Calcio
Calcio, l'Atletico Roma trasloca a Pomezia
I capitolini "sfrattati" dal Flaminio
Barletta - martedì 12 luglio 2011
16.46
L'Atletico Roma trasloca a Pomezia. Dopo la ridda di voci sul futuro nebuloso del club romano, ieri è stato l'amministratore delegato Davide Ciaccia a fare chiarezza. «Siamo profondamente delusi dal fatto che il giorno dopo la finale con la Juve Stabia, partita destinata comunque a restare nella storia calcistica della nostra città, sia partita una sorta di caccia alle streghe. Ho sentito parlare di default, di fallimento, di inadempienze. Invece posso assicurare che entro domani l'iter burocratico relativo all'iscrizione al campionato di Prima Divisione sarà completato. La fidejussione bancaria vera- ha rimarcato con un vena polemica il dirigente romano - è stata ritirata e sarà consegnata martedì così come saranno saldate le altre pen¬denze economiche relative agli emolumenti dei calciatori e ai contributi previdenziali»".
La delusione per la mancata promozione in serie B ha lasciato il segno. Ripartire non è stato facile. I fratelli Ciaccia non erano più disposti a certi investimenti e avevano pensato anche a farsi da parte complice il problema dello stadio "Flaminio".« Effettivamente non c'era grande voglia di continuare. E' stato il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, a spronarci ad andare avanti. Le sue parole sono state una bella iniezione di fiducia».
Lasciare la capitale rappresenta comunque una sconfitta. «Certamente ma che dovevamo fare? A tre giorni dall'iscrizione al campionato è arrivata la conferma dell'inagibilità del Flaminio. A quel punto abbiamo dovuto rivolgerci altrove e grazie alla disponibilità del sindaco De Fusco abbiamo accettato di trasferirci a Pomezia dove non vogliamo essere solo ospiti ma possibilmente coinvolgere i tifosi locali. Purtroppo a Roma siamo stati completamente abbandonati. Dopo la finale di andata, il presidente dello Juve Stabia si permise di dire che l'Atletico aveva più politici che tifosi al seguito. Invece nel ritorno la Juve Stabia ha vinto alla luce del sole. Nessuno però ci ha chiesto scusa. L'Atletico è stato abbandonato dalla città e dai suoi amministratori. Capisco che una città come Roma abbia problemi più urgenti da risolvere, ma nessuno ha mosso un dito per aiutarci»
Ma la Lega non aveva già respinto l'eventualità di giocare a Rieti? «Sì, l'ipotesi Rieti è stata scartata, ma il fatto che Pomezia sia nella stessa provincia della sede del club dovrebbe rientrare nella compatibilità delle norme federali in vigore. Se tut¬to dovesse andare per il verso giusto la base operativa per gli allenamenti sarà Fregene". Scongiurato il fallimento la terza forza capitolina continuerà dunque a vivere. "A livello di proprietà non cambia nulla. La novità è rappresentata da un gruppo di imprenditori locali che hanno confermato la loro disponibilità ad un rapporto di sponsorizzazione. Staff tecnico e dirigenziale sarà confermato. Ma per il momento aspettiamo l'ok della Lega e poi ne riparleremo».
Fonte: Corriere dello Sport
La delusione per la mancata promozione in serie B ha lasciato il segno. Ripartire non è stato facile. I fratelli Ciaccia non erano più disposti a certi investimenti e avevano pensato anche a farsi da parte complice il problema dello stadio "Flaminio".« Effettivamente non c'era grande voglia di continuare. E' stato il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, a spronarci ad andare avanti. Le sue parole sono state una bella iniezione di fiducia».
Lasciare la capitale rappresenta comunque una sconfitta. «Certamente ma che dovevamo fare? A tre giorni dall'iscrizione al campionato è arrivata la conferma dell'inagibilità del Flaminio. A quel punto abbiamo dovuto rivolgerci altrove e grazie alla disponibilità del sindaco De Fusco abbiamo accettato di trasferirci a Pomezia dove non vogliamo essere solo ospiti ma possibilmente coinvolgere i tifosi locali. Purtroppo a Roma siamo stati completamente abbandonati. Dopo la finale di andata, il presidente dello Juve Stabia si permise di dire che l'Atletico aveva più politici che tifosi al seguito. Invece nel ritorno la Juve Stabia ha vinto alla luce del sole. Nessuno però ci ha chiesto scusa. L'Atletico è stato abbandonato dalla città e dai suoi amministratori. Capisco che una città come Roma abbia problemi più urgenti da risolvere, ma nessuno ha mosso un dito per aiutarci»
Ma la Lega non aveva già respinto l'eventualità di giocare a Rieti? «Sì, l'ipotesi Rieti è stata scartata, ma il fatto che Pomezia sia nella stessa provincia della sede del club dovrebbe rientrare nella compatibilità delle norme federali in vigore. Se tut¬to dovesse andare per il verso giusto la base operativa per gli allenamenti sarà Fregene". Scongiurato il fallimento la terza forza capitolina continuerà dunque a vivere. "A livello di proprietà non cambia nulla. La novità è rappresentata da un gruppo di imprenditori locali che hanno confermato la loro disponibilità ad un rapporto di sponsorizzazione. Staff tecnico e dirigenziale sarà confermato. Ma per il momento aspettiamo l'ok della Lega e poi ne riparleremo».
Fonte: Corriere dello Sport