Calcio
Calcio, Macalli parla dei tagli in Lega Pro
Le parole del presidente a Odeon Tv
Barletta - martedì 24 maggio 2011
Lega Pro e tagli. Sul tema in questione nella serata di ieri è intervenuto Il presidente della Lega Pro Mario Macalli, ospite telefonico della trasmissione "Csiamo su Odeon", trasmissione di Odeon Tv dedicata alla terza serie. Durante il suo intervento il presidente Macalli ha fatto il punto della situazione economica in Lega Pro a pochi giorni dal termine della regular season, a bocce ferme.
« Lunedì ho avuto una riunione con le società di Seconda Divisione. Non siamo evidentemente entusiasti per la situazione- ha spiegato Macalli- anzi siamo molto preoccupati. C'è una grave crisi, vogliamo contenere i danni. Ci potrebbero essere dei danni notevoli. Abbiamo dei presidenti con molte difficoltà ». Il presidente è tornato anche sulle voci che lo vorrebbero dimissionario: « Guardate che io non sono attaccato alla poltrona. La nostra Lega è formata da tanti "volontari", magari per qualcuno siamo degli incapaci, noi invece pensiamo di non esserlo. Le battaglie vanno fatte dall'interno- ha puntualizzato il presidente- le inconguenze del sistema vanno denunciate e valutate. Non è scappando che si risolvono i problemi. Abbiamo minacciato lo sciopero se fosse passata la legge sugli stadi. Io come Mario Macalli ho denunciato la Lega Nazionale di Serie A e penso di andare alla Procura della Repubblica. Io ci metto sempre la mia faccia ».
Tra i temi affrontati anche le strategie di marketing da perseguire per risollevare il "marchio" Lega Pro. Su questo punto Macalli è stato intransigente: «Ma non scherziamo! Fino a quando ci sarò io, i numeri nella mia Lega saranno ancora dall'1 all'11. Tra l'altro credo che anche la serie B tornerà a questa numerazione. I numeri 97, 98 e 99 lasciamoli agli altri. Noi abbiamo giocatori sconosciuti, le maglie personalizzate sarebbero un'ulteriore spesa per le nostre società e non un guadagno. Per me l'1 è il portiere, il 2 il terzino destro e via discorrendo ... ». Parole decise quelle di Macalli, presidente di una Lega Pro che si appresta a vivere un'altra estate di fuoco e sangue (sportivo)…
« Lunedì ho avuto una riunione con le società di Seconda Divisione. Non siamo evidentemente entusiasti per la situazione- ha spiegato Macalli- anzi siamo molto preoccupati. C'è una grave crisi, vogliamo contenere i danni. Ci potrebbero essere dei danni notevoli. Abbiamo dei presidenti con molte difficoltà ». Il presidente è tornato anche sulle voci che lo vorrebbero dimissionario: « Guardate che io non sono attaccato alla poltrona. La nostra Lega è formata da tanti "volontari", magari per qualcuno siamo degli incapaci, noi invece pensiamo di non esserlo. Le battaglie vanno fatte dall'interno- ha puntualizzato il presidente- le inconguenze del sistema vanno denunciate e valutate. Non è scappando che si risolvono i problemi. Abbiamo minacciato lo sciopero se fosse passata la legge sugli stadi. Io come Mario Macalli ho denunciato la Lega Nazionale di Serie A e penso di andare alla Procura della Repubblica. Io ci metto sempre la mia faccia ».
Tra i temi affrontati anche le strategie di marketing da perseguire per risollevare il "marchio" Lega Pro. Su questo punto Macalli è stato intransigente: «Ma non scherziamo! Fino a quando ci sarò io, i numeri nella mia Lega saranno ancora dall'1 all'11. Tra l'altro credo che anche la serie B tornerà a questa numerazione. I numeri 97, 98 e 99 lasciamoli agli altri. Noi abbiamo giocatori sconosciuti, le maglie personalizzate sarebbero un'ulteriore spesa per le nostre società e non un guadagno. Per me l'1 è il portiere, il 2 il terzino destro e via discorrendo ... ». Parole decise quelle di Macalli, presidente di una Lega Pro che si appresta a vivere un'altra estate di fuoco e sangue (sportivo)…