Calcio
Calcio, la Lega Pro si classifica seconda nel concorso EPFL
Grande soddisfazione nelle parole del vicepresidente Pitrolo
Barletta - venerdì 8 luglio 2011
In un periodo "oscuro" per la crisi economica che attanaglia diversi club e la bufera del caos calcio-scommesse, arrivano dal campo le più grandi soddisfazioni per la Lega Pro presieduta da Mario Macalli. Nella serata di ieri alla Lega Pro è stato assegnato il secondo posto nell'arco del concorso promosso dalla Lega internazionale EPFL, Best Practices Awards 2010-2011, al quale hanno partecipato tutte le Leghe calcistiche professionistiche europee con oltre trenta progetti in gara. Sul sito ufficiale della Lega Pro il vicepresidente Archimede Pitrolo ha rilasciato le seguenti dichiarazioni che testimoniano tutta la gioia per il riconoscimento del gran lavoro svolto sul terreno di gioco nella terza e nella quarta categoria del calcio italiano. Ecco il commento di Pitrolo:
«E' un risultato eccellente che premia la nostra attività per il calcio dei giovani, per il loro impiego che porta contributi ai club che li fanno giocare. E' il riconoscimento- prosegue Pitrolo- che viene decretato anche a livello internazionale alla nostra politica di impiego dei giovani che possono essere la risposta concreta, tangibile alla crisi del calcio. Da oltre dieci anni lavoriamo per costruire il calcio dei giovani. Prendiamo la Spagna: hanno vinto i Mondiali e vince l´Under 21. Perché fanno giocare i giovani a 18 anni. Per noi a 24 anni sono ancora giovani. Perché non investire sui giovani? Ci sono squadre che hanno dato spazio ai giovani e sono salite di categoria. Un esempio attuale? Il Gubbio, ma anche il Cesena in passato».
«E' un risultato eccellente che premia la nostra attività per il calcio dei giovani, per il loro impiego che porta contributi ai club che li fanno giocare. E' il riconoscimento- prosegue Pitrolo- che viene decretato anche a livello internazionale alla nostra politica di impiego dei giovani che possono essere la risposta concreta, tangibile alla crisi del calcio. Da oltre dieci anni lavoriamo per costruire il calcio dei giovani. Prendiamo la Spagna: hanno vinto i Mondiali e vince l´Under 21. Perché fanno giocare i giovani a 18 anni. Per noi a 24 anni sono ancora giovani. Perché non investire sui giovani? Ci sono squadre che hanno dato spazio ai giovani e sono salite di categoria. Un esempio attuale? Il Gubbio, ma anche il Cesena in passato».