Calcio
Calcio, il presidente del Barletta Sfrecola: «Senza fatti ce ne andiamo!»
Dure parole in una conferenza stampa
Barletta - mercoledì 28 aprile 2010
Quest'oggi presso la sala conferenza del Nicotel Barletta si è tenuta un'importante conferenza stampa del Barletta Calcio. Erano presenti i vertici societari, il presidente Sfrecola, l'avvocato Russo, il direttore sportivo Geria e l'addetto stampa della società calcistica, Dario Dimastromatteo. Dure le parole di tutti i presenti, esasperati dalla questione stadio che ancora una volta turba i sogni di tifosi, squadra e società. Lo stadio Puttilli e la situazione costa sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista psicologico. Il Comune continua a tacere, rimandando la questione, ma ora la società è giunta ad un bivio, esasperata dalle risposte inesistenti da chi di competenza.
Secche e pesanti sono le affermazioni del presidente Sfrecola: «Vogliamo le risposte dal Comune. Per troppe volte abbiamo sollecitato chi di dovere ma non ci sono giunte risposte. Così non ci sono le condizioni tecniche per continuare. La situazione è grave. Lo stadio non è a norma e senza l'intervento del Comune non possiamo garantire la programmazione per la prossima stagione. È probabile l'ingresso nella zona play – off e si potrebbe anche procedere ai ripescaggi, ma senza un progetto serio noi non andiamo da nessuna parte e consegneremo la squadra nelle mani del sindaco.»
«Non è possibile che per ogni allenamento siamo costretti a spostarci nei centri sportivi di Trani, Canosa e Trinitapoli. È inconcepibile che i ragazzi che portano i colori della nostra città siano costretti a giocare sempre in trasferta. I nostri ragazzi stanno facendo molto bene. Il nostro è un miracolo sportivo, ma il miracolo non si può ripetere senza uno stadio»
Ancora più taglienti le parole dell'avvocato Russo: «Tutti noi abbiamo creduto nel progetto di un fantomatico stadio nuovo ma dove andiamo se non si è capaci di mettere a norma l'illuminazione o di rifare il campetto retrostante lo stadio? Non ci aspettiamo grandi cose ma partiamo dai piccoli passi: se non si adegua lo stadio alle norme della Lega l'anno prossimo non possiamo giocare. Proviamo a far adeguare lo stadio, con piccoli accorgimenti cerchiamo di rendere lo stadio migliore. Senza questi accorgimenti la società si tirerà indietro perché non verrebbero ripagati i sacrifici fatti da tutti noi della società. I ragazzi della squadra si stanno comportando benissimo e non si lamentano delle condizioni assurde che stanno vivendo, ma non è più possibile andare avanti in questo modo!»
Laconiche le affermazioni di Geria: «La squadra ha fatto tanto per la città, siamo in lotta per i play – off e nessuno auspicava qualcosa di simile ad inizio stagione. La società viene ripagata con assenza di risposte. La squadra è costretta a giocare in campi non regolamentari, con molti rischi – infortunio. Al Puttilli, poi, i giardinieri sono costretti ai miracoli per resuscitare il manto erboso. Spesso sulla pista d'atletica sfrecciano motorini, oltre a pseudo atleti dai 4 ai 74 anni. Queste sono situazioni ridicole e molto comiche ma servono a far capire a tutti in che condizioni giochiamo ogni giorno. In queste condizioni la società giustamente non rinnova il contratto perché siamo tutti incerti sul futuro. Io e anche molti giocatori vorremmo restare qui ma tuttora non ci sono le prerogative possibili per continuare un progetto serio.»
Dopo le dure parole di denuncia dei vertici societari della più importante squadra di calcio di Barletta, tutti si attendono risposte e segnali dal Comune, per continuare a sperare nel sogno e nel miracolo Barletta.
Secche e pesanti sono le affermazioni del presidente Sfrecola: «Vogliamo le risposte dal Comune. Per troppe volte abbiamo sollecitato chi di dovere ma non ci sono giunte risposte. Così non ci sono le condizioni tecniche per continuare. La situazione è grave. Lo stadio non è a norma e senza l'intervento del Comune non possiamo garantire la programmazione per la prossima stagione. È probabile l'ingresso nella zona play – off e si potrebbe anche procedere ai ripescaggi, ma senza un progetto serio noi non andiamo da nessuna parte e consegneremo la squadra nelle mani del sindaco.»
«Non è possibile che per ogni allenamento siamo costretti a spostarci nei centri sportivi di Trani, Canosa e Trinitapoli. È inconcepibile che i ragazzi che portano i colori della nostra città siano costretti a giocare sempre in trasferta. I nostri ragazzi stanno facendo molto bene. Il nostro è un miracolo sportivo, ma il miracolo non si può ripetere senza uno stadio»
Ancora più taglienti le parole dell'avvocato Russo: «Tutti noi abbiamo creduto nel progetto di un fantomatico stadio nuovo ma dove andiamo se non si è capaci di mettere a norma l'illuminazione o di rifare il campetto retrostante lo stadio? Non ci aspettiamo grandi cose ma partiamo dai piccoli passi: se non si adegua lo stadio alle norme della Lega l'anno prossimo non possiamo giocare. Proviamo a far adeguare lo stadio, con piccoli accorgimenti cerchiamo di rendere lo stadio migliore. Senza questi accorgimenti la società si tirerà indietro perché non verrebbero ripagati i sacrifici fatti da tutti noi della società. I ragazzi della squadra si stanno comportando benissimo e non si lamentano delle condizioni assurde che stanno vivendo, ma non è più possibile andare avanti in questo modo!»
Laconiche le affermazioni di Geria: «La squadra ha fatto tanto per la città, siamo in lotta per i play – off e nessuno auspicava qualcosa di simile ad inizio stagione. La società viene ripagata con assenza di risposte. La squadra è costretta a giocare in campi non regolamentari, con molti rischi – infortunio. Al Puttilli, poi, i giardinieri sono costretti ai miracoli per resuscitare il manto erboso. Spesso sulla pista d'atletica sfrecciano motorini, oltre a pseudo atleti dai 4 ai 74 anni. Queste sono situazioni ridicole e molto comiche ma servono a far capire a tutti in che condizioni giochiamo ogni giorno. In queste condizioni la società giustamente non rinnova il contratto perché siamo tutti incerti sul futuro. Io e anche molti giocatori vorremmo restare qui ma tuttora non ci sono le prerogative possibili per continuare un progetto serio.»
Dopo le dure parole di denuncia dei vertici societari della più importante squadra di calcio di Barletta, tutti si attendono risposte e segnali dal Comune, per continuare a sperare nel sogno e nel miracolo Barletta.