Calcio
Calcio, saltata la trattativa per l'acquisto dell'Andria da parte dei Di Cosola
E sul Barletta: "Ho cercato di parlarne, ma la famiglia Tatò non vuole lasciare"
Barletta - martedì 6 novembre 2012
0.15
Lo scambio di consegne ufficiale sembrava già essere avvenuto domenica 28 ottobre con saluti e abbracci sugli spalti dello stadio "Degli Ulivi" in occasione di Andria-Latina e sembrava una formalità il passaggio delle quote societarie dell'A.S. Andria Calcio da Pasquale Fusiello a Pasquale Di Cosola, imprenditore barlettano 42enne figlio del più noto Francesco che tra il 1985 e il 1990, negli "storici" anni della serie B, ha detenuto la presidenza della S.S. Barletta Calcio. Ma il deferimento che ha raggiunto il club biancazzurro nella giornata di venerdì scorso ha mutato del tutto i piani, fino a portare all'interruzione della trattativa, come confermato dallo stesso Di Cosola ieri sera durante la trasmissione "Pronto che calcio è" su Teledehon.
"In sostanza oggi la trattativa è saltata del tutto- ha spiegato Di Cosola- Oggi ho anche mostrato la fidejussione bancaria che conferma il fatto che ero in grado di dare una copertura economica alla trattativa. Il nocciolo della questione è stato il mancato avviso del deferimento subito dalla società, che ho appreso attraverso un fax arrivato in sede venerdì pomeriggio alle 17. Ero seriamente interessato ad acquistare l'Andria, non volevo certo far perdere tempo e non volevo perdere tempo. Purtroppo però mi sono reso conto che le condizioni sono saltate del tutto". Deferimento arrivato nei confronti del "Sig. Vallarella Luca, Amministratore Unico della Società A.S. Andria Bat S.r.l.- si leggeva nel comunicato della Figc- per la mancata attestazione agli Organi federali competenti del pagamento di tutti gli emolumenti dovuti ai propri tesserati relativi alle mensilità di maggio e giugno 2012 nei termini stabiliti dalla normativa federale nonché per aver sottoscritto e depositato presso la Co.Vi.So.C. la dichiarazione datata 17/09/2012, attestante circostanze e dati contabili non veridici" e "la Società A.S. ANDRIA BAT S.r.l. a titolo di responsabilità diretta ed oggettiva ai sensi dell'articolo 4, commi 1 e 2, del C.G.S.". Un deferimento che potrebbe costare anche una penalizzazione al club biancazzurro, oggi a quota 12 in classifica con un punto di penalizzazione già sul groppone.
Di Cosola ha risposto anche alle domande sulle fasi dell'approccio con il club andriese: "C'era stato un avvicinamento a giugno, ma non vi erano le basi per intavolare la trattativa. Poi sono stato contattato a fine luglio quando era in atto la querelle tra Fusiello e Attimonelli, ma l'operazione è ripresa a metà settembre, quando Fusiello era in trattativa anche con altri imprenditori, ma da quello che mi risulta nessuno aveva portato la fidejussione bancaria per Attimonelli al di fuori di me". Su un possibile interessamento per il Barletta: "Ho più volte cercato di intavolare una trattativa, ma non ho trovato porte aperte. Io non credo assolutamente che la famiglia Tatò voglia uscire dal mondo del calcio".
Sembra così saltare definitivamente l'arrivo dei Di Cosola ad Andria, un passaggio di proprietà che avrebbe ridestato tanti legami con Barletta, a partire appunto dalla nuova proprietà, fino allo staff societario. Nel ruolo di dg ci sarebbe infatti stato Giuseppe Falcone, ex-direttore generale del Barletta Calcio fino a giugno 2012, mentre come consulente dell'area tecnica sarebbe stato inserito nell'organigramma Renzo Castagnini, ds biancorosso- mai amato dalla piazza- da maggio 2011 a dicembre 2011. Sarebbe stato invece essere confermato l'attuale staff dirigenziale e tecnico. Piani che sembrano oggi destinati a finire nel dimenticatoio.
(Twitter: @GuerraLuca88)
"In sostanza oggi la trattativa è saltata del tutto- ha spiegato Di Cosola- Oggi ho anche mostrato la fidejussione bancaria che conferma il fatto che ero in grado di dare una copertura economica alla trattativa. Il nocciolo della questione è stato il mancato avviso del deferimento subito dalla società, che ho appreso attraverso un fax arrivato in sede venerdì pomeriggio alle 17. Ero seriamente interessato ad acquistare l'Andria, non volevo certo far perdere tempo e non volevo perdere tempo. Purtroppo però mi sono reso conto che le condizioni sono saltate del tutto". Deferimento arrivato nei confronti del "Sig. Vallarella Luca, Amministratore Unico della Società A.S. Andria Bat S.r.l.- si leggeva nel comunicato della Figc- per la mancata attestazione agli Organi federali competenti del pagamento di tutti gli emolumenti dovuti ai propri tesserati relativi alle mensilità di maggio e giugno 2012 nei termini stabiliti dalla normativa federale nonché per aver sottoscritto e depositato presso la Co.Vi.So.C. la dichiarazione datata 17/09/2012, attestante circostanze e dati contabili non veridici" e "la Società A.S. ANDRIA BAT S.r.l. a titolo di responsabilità diretta ed oggettiva ai sensi dell'articolo 4, commi 1 e 2, del C.G.S.". Un deferimento che potrebbe costare anche una penalizzazione al club biancazzurro, oggi a quota 12 in classifica con un punto di penalizzazione già sul groppone.
Di Cosola ha risposto anche alle domande sulle fasi dell'approccio con il club andriese: "C'era stato un avvicinamento a giugno, ma non vi erano le basi per intavolare la trattativa. Poi sono stato contattato a fine luglio quando era in atto la querelle tra Fusiello e Attimonelli, ma l'operazione è ripresa a metà settembre, quando Fusiello era in trattativa anche con altri imprenditori, ma da quello che mi risulta nessuno aveva portato la fidejussione bancaria per Attimonelli al di fuori di me". Su un possibile interessamento per il Barletta: "Ho più volte cercato di intavolare una trattativa, ma non ho trovato porte aperte. Io non credo assolutamente che la famiglia Tatò voglia uscire dal mondo del calcio".
Sembra così saltare definitivamente l'arrivo dei Di Cosola ad Andria, un passaggio di proprietà che avrebbe ridestato tanti legami con Barletta, a partire appunto dalla nuova proprietà, fino allo staff societario. Nel ruolo di dg ci sarebbe infatti stato Giuseppe Falcone, ex-direttore generale del Barletta Calcio fino a giugno 2012, mentre come consulente dell'area tecnica sarebbe stato inserito nell'organigramma Renzo Castagnini, ds biancorosso- mai amato dalla piazza- da maggio 2011 a dicembre 2011. Sarebbe stato invece essere confermato l'attuale staff dirigenziale e tecnico. Piani che sembrano oggi destinati a finire nel dimenticatoio.
(Twitter: @GuerraLuca88)