Calcio
Calcio, le pagelle di Andria-Barletta
Mazzarani il migliore in campo, disastrosa la direzione arbitrale
Barletta - martedì 24 gennaio 2012
12.16
Sarà un derby da ricordare, soprattutto per i tifosi andriesi. Alla prima ufficiale di mister Cosco, sono i bianco blu del presidente Fusiello ad avere la meglio su un irriconoscibile Barletta, che evidentemente in trasferta (e di sera) non rende al meglio in questo 2012. La seconda trasferta dell'anno, se di trasferta si può parlare in questo caso, termina con un inaspettato 2-1 per i padroni di casa, che in un periodo di "vacche magre" riescono a raggranellare 3 punti fondamentali per la corsa-salvezza. Decisive le reti di Mattia Minesso e di Alberto Cossentino, che vanificano la bella rete siglata da Raffaele Franchini. Episodi e recriminazioni la fanno da padrone, in un derby deciso probabilmente dai fischi arbitrali e non, come dovrebbe essere, dalla superiorità di una delle due contendenti. Ma si sa, le parole sono solo palliativi quando ci si trova dinanzi ad una sconfitta tanto pesante quanto importante ai fini della classifica. Ed è per questo che con le parole cercheremo di analizzare i fatti, le prestazioni offerte dai singoli protagonisti di questo ennesimo campitolo del derby della sesta provincia pugliese:
Sicignano 6: per 56 minuti non viene particolarmente impegnato. Si limita al compitino; poi è costretto ad uscire per un dolore al ginocchio. SUFFICIENTE
Pane 6: entra a freddo nel momento più caldo del derby. Per poco non riesce a parare il rigore. Si fa sempre trovare pronto quando viene chiamato in causa, ad eccezione del tapin ravvicinato di Cossentino che spiana la strada alla vittoria andriese. SFORTUNATO
Pelagias 5,5: essere adattati a terzino contro un avversario come Comini non deve essere qualcosa di edificante. Il cipriota si danna l'anima, suda le proverbiali sette camicie per arginare lo sgusciante argentino. In fase propulsiva, poi, non riesce a spingere in maniera importante. Non si ricordano suoi tentativi di cross andati a buon fine. IN DIFFICOLTÁ
Migliaccio 6+: attento a non lasciare eccessivi spazi a Gambino, spesso non bada all'eleganza pur di allontanare il pericolo. Terribilmente efficace anche nel finale, quando evita il tris di Loiodice a pochi centimetri dalla fine. Apparso in crescita rispetto alle ultime uscite, nonostante avversari ostici e particolarmente ispirati. EFFICACE
Mengoni 6+: in una giornata storta, riesce comunque a mantenere compatta la fase difensiva, colpita più che altro da episodi su palla da fermo. Lotta come al solito contro gli avversari, esprimendo efficacia ed eleganza al tempo stesso. Se poi aggiungiamo anche che torna stoicamente in campo con il setto nasale rotto, diventa simbolo di attaccamento alla maglia e di eroismo sportivo. STOICO
Mazzarani 6,5 (IL MIGLIORE): davvero positiva la prova del "roscio" terzino biancorosso. Lotta sulla fascia contro avversari veloci, ostici e ispirati. Spesso ci mette una pezza in situazioni difficili. Sulla sua fascia è difficile passare. Quando esce lui, però, cambia molto e gli equilibri difensivi sembrano spezzarsi. GLADIATORIO
Masiero 5,5: gioca gli ultimi 30 minuti, quelli infernali in cui l'Andria scaglia tutte le frecce della sua faretra. Soffre terribilmente la velocità di Loiodice e di Taormina, e in avanti non riesce a dare un apporto importante e decisivo. IN APNEA
Guerri 4,5 (IL PEGGIORE): giornata storta per il capitano biancorosso. Non regge il ritmo delle "sportellate" con Arini e Paolucci, sbaglia una quantità eccessiva di passaggi. Da suoi errori nascono alcune situazioni (potenzialmente o effettivamente) pericolose. È la brutta copia del capitano combattivo ammirato la scorsa stagione. IRRICONOSCIBILE
Di Cecco 5,5: meglio del suo compagno di reparto, ma sicuramente non sufficiente. Continua ad alternare momenti di grande lucidità a momenti pieni di errori. Anche ad Andria sbaglia molto, ma viene ricordato anche per il suo assist d'oro per Hanine. In ogni caso, il confronto con Paolucci è nettamente a favore del neoacquisto del Cittadella. A CORRENTE ALTERNATA
Hanine 5: rilanciato da Cari per sostituire l'infortunato Simoncelli, "Ciro" viene proposto nel ruolo di trequartista centrale, ma il suo approccio alla partita non è dei migliori. Troppo timido, sembra estraneo al gioco biancorosso. Si ricorda solo per una conclusione che mette in difficoltà Menegon. Per il resto, sembra sempre più un PESCE FUOR D'ACQUA
Infantino 5-: entra e da più profondità alla manovra. Il suo impatto è moderatamente positivo. Poi quando ha sui piedi la palla del pareggio, riesce incredibilmente a sbagliare. Poi, lentamente, si eclissa, subendo lo strapotere fisico della difesa andriese. "STREGATO"
Schetter 5,5: prestazione non eccelsa anche per l'ex Cavese. Pur fornendo l'assist per il momentaneo vantaggio di Franchini, gioca pochi palloni rispetto al solito, ostinandosi in qualche dribbling di troppo. Potrebbe in qualche occasione anche tentare il tiro, ma preferisce altre opzioni. SPAESATO
Franchini 6: raggiunge la sufficienza soltanto grazie al gol del momentaneo pareggio. Per il resto, offre una prestazione inferiore alle aspettative. Corre spesso a vuoto; la manovra si svolge prevalentemente sul centro-sinistra. Cambia spesso posizione seguendo i dettami del mister ma, dovunque vada, sembra abbastanza abulico, talvolta privo di idee. Lo salva soltanto il gol. CROCE E DELIZIA
Mazzeo 6-: dopo una partita da marziano, ne arriva una da "comune mortale". Fa quel che può contro una difesa motivata e rocciosa, che gli lascia pochissimi spazi a disposizione, ma il buon Fabio non perde occasione per farsi notare con dribbling e passaggi mai banali. Le cose migliorano leggermente quando viene arretrato in una posizione dove può mettere la sua tecnica a disposizione della squadra. MAI BANALE
Mister Marco Cari 5: una delle poche colpe che ha è quella di aver sempre sostenuto di avere una squadra all'altezza della situazione. Gli uomini a sua disposizione non reggono, soprattutto psicologicamente, le situazioni più importanti. Per di più, considerando alcune scelte per lo meno opinabili, Hanine su tutti, dall'esterno pare guidare una Fiat con un motore Ferrari. Costretto a due cambi forzati, si intestardisce su certe opzioni, tralasciando giocatori potenzialmente decisivi come Angeletti (che avrebbe garantito maggiore propulsione sulla fascia) e Zappacosta (unico che potenzialmente era in grado di ostacolare lo strapotere di un marziano del centrocampo come Paolucci. C'è da lavorare molto, ma fino a quanto durerà la pazienza dell'ambiente?
Signor Borriello della sezione di Mantova 4: decisamente il "migliore" in campo. Male nella gestione dei cartellini gialli, arbitra all'inglese fischiando poco o niente, in un derby comunque maschio e non privo di interventi pericolosi, considerando anche i 4 infortunati (Sicignano, Mazzarani, Mengoni, Minesso). La ciliegina sulla torta è il calcio di rigore: episodi come quello fischiato dal signor Borriello se ne vedono a bizzeffe in tutta Italia, ma stranamente il penalty viene assegnato soltanto contro il Barletta. Inspiegabile la sua decisione, soprattutto se in casi analoghi (come capitano nel prosieguo) decide di sorvolare. DUE PESI, DUE MISURE
LE PAGELLE DELL' ANDRIA: Menegon 6.5; Meccariello 6.5, Contessa 6, Cossentino 6.5, Mucciante 6+; Arini 6+, Paolucci 7.5; Minesso 6 (67' Taormina 6+), Comini 6+ (79' Larosa s.v.), Russo 5.5 (57' Loiodice 7); Gambino 6. Allenatore: Vincenzo Cosco 7
Sicignano 6: per 56 minuti non viene particolarmente impegnato. Si limita al compitino; poi è costretto ad uscire per un dolore al ginocchio. SUFFICIENTE
Pane 6: entra a freddo nel momento più caldo del derby. Per poco non riesce a parare il rigore. Si fa sempre trovare pronto quando viene chiamato in causa, ad eccezione del tapin ravvicinato di Cossentino che spiana la strada alla vittoria andriese. SFORTUNATO
Pelagias 5,5: essere adattati a terzino contro un avversario come Comini non deve essere qualcosa di edificante. Il cipriota si danna l'anima, suda le proverbiali sette camicie per arginare lo sgusciante argentino. In fase propulsiva, poi, non riesce a spingere in maniera importante. Non si ricordano suoi tentativi di cross andati a buon fine. IN DIFFICOLTÁ
Migliaccio 6+: attento a non lasciare eccessivi spazi a Gambino, spesso non bada all'eleganza pur di allontanare il pericolo. Terribilmente efficace anche nel finale, quando evita il tris di Loiodice a pochi centimetri dalla fine. Apparso in crescita rispetto alle ultime uscite, nonostante avversari ostici e particolarmente ispirati. EFFICACE
Mengoni 6+: in una giornata storta, riesce comunque a mantenere compatta la fase difensiva, colpita più che altro da episodi su palla da fermo. Lotta come al solito contro gli avversari, esprimendo efficacia ed eleganza al tempo stesso. Se poi aggiungiamo anche che torna stoicamente in campo con il setto nasale rotto, diventa simbolo di attaccamento alla maglia e di eroismo sportivo. STOICO
Mazzarani 6,5 (IL MIGLIORE): davvero positiva la prova del "roscio" terzino biancorosso. Lotta sulla fascia contro avversari veloci, ostici e ispirati. Spesso ci mette una pezza in situazioni difficili. Sulla sua fascia è difficile passare. Quando esce lui, però, cambia molto e gli equilibri difensivi sembrano spezzarsi. GLADIATORIO
Masiero 5,5: gioca gli ultimi 30 minuti, quelli infernali in cui l'Andria scaglia tutte le frecce della sua faretra. Soffre terribilmente la velocità di Loiodice e di Taormina, e in avanti non riesce a dare un apporto importante e decisivo. IN APNEA
Guerri 4,5 (IL PEGGIORE): giornata storta per il capitano biancorosso. Non regge il ritmo delle "sportellate" con Arini e Paolucci, sbaglia una quantità eccessiva di passaggi. Da suoi errori nascono alcune situazioni (potenzialmente o effettivamente) pericolose. È la brutta copia del capitano combattivo ammirato la scorsa stagione. IRRICONOSCIBILE
Di Cecco 5,5: meglio del suo compagno di reparto, ma sicuramente non sufficiente. Continua ad alternare momenti di grande lucidità a momenti pieni di errori. Anche ad Andria sbaglia molto, ma viene ricordato anche per il suo assist d'oro per Hanine. In ogni caso, il confronto con Paolucci è nettamente a favore del neoacquisto del Cittadella. A CORRENTE ALTERNATA
Hanine 5: rilanciato da Cari per sostituire l'infortunato Simoncelli, "Ciro" viene proposto nel ruolo di trequartista centrale, ma il suo approccio alla partita non è dei migliori. Troppo timido, sembra estraneo al gioco biancorosso. Si ricorda solo per una conclusione che mette in difficoltà Menegon. Per il resto, sembra sempre più un PESCE FUOR D'ACQUA
Infantino 5-: entra e da più profondità alla manovra. Il suo impatto è moderatamente positivo. Poi quando ha sui piedi la palla del pareggio, riesce incredibilmente a sbagliare. Poi, lentamente, si eclissa, subendo lo strapotere fisico della difesa andriese. "STREGATO"
Schetter 5,5: prestazione non eccelsa anche per l'ex Cavese. Pur fornendo l'assist per il momentaneo vantaggio di Franchini, gioca pochi palloni rispetto al solito, ostinandosi in qualche dribbling di troppo. Potrebbe in qualche occasione anche tentare il tiro, ma preferisce altre opzioni. SPAESATO
Franchini 6: raggiunge la sufficienza soltanto grazie al gol del momentaneo pareggio. Per il resto, offre una prestazione inferiore alle aspettative. Corre spesso a vuoto; la manovra si svolge prevalentemente sul centro-sinistra. Cambia spesso posizione seguendo i dettami del mister ma, dovunque vada, sembra abbastanza abulico, talvolta privo di idee. Lo salva soltanto il gol. CROCE E DELIZIA
Mazzeo 6-: dopo una partita da marziano, ne arriva una da "comune mortale". Fa quel che può contro una difesa motivata e rocciosa, che gli lascia pochissimi spazi a disposizione, ma il buon Fabio non perde occasione per farsi notare con dribbling e passaggi mai banali. Le cose migliorano leggermente quando viene arretrato in una posizione dove può mettere la sua tecnica a disposizione della squadra. MAI BANALE
Mister Marco Cari 5: una delle poche colpe che ha è quella di aver sempre sostenuto di avere una squadra all'altezza della situazione. Gli uomini a sua disposizione non reggono, soprattutto psicologicamente, le situazioni più importanti. Per di più, considerando alcune scelte per lo meno opinabili, Hanine su tutti, dall'esterno pare guidare una Fiat con un motore Ferrari. Costretto a due cambi forzati, si intestardisce su certe opzioni, tralasciando giocatori potenzialmente decisivi come Angeletti (che avrebbe garantito maggiore propulsione sulla fascia) e Zappacosta (unico che potenzialmente era in grado di ostacolare lo strapotere di un marziano del centrocampo come Paolucci. C'è da lavorare molto, ma fino a quanto durerà la pazienza dell'ambiente?
Signor Borriello della sezione di Mantova 4: decisamente il "migliore" in campo. Male nella gestione dei cartellini gialli, arbitra all'inglese fischiando poco o niente, in un derby comunque maschio e non privo di interventi pericolosi, considerando anche i 4 infortunati (Sicignano, Mazzarani, Mengoni, Minesso). La ciliegina sulla torta è il calcio di rigore: episodi come quello fischiato dal signor Borriello se ne vedono a bizzeffe in tutta Italia, ma stranamente il penalty viene assegnato soltanto contro il Barletta. Inspiegabile la sua decisione, soprattutto se in casi analoghi (come capitano nel prosieguo) decide di sorvolare. DUE PESI, DUE MISURE
LE PAGELLE DELL' ANDRIA: Menegon 6.5; Meccariello 6.5, Contessa 6, Cossentino 6.5, Mucciante 6+; Arini 6+, Paolucci 7.5; Minesso 6 (67' Taormina 6+), Comini 6+ (79' Larosa s.v.), Russo 5.5 (57' Loiodice 7); Gambino 6. Allenatore: Vincenzo Cosco 7