati calciatori senza contratto che la "spending review" e il ringiovanimento attuati da tanti club hanno lasciato in dote. Ipotesi che riguardano il reparto arretrato, sin qui colpito ben 15 volte in stagione, e quello avanzato, dove manca l'uomo in grado di "accendere la luce": in tal senso restano vivi i rumors sull'attaccante esterno, classe 1985, Lucas Longoni. L'argentino tre anni fa si era imposto come uno dei talenti più validi della Seconda Divisione, segnando quindici reti nelle fila del Catanzaro. Nel campionato terminato lo scorso giugno è stato fra le colonne del Siracusa, segnando sette gol decisivi oltre a sfornare sei assist. Dal Sud America arriva anche il nome di Gaetan Tomas Guzman: l'anno scorso complessivamente 35 presenze e 8 centri tra Prima Divisione e Serie B con Piacenza e Gubbio, l'attaccante paraguaiano, oggi 30enne, è un altro dei nomi caldi, alla pari di Andrea Rabito, classe 1980, una vita spesa tra seconda e terza serie del calcio italiano. Attaccante esterno, seconda punta o trequartista, l'attaccante nato a Vicenza 32 anni fa è un'altra pista che il Barletta persegue per rimpolpare un reparto che sin qui ha partorito 8 reti in 11 partite ufficiali tra Campionato e coppe. In difesa il nome che si fa è principalmente uno, e porta a Daniele Ficagna: classe 1981, 23 presenze e una rete nello scorso anno a Empoli, porterebbe fisico ed esperienza alla retroguardia biancorossa, alla pari di Nicolò Consolini, "scaricato" dal Sassuolo dopo otto stagioni e oltre 200 presenze tra C1 e B: il terzino destro classe 1984 è un altro dei nomi nella folta lista di "desiderata" in casa-Barletta Calcio. Perchè la storia, anche nel calcio, è spesso buona maestra.
(Twitter: @GuerraLuca88