Calcio
Calcio, la soddisfazione della Lega Pro per la sentenza del TNAS
La nota pubblicata sul sito ufficiale
Barletta - sabato 18 giugno 2011
Pronta è arrivata la reazione della Lega Pro all'istanza di rimessione alla sentenza emessa ieri dalla Corte Costituzionale, che ha rigettato la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A in quanto considerata "infondata". Il contenzioso aveva come oggetto del l'assegnazione della quota di mutualità dei diritti TV di cui all'art. 24 del D.Lgs. 9/2008. La Lega presieduta da Mario Macalli, attraverso una nota emessa sul proprio sito ufficiale, ha espresso la propria soddisfazione. Ecco il testo del comunicato:
«Dopo il parere di illegittimità pronunciato dalla Figc in Consiglio Federale sulla costituzione della Fondazione prevista dalla Legge Melandri, così come effettuata unilateralmente e senza il rispetto delle regole da parte della Lega di Serie A, un altro passo avanti verso il riconoscimento dei propri diritti è stato compiuto ieri con il TNAS, il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport presso il Coni, la massima autorità in campo di Giustizia Sportiva.
Il Collegio arbitrale, davanti al quale pende il ricorso promosso dalla Lega Pro nei confronti della Lega di Serie A, per il riconoscimento della quota di mutualità nascente dai diritti televisivi, in conformità a quanto stabilito dalla Legge Melandri, ha infatti rigettato in quanto "manifestamente infondata" la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Lega di Serie A proprio sulla Legge Melandri, con il chiaro intento di bloccare l'intero processo ed evitare una solenne condanna.
Dopo il provvedimento di ieri il Collegio Arbitrale, presieduto dalla Dott.ssa Raso, potrà proseguire i propri lavori e giungere così alla decisione finale che si attende per la fine di agosto.
Il Collegio, con la stessa ordinanza, ha anche rigettato la richiesta della Lega di Serie A che voleva che fosse disposta la cancellazione della espressione "arrogante" contenuta in una memoria depositata dalla Lega Pro all'indirizzo della Lega di Serie A. La stessa Lega di A si era opposta al fatto che la Lega Pro ha chiamato il causa la vecchia LNP. Il Tnas ha fissato per il 28 giugno 2011 la discussione per il procedimento e in quella sede la Lega Pro ribadirà l'opportunità di discutere la materia nello stesso collegio a cui è stato assegnato il procedimento precedente ».
«Dopo il parere di illegittimità pronunciato dalla Figc in Consiglio Federale sulla costituzione della Fondazione prevista dalla Legge Melandri, così come effettuata unilateralmente e senza il rispetto delle regole da parte della Lega di Serie A, un altro passo avanti verso il riconoscimento dei propri diritti è stato compiuto ieri con il TNAS, il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport presso il Coni, la massima autorità in campo di Giustizia Sportiva.
Il Collegio arbitrale, davanti al quale pende il ricorso promosso dalla Lega Pro nei confronti della Lega di Serie A, per il riconoscimento della quota di mutualità nascente dai diritti televisivi, in conformità a quanto stabilito dalla Legge Melandri, ha infatti rigettato in quanto "manifestamente infondata" la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Lega di Serie A proprio sulla Legge Melandri, con il chiaro intento di bloccare l'intero processo ed evitare una solenne condanna.
Dopo il provvedimento di ieri il Collegio Arbitrale, presieduto dalla Dott.ssa Raso, potrà proseguire i propri lavori e giungere così alla decisione finale che si attende per la fine di agosto.
Il Collegio, con la stessa ordinanza, ha anche rigettato la richiesta della Lega di Serie A che voleva che fosse disposta la cancellazione della espressione "arrogante" contenuta in una memoria depositata dalla Lega Pro all'indirizzo della Lega di Serie A. La stessa Lega di A si era opposta al fatto che la Lega Pro ha chiamato il causa la vecchia LNP. Il Tnas ha fissato per il 28 giugno 2011 la discussione per il procedimento e in quella sede la Lega Pro ribadirà l'opportunità di discutere la materia nello stesso collegio a cui è stato assegnato il procedimento precedente ».