Calcio
Calcio, Renzo Castagnini lascia il Barletta
Ds e club rescindono il contratto per "motivi familiari"
Barletta - domenica 18 dicembre 2011
19.16
Non è arrivato a festeggiare l'anniversario il matrimonio celebrato in fanfara alla fine dello scorso campionato tra il ds Renzo Castagnini e la S.S. Barletta Calcio. Nel post-partita di Barletta-Piacenza, mentre si celebravano i protagonisti del successo grazie al quale i biancorossi hanno superato gli emiliani, chiudendo il 2011 in terza posizione e a soli 4 punti dalla vetta, obiettivo quasi impossibile appena un mese e mezzo fa, presso la Sala Stampa del "Cosimo Puttilli" l'addetto stampa Matteo Tabacco ha dato lettura di un comunicato ufficiale nel quale si riportava la notizia della rescissione del contratto che legava Castagnini al sodalizio di via Vittorio Veneto: l'interruzione del rapporto contrattuale è stata motivata con "motivi familiari" che hanno obbligato il direttore sportivo ad abbandonare l'avventura in Puglia. Di seguito riportiamo il testo integrale della nota ufficiale, riportata da pochi minuti sul sito web del Barletta Calcio: "La S.S. Barletta Calcio comunica di aver risolto consensualmente il contratto con il Direttore Sportivo Renzo Castagnini, non potendo quest'ultimo, più continuare il rapporto di lavoro che lo legava alla società biancorossa per sopraggiunti motivi familiari. La S.S. Barletta Calcio, prendendo atto di tale decisione, ringrazia Renzo Castagnini per l'opera svolta all'interno della società biancorossa augurandogli un brillante prosieguo della sua carriera".
Niente panettone dunque per Castagnini, il quale era arrivato a Barletta nello scorso gennaio, al termine della sua avventura con il Cosenza; il suo ruolo all'interno della società nelle vesti di Direttore Sportivo era stato ufficializzato solo a maggio, al termine della stagione sportiva 2010/2011, conclusa con una emozionante cavalcata-salvezza compiuta dal Barletta. Alcuni acquisti poco oculati e sin qui scarsamente ripagati sul terreno di gioco (vedi Di Gennaro, Angeletti, Di Cecco), uniti alla sua opposizione alla permanenza in maglia biancorossa di alcuni capisaldi della squadra che nella seconda parte della scorsa stagione regalò tante soddisfazioni, come Galeoto, Ischia, Lucioni, Rajcic e Innocenti, avevano presto reso difficile la maturazione dell'amore tra il popolo biancorosso e Castagnini, oggetto di pesanti contestazioni in particolare a fine ottobre, quando arrivarono due sconfitte consecutive tra le mura casalinghe contro Trapani e Feralpi Salò; nemmeno con mister Cari i rapporti sembravano idilliaci, forse condizionati da alcune divergenze in sede di calciomercato. Ora si attendono le decisioni di patron Roberto Tatò, che aveva difeso a spada tratta in più occasioni l'operato di Castagnini, per sapere come e chi lo sostituirà nel ruolo di direttore sportivo, posizione cruciale in vista della sessione di mercato che caratterizzerà l'intero mese di gennaio 2012.
Niente panettone dunque per Castagnini, il quale era arrivato a Barletta nello scorso gennaio, al termine della sua avventura con il Cosenza; il suo ruolo all'interno della società nelle vesti di Direttore Sportivo era stato ufficializzato solo a maggio, al termine della stagione sportiva 2010/2011, conclusa con una emozionante cavalcata-salvezza compiuta dal Barletta. Alcuni acquisti poco oculati e sin qui scarsamente ripagati sul terreno di gioco (vedi Di Gennaro, Angeletti, Di Cecco), uniti alla sua opposizione alla permanenza in maglia biancorossa di alcuni capisaldi della squadra che nella seconda parte della scorsa stagione regalò tante soddisfazioni, come Galeoto, Ischia, Lucioni, Rajcic e Innocenti, avevano presto reso difficile la maturazione dell'amore tra il popolo biancorosso e Castagnini, oggetto di pesanti contestazioni in particolare a fine ottobre, quando arrivarono due sconfitte consecutive tra le mura casalinghe contro Trapani e Feralpi Salò; nemmeno con mister Cari i rapporti sembravano idilliaci, forse condizionati da alcune divergenze in sede di calciomercato. Ora si attendono le decisioni di patron Roberto Tatò, che aveva difeso a spada tratta in più occasioni l'operato di Castagnini, per sapere come e chi lo sostituirà nel ruolo di direttore sportivo, posizione cruciale in vista della sessione di mercato che caratterizzerà l'intero mese di gennaio 2012.